DELLA ROCCA, Ludovico
Marco Tangheroni
Appartenente a una famiglia originaria della Maremma pisana, da tempo stabilitasi a Pisa, il D. nacque in data imprecisata nella prima metà del secolo XIV da Dino, [...] a Pisa decretando la fine del dogato. Tuttavia il tentativo di dissociarsi dal passato regime, mediante la confisca dei beni dei Dell'Agnello e il richiamo di gran parte degli esiliati politici, non ebbe successo. Nella notte tra il 3 e il 4 apr ...
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visio beatifica
Giovanni Fallani
- È l'intuizione immediata della divina essenza (cfr. Matt. 5, 8; 18, 10; 22, 30). S. Paolo parla della sua diretta esperienza, con il rapimento al terzo cielo (II Cor. [...] dell'uomo.
S. Giovanni, in Apoc. 19, descrive il possesso di Dio da parte degli eletti, " le nozze dell'Agnello ", con immagini e motivi di luce. Non si tratta della verità conquistata, come fine della vita, secondo il concetto aristotelico ...
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Rivestimento della mano, la cui forma segue la conformazione anatomica della mano stessa, di materiale diverso a seconda dell’uso. In particolare, accessorio dell’abbigliamento maschile e femminile che [...] e l’Impero i g. tornarono a essere un oggetto di lusso.
I g. di pelle sono confezionati con pelli di montone, agnello, capretto, e, quelli più pregiati, di cinghiale, renna, daino, gazzella. La manifattura del g. comincia con la scarnatura, fatta un ...
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TUBILUSTRIO
Nicola TURCHI
Festa del calendario "numano" che ricorre due volte, il 23 marzo e il 23 maggio. Vi si faceva la lustrazione delle trombe, sia di quelle che servivano per uso religioso (Cal. [...] si svolgeva nell'atrio dei calzolai (in atrio sutorio), che non si sa dove sorgesse, e vi si faceva il sacrifizio di un agnello (Festo). Il fatto che in tutti e due i giorni susseguenti ai due tubilustrî, e cioè nel 24 marzo e nel 24 maggio, cadevano ...
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La croce in Occidente
Il simbolo e il monogramma
Mauro della Valle
«Vexilla regis prodeunt, fulget crucis mysterium, quo carne carnis conditor, suspensus est patibulo»1. Lo splendido inno, ancor oggi [...] croce è posizionata su un piccolo monte e da essa sgorgano i quattro fiumi del paradiso, ai quali si abbeverano due cervi e due agnelli, su sfondo d’oro; al centro della base si trova il modellino di Gerusalemme. In alto, in asse, su sfondo blu, c’è ...
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Vedi SIRACUSA dell'anno: 1966 - 1997
SIRACUSA (v. vol. VII, p. 329)
B. Garozzo
Topografia e urbanistica. - L'indagine archeologica di questi ultimi decennî ha portato un notevole contributo alla conoscenza [...] di Siracusa, in Palladio, XVII, 1967, pp. 61-84; L. Bernabò Brea, Studi sul teatro greco di Siracusa, ibid., p. 97 ss.; G. Agnello, La cripta di S. Marziano a Siracusa alla luce dei recenti scavi, ibid., XVIII, 1968, pp. 3-24; G. V. Gentili, Studi e ...
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LEONE
M.G. Chiappori
Nell'iconografia il l. rappresenta un motivo zoomorfo tanto antico quanto complesso, che occupa nell'universo simbolico medievale un posto di particolare rilievo.Emblema di s. Marco [...] di Cristo, in basso a sinistra, il lato degli eletti nel giorno del Giudizio universale, ed è il solo, oltre l'Agnello, cui sia riconosciuto il privilegio di aprire il libro e rompere i sette sigilli. Mansueto compagno di s. Girolamo, secondo la ...
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TEODORICO
S. Lusuardi Siena
Re degli Ostrogoti, nato intorno al 451-454 da Teodemiro, della stirpe degli Amali, ed Erelieva.
In tenera età T. fu dato in ostaggio a Costantinopoli, dove rimase fino al [...] ma secondo la fonte T. l'aveva fatta passare per sua e Carlo Magno l'aveva poi trafugata e portata ad Aquisgrana. Sempre Agnello (Liber, 94) riferisce di un ritratto equestre di T., a mosaico, nell'aula absidata del palatium pavese e di altri due in ...
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MANICOTTO (fr. manchon; sp. manguito; ted. Muff; ingl. muff)
Gabriella Aruch Scaravaglio
Il manicotto appare già nella seconda metà del sec. XV; scritti e inventarî italiani e francesi della fine del [...] della corte di Ferrara si nota nel 1475 "una maneza [manicotto] di zetanino paonazzo con fodera di dossi sopraffini d'agnello". Sui primi del Cinquecento il manicotto appare già quale oggetto di lusso, specie in Francia: è in genere dí stoffe ...
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Persona
Ettore Rocca
(Svezia 1965, 1966, bianco e nero, 85m); regia: Ingmar Bergman; produzione: Lars-Owe Carlberg per Svensk Filmindustri; sceneggiatura: Ingmar Bergman; fotografia: Sven Nykvist; montaggio: [...] di un proiettore si accende e una pellicola inizia a girare; si alternano spezzoni di film muto, due mani, un ragno, un agnello sgozzato, una mano ‒ quasi un ragno rovesciato ‒ inchiodata a un'asse. La seconda: immagini di cadaveri di anziani in un ...
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agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di mitezza, e perciò è spesso termine di...
agnella
agnèlla s. f. [lat. tardo agnĕlla, dim. di agna «agnella»]. – La femmina dell’agnello, pecora giovane; raro in senso proprio nel linguaggio com. (che non distingue in genere tra agnello maschio e femmina), è di uso soprattutto letter....