MUNSTER
G. Jászai
MÜNSTER (Mimigardevord nei docc. medievali)
Città della Germania (Renania settentrionale-Vestfalia), capoluogo della regione storica della Vestfalia e sede vescovile.L'originario insediamento [...] lati sud ed est del transetto occidentale (testa di s. Paolo, piatto con la testa di s. Giovanni Battista, leone e agnello, lupo e gru, Cristo e i suoi apostoli) risalga ancora al primo decennio seguente alla fondazione (1225-1235). Le premesse di ...
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NINO Pisano
Matteo Marangoni
Scultore, figlio e scolaro di Andrea da Pontedera, nato a Pisa all'inizio del sec. XIV morto ivi nel 1368. Dimorò qualche tempo a Firenze. I registri dell'Opera del duomo [...] degli Anziani del comune fu pagata al dì 8 dicembre 1368 ai suoi eredi l'esecuzione del mausoleo al Doge dell'Agnello. Di quest'opera non è restata alcuna traccia, come nessuna sicura attribuzione ci illumina sulla sua attività come orafo.
Primi ...
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Specie di patibolo composto di due legni, uno diritto e uno traverso, su cui si legavano o s'inchiodavano i condannati. Il supplizio della croce, comune specialmente nell'Oriente semitico, come a Cartagine, [...] si diffuse prima che in Occidente, perché il concilio Trullano (692) ordinò che sulle croci non si ponesse più l'agnello simbolico, ma la figura reale.
La festa dell'invenzione ed esaltazione della Santa Croce. - È la festa anche oggi celebrata ...
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PIETRO
Edoardo D'Angelo
– Nacque con tutta probabilità in Napoli, presumibilmente a cavallo tra la fine del IX e gli inizi del X secolo. Fu pienamente attivo tra il 930 e il 960.
Le scarne notizie biografiche [...] santo sullo scrittore stesso, ammalato agli occhi; e ancora, egli fa allusione a se stesso nei carmi di chiusura dei Miracula Agnelli. Che egli sia un chierico della chiesa napoletana attivo, come detto, tra 930 e 960 circa lo provano la Passione di ...
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AMALFI, Carlo
Raffaello Causa
Nato a Piano di Sorrento, fu pittore attivo a Napoli, a Sorrento e a Nocera nel sec. XVIII. Talvolta è ricordato erroneamente come Paolo. È personalità poco nota, e i suoi [...] di una romanzesca vicenda di gelosia professionale dal Canzano Avarna (cfr. G. Canzano Avarna, Leggende popolari sorrentine,S. Agnello 1883, pp. 215 ss.), ma il racconto manca di ogni elemento di verosimiglianza e non è suffragato da alcuna ...
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CAPIZZI, Ignazio
Francesco Raco
Nacque a Bronte (Catania) il 20sett. 1708 da Placido, mandriano, e Vincenza Cusmano, filatrice domestica. Rimasto orfano in tenera età, visse per qualche tempo presso [...] di Lipari e a tal mansione fu destinato il giovane C. che, prima di ubbidire, "diede sembianza del massimo disgusto" (Agnello, p. 10) per quell'occupazione ritenuta servile e che, secondo lui, sminuiva la dignità sacerdotale. Qui il vescovo P. V ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Jan van Eyck riveste un ruolo fondamentale per l’arte del XV secolo: l’alta qualità [...] sua mano e quella del fratello Hubert, di cui non si conosce altra opera a parte l’intervento nel Polittico dell’Agnello mistico (Gand, Cattedrale di San Bavone, 1432), documentato da una citazione sulla cornice che lo descrive come il più dotato dei ...
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Il mantello pilifero dei Mammiferi vivi e la pelle dell’animale morto, trattata in modo da conservare il pelo con le sue caratteristiche di morbidezza e lucentezza.
La p. dei Mammiferi è costituita da [...] e di sfumatura presenti anche nelle pelli pregiate e inoltre rende commerciabili pelli altrimenti inutilizzabili come la foca, l’agnello, il coniglio ecc. I coloranti più comunemente usati sono di tipo sintetico; prima della tintura le p. possono ...
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Forma di sacrificio praticata nell’antichità, specialmente nella religione greca e in quella ebraica, in cui la vittima veniva interamente bruciata. Presso gli Ebrei l’ōlāh, istituito, secondo la tradizione, [...] per usi rituali, e dopo averne versato il sangue attorno all’altare stesso. La vittima poteva essere il toro o il vitello, l’agnello o il montone, il capretto o il capro, sempre di sesso maschile, e tra gli uccelli, la tortora e il colombo, e doveva ...
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cena
Andrea Mariani
. Il vocabolo è sempre usato metaforicamente. Nell'occorrenza di Cv I I 18, in armonia con l'intendimento dantesco (intendo fare un generale convivio, § 11), il vocabolo, che fa [...] l'atto d'interpretare con profitto ciò che si legge.
In Pd XXIV 1 (0 sodalizio eletto a la gran cena / del benedetto Agnello) la metafora è non solo di origine evangelica, ma addirittura derivata dalla fusione del passo di Luca (14, 16 " Homo quidam ...
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agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di mitezza, e perciò è spesso termine di...
agnella
agnèlla s. f. [lat. tardo agnĕlla, dim. di agna «agnella»]. – La femmina dell’agnello, pecora giovane; raro in senso proprio nel linguaggio com. (che non distingue in genere tra agnello maschio e femmina), è di uso soprattutto letter....