ventre
Alessandro Niccoli
Oltre che nella Commedia, compare una volta nelle Rime e tre nel Convivio; nella maggior parte degli esempi indica la regione esterna dell'addome.
Nell'Inferno l'uso del vocabolo [...] s'atterga a Tiresia (XX 46), cioè lo segue avendo la schiena di contro all'addome di lui. Tra i ladri, Cianfa Donati e Agnello Brunelleschi fondono insieme i loro corpi dando vita a un essere mostruoso: le cosce con le gambe e 'l ventre e 'l casso ...
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dormire
Calogero Colicchi
Nell'accezione di " trovarsi in uno stato di sonno " il verbo si trova adoperato in If XXXII 123 Tebaldello, / ch'aprì Faenza quando si dormia; Pg IX 38 la madre... / trafuggò [...] colpita da malattia ", Scartazzini-Vandelli); Pd XXV 5 la crudeltà che fuor mi serra / del bello ovile ov'io dormi' agnello, / nimico ai lupi che li danno guerra (dove però d. vale, per sineddoche, " vivere ", e in particolare " vivere in sicurezza ...
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toro (tauro)
Andrea Mariani
Emmanuel Poulle
Il nome dell'animale ricorre tre volte nell'opera dantesca. In due casi si tratta di similitudini, derivate da fonti classiche o dall'osservazione della natura. [...] irruento e folle per eccellenza, si veda la seconda similitudine: Pd XVI 70 cieco toro più avaccio cade / che cieco agnello: " il cieco toro rappresenta la forza senza il senno " (Venturi), " la sovrabbondanza delle forze, quale è nel toro, animale ...
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primaio
Guido Favati
Ha il senso di " primo ", in Pd XVIII 91; dove primai è opposto a sezzai, " ultimi ", e in If V 1, dove il cerchio primaio dell'Inferno è opposto al secondo; così in Pg IX 94 e [...] da cui era coperto.
Equivale a " originario " in If XXV 76: quando Cianfa Donati, nella bolgia dei ladri, si avviticchia ad Agnello e con lui si trasforma in un essere mostruoso, tanto che insieme essi divenner membra che non fuor mai viste, D. può ...
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Comune della provincia di Sondrio, nell'alta valle dell'Adda, presso le ultime propaggini occidentali nell'Ortler. Il capoluogo, 1225 m. s. m., alle falde del monte Reit, 65 Km. da Sondrio, è allo sbocco [...] nel 1621, dopo un incendio. Sono perdurate fino a tempi recenti alcune usanze caratteristiche, come quella del re del carnevale e dell'agnello pasquale dato in dono ai poveri. Nel palazzo, che era sede del podestà, in una torre isolata, si trovava la ...
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GOES [pron. ghus], Hugo van der
Joseph DESTREE
Pittore fiammingo: operava nella seconda metà del sec. XV. Sono incerti la data e il luogo di nascita; ma Giovanni Lemaire di Bavai, nella sua Couronne [...] dall'idea della sua salute eterna, egli si considerava come "un figlio della perilizione". Lo studio dell'Adorazione del mistico Agnello dei Van Eyck (v.) gl'insegnò una tecnica sicura, e il suo genio d'osservatore gli permise di conferire a ...
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JANCSO, Miklós
Gian Luigi Rondi
Regista di cinema ungherese, nato a Vác il 21 settembre 1921. Dopo una serie di documentari e alcuni lungometraggi, si affaccia di prepotenza alla ribalta internazionale [...] tit. intern. Ah, ça ira), 1968. Cui, dopo una pausa di ricerca (Sirokko-Sirocco d'hiver, 1969; Egi bárány, alla lett. L'agnello celeste, tit. intern. Agnus Dei, 1970), si accompagnano due opere di qualità rigorosa, Még kér a nép (alla lett. Il popolo ...
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ESARCATO
R. Farioli Campanati
Dopo la riconquista bizantina dell'Italia e la cacciata dei Goti, a seguito di una guerra protrattasi per quasi venti anni dal 535 al 554, Ravenna, liberata nel 540 dal [...] a S. Vitale, in quello da porta Nuova oggi in S. Francesco e a S. Apollinare in Classe nel sarcofago con agnelli cruciferi, nonché nella stessa chiesa dalla più complessa composizione dell'arca dell'arcivescovo Felice (m. nel 725) che si rifà al ...
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Natura morta
Caterina Volpi
L’eterna gara fra arte e natura
Parlare di natura morta è un controsenso: la natura per sua definizione è infatti viva, ma diventa morta quando la si toglie dal suo habitat [...] loro dipinti. Nella pittura medievale la rappresentazione di alcuni tipi di animali e di piante, come il pesce, l’agnello, l’ulivo, la palma, divenne frequente poiché a essi venivano dati significati simbolici legati alla religione cristiana (Cristo ...
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Pelle animale trasformata, mediante i processi di concia, in una sostanza imputrescibile e di lunghissima conservazione. Si trasforma in c., dopo essere stato liberato dall’epidermide, dai peli, dalle [...] animale che ha fornito la pelle; molto spesso si indicano nomi di animali più rari (vengono utilizzati, per es., antilope per agnello, renna per capra, capriolo per capretto, camoscio per montone, daino e cervo per montone ecc.).
La decorazione del c ...
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agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di mitezza, e perciò è spesso termine di...
agnella
agnèlla s. f. [lat. tardo agnĕlla, dim. di agna «agnella»]. – La femmina dell’agnello, pecora giovane; raro in senso proprio nel linguaggio com. (che non distingue in genere tra agnello maschio e femmina), è di uso soprattutto letter....