PIERRE d'Angicourt (o de Angicuria, de Angicurt)
R. Corrado
Architetto di origine francese, attivo nell'Italia centromeridionale e documentato dal 1269 al 1304.
Giunto nell'Italia meridionale al seguito [...] XXXII, p. 21, doc. 110). Incerta è l'assegnazione a P. della pianta e della direzione dei lavori di Castel Nuovo a Napoli (Agnello, 1962). Si è tentato inoltre di ascrivere a P. i cantieri di diverse chiese, come S. Eligio, S. Gennaro, S. Domenico e ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo egeo
Massimiliano Marazzi
Carla Pepe
I dati archeozoologici
I resti ossei animali provenienti dagli strati archeologici dei siti dell'età del [...] quest'epoca di reperti ossei di giovani caprovini non deve far escludere un consumo, seppure limitato, della carne di agnello o di capretto. Viceversa, la presenza diffusa di ossa appartenenti a individui adulti di sesso femminile deve far pensare ...
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Mosè
Caterina Moro
Liberatore e legislatore del popolo ebraico
Profeta e legislatore del popolo ebraico, Mosè libera il suo popolo in Egitto dove era tenuto in schiavitù e lo guida attraverso il deserto [...] notte in cui questo avviene, gli Ebrei proteggono i propri figli spalmando sugli stipiti delle porte il sangue di un agnello sacrificato a Dio: questo evento è all’origine della festa della Pasqua ebraica. Dopo aver attraversato il Mar Rosso, che ...
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APPIANO, Castello di
G. Bonsanti
Le rovine del castello di A. (ted. Schloss Hocheppan), in prov. di Bolzano, sorgono su uno sperone roccioso a S-O del capoluogo. I restauri, promossi da Rasmo a partire [...] è raffigurata la Vergine con il Bambino e, sotto di lei, le Vergini sagge e le Vergini folli; nell'absidiola di sinistra, l'Agnello fra i due s. Giovanni; in quella di destra, Cristo fra i ss. Pietro e Paolo. Nelle fasce inferiori restano alcune ...
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GAIDOALDO (Gaidoaldus, Gaidualdus, Gadoaldus)
Jörg Jarnut
Secondo duca longobardo di Trento, succedette molto probabilmente nel 595 al famoso e influente Evino, morto in quel medesimo torno di tempo. [...] , e induce a supporre che G. aderisse al movimento scismatico tricapitolino, come lo stesso Secondo di Non, il vescovo Agnello, che allora reggeva la diocesi di Trento, e la maggioranza dei cattolici dell'Italia nordorientale. Del resto anche la ...
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Per svolgere tutta quella parte della liturgia cristiana che conteneva le allocuzioni e le letture (omelie, lettura dei sacri testi nella prima parte della Messa), era necessario un luogo elevato, cioè [...] secolo XVII conservava ancora le due scale laterali. Nel Duomo (Basilica Ursiana) è il resto dell'ambone dedicato dal vescovo Agnello (553-568) che vi appose l'iscrizione seguente:
servvs xpi (Christi) agnellvs hvnc pyrgvm fecit.
In luogo di pyrgum ...
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GIUDA Iscariota
Salvatore ROSATI
Alfredo Vitti
Negli elenchi degli apostoli contenuti nei Vangeli è messo sempre all'ultimo, e con l'appellativo di "traditore", προδότης. Era figlio di Simone, e tanto [...] somma, probabilmente intenzionale, era quella che di solito si dava per il riscatto d'uno schiavo.
G. interviene alla cena dell'agnello pasquale; anche a lui lavò i piedi Gesù, che poi accennò al tradimento vagamente più d'una volta. Ma quando Giuda ...
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È il placare la divinità offesa dalla colpa con atti, riti, cerimonie, e specialmente con sacrifizî.
Nel dogma cristiano indica anzitutto l'atto compiuto dal Redentore, con la sua morte, rinnovantesi nella [...] con la frase: entrato nel mondo il peccato, occorreva un'espiazione per mezzo d'una vittima, e questa non poteva essere che l'Agnello, che toglie i peccati del mondo (In Num. hom. XXIV,1; in Patr. gr., XII, coll. 756, 757).
Bibl.: A. Médebielle, L ...
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SACRAMENTALI
Enrico Rosa
. Si chiamano così, per una analogia con i sacramenti, alcune cose o azioni dalla Chiesa istituite e consacrate a fine di produrre certi effetti specialmente spirituali, come [...] giustificazione, ma altri utili alla santificazione, altri alla preparazione del sacramento, siano atti o cose sacre, come l'agnello pasquale, il cero benedetto, ecc., siano parole, come le formule delle preghiere liturgiche, ecc. (De sacram., L. 2 ...
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Secondo un sermone di Pier Crisologo, vescovo di Ravenna tra il 425 e il 450, A. fu il primo vescovo di questa città, ebbe non breve pontificato, patì più volte per la fede, morì al tempo delle persecuzioni, [...] per ordine di Teodorico, ariano, e da lui dedicata a Gesù Cristo Salvatore; quando fu consacrata al culto cattolico dall'arcivescovo Agnello (536-69), ricevette il titolo di S. Martino in Ciel d'oro. Ma nel sec. X, smesso l'antico titolo, appare ...
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agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di mitezza, e perciò è spesso termine di...
agnella
agnèlla s. f. [lat. tardo agnĕlla, dim. di agna «agnella»]. – La femmina dell’agnello, pecora giovane; raro in senso proprio nel linguaggio com. (che non distingue in genere tra agnello maschio e femmina), è di uso soprattutto letter....