Firenze
Ernesto Sestan
Ugo Procacci
Eugenio Ragni
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Pier Vincenzo Mengaldo
Storia. - F. è collegata a D. per due ragioni: come luogo in cui trascorse una parte della sua vita e al quale pensò [...] alla profonda carica umana di malinconia e di desiderio s'aggiunge la ferma coscienza del proprio valore: il bello ovile ove dormì agnello lo accoglierà, forse, per onorarlo della corona di poeta proprio in sul fonte del... battesmo (vv. 8-9; ed è ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] e signoria del conte Fazio di Donoratico in Pisa nella prima metà del sec. XIV, Cuneo 1920; N. Caturegli, La signoria di Giovanni dell'Agnello in Pisa e in Lucca, Buti 1920. E, ancora, P. D. Pasolini, I tiranni di Romagna e i papi nel Medioevo, Imola ...
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agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di mitezza, e perciò è spesso termine di...
agnella
agnèlla s. f. [lat. tardo agnĕlla, dim. di agna «agnella»]. – La femmina dell’agnello, pecora giovane; raro in senso proprio nel linguaggio com. (che non distingue in genere tra agnello maschio e femmina), è di uso soprattutto letter....