FILOCAMO, Antonio
Gioacchino Barbera
Nacque a Messina nel 1669; maggiore di tre fratelli e certamente il più noto e artisticamente dotato, diede vita a una avviata bottega a conduzione familiare occupando [...] il ritorno di Giuditta, oltre al grande quadro dell'altare maggiore, eseguito dal F. e anch'esso disperso, con L'agnello dell'Apocalisse. Sono comunemente riferiti al 1716 gli affreschi perduti della volta dell'oratorio della Pace in S. Domenico, in ...
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MERCURI, Paolo.
Emilia Capparelli
– Figlio di Vincenzo e di Barbara Battaglia, nacque a Roma il 20 apr. 1804.
Dopo aver trascorso l’infanzia a Marino, svolse la sua formazione a Roma a contatto con [...] di statue antiche (Beraldi; Chiarini). Vengono inoltre ricordate le litografie La preghiera (1830) e Contadinella che difende un agnello (1830) e opere pittoriche, come Pia de’ Tolomei (1839), S. Margherita (1843), la Fedeltà e alcuni ritratti ...
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BENZI, Baldo (Baude Fin)
Yves Renouard-Eugenio Ragni
In un documento del 12 dic. 1268 "Finus, Guiduccius et Tile. fratres filii d. Sinibaldi de Feghine", abitanti nel popolo di San Simone, sono citati [...] di una vera e propria compagnia, la cui principale attività è ora costituita dall'esportazione di lane e pelli d'agnello a Firenze, dove acquistava sempre più importanza e prestigio l'Arte della lana. Facendo leva probabilmente su relazioni influenti ...
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FERRAI, Luigi alberto
Paolo Preto
Nato a Firenze il 6 dic. 1858 da Giulia Cresci e da Eugenio, insigne grecista, trascorse la sua fanciullezza prima a Pisa poi a Padova, dove nel 1867 il padre era stato [...] "Vitae pontificum Mediolanensium" ed una Sylloge epigrafica del secolo X (ibid., XVI[1895], pp. 5-54) e Agnello Ravennate e il Pontificale Ambrosiano (Milano 1895) apportano un importante contributo alla liberazione dei Monumenta Mediolanensia dalle ...
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PASTRIZIO, Giovanni
Tomislav Mrkonjic
PASTRIZIO (Paštrić), Giovanni (Ivan). – Figlio di Antonio e Ivanizza Giunchevich, nacque, come si presume, a Spalato, ove fu battezzato il 15 giugno 1636.
Il cognome [...] , costituiscono una miniera di ricchezza eccezionale» (Gialluca, 2012, p. 36).
Nella monografia, Pastrizio spiega la figura dell’agnello e le diverse lettere ebraiche e greche in senso cristologico con i riferimenti alla mistica cristiana, greca ed ...
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GARISENDI, Gherarduccio
Roberto Gigliucci
Poeta bolognese attivo tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo e autore di tre sonetti composti in tenzone con Cino da Pistoia.
Cino da Pistoia fu a [...] aggressivamente, affermando la propria superiorità in amore. Lui e Cino si abbevererebbero "ad rivum eundem", come il lupo e l'agnello della favola? Giammai. Il G. attinge al dolce stagno d'amore pienamente, ove l'avversario appena lambisce le acque ...
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AMADESI, Giuseppe Luigi
Armando Petrucci
Di famiglia bolognese, nacque a Livorno da Giacomo il 28 ag. 1701. Nel 1718, essendosi il padre trasferito a Ravenna, lo seguì in questa città, donde, divenuto [...] 'Italia,Roma 1923 [Studi e testi,35],pp. 468-475).Gran merito dell'A. fu però l'aver difeso l'opera di Agnello ravennate, che B. Bacchini aveva giudicato scismatico; in una lunga e appassionata dissertazione, che occupa le pp. IV-LVI del primo volume ...
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D'AURIA, Geronimo
Francesco Abbate
Figlio ed erede artistico dello scultore napoletano Giovan Domenico, subentrò al padre nell'opera di collaborazione con un'altra famosa famiglia di scultori, i Caccavello. [...] , nella falcata solenne del manto, nel robusto, quasi michelangiolesco plasticismo dei braccio che sostiene il libro e l'agnello, nel delicato modellato del vello che copre la figura del santo, nella stessa asciutta, ascetica fisifonomia, severa e ...
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AGRESTI, Livio, detto Il Ricciutello (Ritius)
Isa Belli Barsali
Nato a Forlì da Silvestro "ab Agreste" intorno al 1508, fu pittore, avendo come maestro il conterraneo Fr. Menzocchi, ma formandosi più [...] di Forli: Presentazione al tempio; Pietà (1562); quattro dipinti su rame (Miracolo dell'Ostia, Gli Ebrei mangiano l'agnello pasquale, Cristo in atto di comunicare gli Apostoli, Sacrificio di Melchisedech); Crocifisso con Angioli; Morte di Maria. Suoi ...
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CAMPANILE, Iacopo, detto Capanio
Giovanni Parenti
Poeta napoletano del sec. XVI, le cui vicende biografiche sono del tutto sconosciute. Un suo madrigale, "Hor che da vui mi parto", fu pubblicato come [...] scusarsi del metro stesso (lo "stile de scriverlo in stanze") cui è stato indotto dall'autorità del mantovano Carlo Agnello e di "molti doctissimi scrittori che volentiero in la Lombardia usano questo stile", significa infatti che questo era ancora ...
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agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di mitezza, e perciò è spesso termine di...
agnella
agnèlla s. f. [lat. tardo agnĕlla, dim. di agna «agnella»]. – La femmina dell’agnello, pecora giovane; raro in senso proprio nel linguaggio com. (che non distingue in genere tra agnello maschio e femmina), è di uso soprattutto letter....