FEI, Giovanni
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Non si conoscono gli estremi biografici dei F., figlio di Tano, pittore documentato a Firenze dal 1384, anno in cui risulta iscritto all'arte dei medici e degli speziali. Una serie [...] 'artista sembra in parte formata sulla tradizione orcagnesca, ma denota rapporti soprattutto con l'opera di AgnoloGaddi. Su questo dominante linguaggio confluiscono istanze di matrice iberica, interpretate, già in precedenza, come elementi indiziari ...
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LEONARDO di Simone
Manuela Gianandrea
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo maestro vetraio, tra i più attivi e richiesti della Toscana del tardo Trecento. La prima opera documentata [...] dell'Opera del duomo di Firenze di tre delle quattro monofore delle navate, i cui cartoni dovevano essere forniti da AgnoloGaddi; grazie all'esaustiva documentazione rintracciata da Poggi, si sa che le vetrate, con figure di Santi legati alla città ...
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ALBERTI, Antinio (Antonio da Ferrara; Antonio di Guido Alberti)
Isa Belli Barsali
Pittore, nato a Ferrara forse nell'ultima decade del sec. XIV. È ricordato dal Vasari per "molte bell'opere" in S. Francesco [...] 25 nov. 1449. Dei figli, Calliope fu madre del pittore Timoteo Viti.
Il Vasari scrisse erroneamente che l'A. era allievo di AgnoloGaddi. Il suo periodo formativo si svolse, con molta probabilità, nelle Marche e in Umbria e a contatto con l'arte di ...
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ANTONIO da Pisa
Maria Cristina Pavan Taddei
Maestro del XIV sec. nell'arte della pittura su vetro; nel 1395 è impegnato nell'esecuzione della finestra soprastante la seconda porta (porta dei Canonici) [...] con i quali è stato realizzato il disegno, fornito come già per le altre finestre del lato sud da AgnoloGaddi, sembra rispondere perfettamente alla "doctrina" del "singulare mastro" che nella seconda metà del '300 lasciò nell'archivio del convento ...
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BARTOLOMEO di Fruosino
Mirella Levi D'Ancona
Nacque a Firenze nel 1366 (in una dichiarazione di redditi del 1427 dice di avere 61 anni). La prima notizia della sua attività risale al 1394 quando si [...] , pp. 54 v e 76 v).
Difficile è anche stabilire la parte avuta da B. negli affreschi di Prato, dato che AgnoloGaddi si valse di vari discepoli, e non possiamo concordare con il Salvini (1934), che gli attribuiva gli affreschi delle volte. Il Longhi ...
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DOMENICO della Marca
Alberto Cottino
Nulla si conosce delle origini di questo artista, né di una sua eventuale formazione nell'Italia centrale: egli compare in Piemonte già in possesso del suo bagaglio [...] , peraltro non del tutto condivisibile (ad esempio, nelle presunte analogie tra i tessuti dipinti da D. e quelli di AgnoloGaddi e Puccio di Simone), C. Caramellino (1986) cita alcuni documenti che svelerebbero il cognome dell'artista, Pago, il quale ...
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GADDI, Angelo (Agnolo)
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 26 genn. 1398 da Zanobi di Taddeo e da Caterina di Donato Aldighieri.
La famiglia Gaddi, celebre fin dalla fine del XIII secolo per aver avuto [...] tra i suoi membri alcuni famosi pittori (in ordine cronologico Gaddo, Taddeo e Agnolo), aveva intrapreso nella seconda metà del '300 attività bancarie e mercantili, aprendo un banco a Venezia. La Signoria di Firenze aveva sfruttato le relazioni ...
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GADDI, Francesco
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 9 febbr. 1441 da Angelo di Zanobi e da Maddalena Ridolfi.
La famiglia, che annoverava tra i suoi membri ben tre pittori di una certa notorietà, come [...] Gaddo, Taddeo e Agnolo di Taddeo, dalla fine del sec. XIV si dedicò soprattutto all'attività manifatturiera, nell' da N. Rubinstein, I-VI, Firenze 1977-90, ad indices; J. Gaddi, Elogiographus scilicet Elogia omnigena, Florentiae 1638, pp. 201-248; G. ...
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GADDI, Gaddo
Ada Labriola
Figlio di Zanobi, originario di Firenze, fu attivo come pittore tra XIII e XIV secolo. Fu il capostipite di un'importante famiglia trecentesca di artisti, come attesta il triplice [...] "Gaddus Zenobii", accanto al figlio Taddeo e al nipote Agnolo al quale il dipinto è attribuito (ma per Bellosi, 1980 gennaio 1328 (stile fiorentino, 1327) relativo a un pagamento a "Gaddo dipintore" per l'esecuzione di "braccioli" all'altare di S. ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] studenti universitari più sbrigliati e vivaci, tra i quali spiccava Agnolo Firenzuola, che si legò all'A. in imprese burlesche al consueto Federico Gonzaga, sono Cesare Fregoso, monsignor Giovanni Gaddi, il marchese di Musso, il conte Guido Rangoni, ...
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