ḤUSEIN, Kāmil
Francesco Gabrieli
Scrittore arabo egiziano, nato al Cairo il 20 marzo 1901. La sua opera letteraria si accompagna, con spirito umanistico, a un'attività scientifica e professionale di [...] fruttato al libretto di K. Ḥ. un'eco profonda in ambiente cristiano delle varie confessioni.
La posizione teologicamente agnostica e moralmente impegnata dello scrittore si è confermata nel successivo libro al-Wādī al-muqaddas ("La valle santa", 1968 ...
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LILLI, Virgilio
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Cosenza il 7 febbr. 1907 da Tito, ingegnere romano, e da Pia Garatti, di famiglia veneta. I genitori, entrambi di idee anarcosocialiste, diedero ai figli [...] , aveva costantemente evitato nelle sue corrispondenze ogni retorica trionfalistica e di fatto mantenuto una posizione fondamentalmente agnostica nei confronti del fascismo.
Dopo l'8 settembre, nonostante le pressioni del direttore E. Amicucci (Janni ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] agostiniano non che giansenistico; e pur muovendo dall’originaria critica razionalistica dell’illuminismo, dalla scettica ed agnostica ed antireligiosa satira volteriana, e dall’infatuazione giacobina, consente altamente con la tradizione di pensiero ...
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agnosteismo
s. m. [comp. di agnos (ticismo) e teismo 1], raro. – In filosofia, particolare forma di agnosticismo che nega alla ragione umana la capacità di conoscere Dio, attingibile solo per vie non razionali (per fede, sentimento, ecc.).
agnostico
agnòstico agg. [dall’ingl. agnostic (Th. H. Huxley, 1869), der. del gr. ἄγνωστος «ignoto»] (pl. m. -ci). – Relativo ad agnosticismo: teoria, concezione, filosofia agnostica. Per estens. (anche come sost.), chi non prende posizione...