FELICE da Prato
Rosalba Zangari
Nato, presumibilmente a Prato, intorno al 1460, da famiglia ebraica, si convertì al cristianesimo ed entrò nell'Ordine degli agostiniani.
La circostanza che si firmasse, [...] giudeo" (evidentemente un adulto), e che già nel 1506 sia entrato nel convento di S. Anna, appartenente alla congregazione agostiniana di Lecceto (Siena), con il nome di Felice, uno dei patroni della diocesi pistoiese cui Prato afferiva.
Dopo aver ...
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GIOVANNI da Rimini
D. Benati
Pittore riminese documentato dal 1292 al 1309.Il 22 marzo 1292 Iohannes pictor, a nome proprio e dei fratelli, pagava con tre paia di capponi il canone enfiteutico dell'anno [...] . Giovanni Evangelista e Paolo (Venezia, Mus. Correr), per il quale è già stata ipotizzata una provenienza dalla stessa chiesa degli Agostiniani di Rimini (Volpe, 1965).L'attività di G. non si estese forse oltre la metà del secondo decennio: già nel ...
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AGOSTINO da Treviso (Augustinus Tarvisinus, Augustinus Museus, forse di Musi)
Mario Rosa
Nacque a Treviso intorno al 1490. Entrato fra gli eremitani di S. Agostino, nel 1515 era studente nello Studio [...] Grimani e Ghinucci, dietro invito della Signoria.
Contro A., che aveva preso a trattare sulla base della dottrina agostiniana il tema della predestinazione, il cappuccino Giovanni da Fano, che predicava contemporaneamente nella stessa città, lanciò l ...
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BECCADELLI DI BOLOGNA, Girolamo
Roberto Zapperi
Appartenente a una nobile famiglia palermitana di origine bolognese, il B. nacque verso la fine del sec. XV da Fabio e da Laura Bologni. Abbracciò la [...] , tanto delicata e dibattuta, della giustificazione, nella messa a punto della quale il B. seguì l'impostazione rigorosamente agostiniana del suo teologo, l'agostiniano Gaspare Ventura di Siracusa. Il B. sostenne infatti che la fede ha il primo ...
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ALEPUS (Alapsius, Alapus, Salparus, Salepusius, Salapusius), Salvatore Alessio
Giuseppe Alberigo
Nacque a Morella (Valencia) nel 1503 da Gabriele e da Caterina MancaPio, ambedue nobili. Educato a Valencia, [...] in cui questa nazione ebbe maggior peso nel concilio. Nei suoi voti si ispirò frequentemente alla teologia agostiniana; assunse una posizione di particolare interesse nella discussione sull'Eucarestia, quando si associò al Seripando, sostenendo che ...
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BARBELLO, Giovanni Giacomo
Luigi Angelini
Nacque a Crema nel 1590; la tradizione vuole che in età giovanile abbia appreso l'arte del disegno e della pittura a Napoli. Tornato presto in patria, iniziò [...] Angelini, due storie di Miracoli di s. Nicola,ora passate alla parrocchiale di S. Andrea dopo la soppressione della chiesa agostiniana - Nella parrocchiale di S. Grata in Borgo Canale una grande pala mostra S. Grata che presenta a s. Esteria e ...
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CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] Bellelli, Berti, Gatti e Zazzeri), incontrò un favore generale, particolarmente caldo fra i seguaci della scuola agostiniana per gli orientamenti teologici del C. (si vedano in Varia 80, pp. 139-191, 193-282, 301-364 le tre "voci" De praedestinatione ...
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CENATEMPO (Cenatiempo, Genatempo), Gerolamo (Geronimo)
Sandra Vasco Rocca
La prima notizia relativa a questo pittore napoletano, nato presumibilmente tra l'ottavo e il nono decennio del XVII secolo, [...] attribuiti al pittore tre dipinti ad olio, S. Benedetto abate, S. Scolastica e il Martirio di una santa monaca agostiniana, provenienti dalla distrutta chiesa di S. Maria Maddalena e già presso il Museo diocesano. Nella Galleria nazionale di Parma ...
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Chartres, scuola di Tradizione di insegnamenti promossi, nella scuola cattedrale fondata da Fulberto (ca. 960 - 1028), dai maestri che vi furono attivi nel corso del sec. 12°: Bernardo di Tours (cancelliere [...] del mondo, in cui Dio diventa l’essere di tutte le cose (esse omnium), in alternativa alla soluzione esemplarista della tradizione agostiniana. È in tal senso che il rapporto tra Dio e le cose verrà inteso nelle concezioni immanentiste e panteiste di ...
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ragionativa
Marta Cristiani
Definisce per D. una delle potenze dell'anima, conformemente alla dottrina aristotelica, che distingue tre diversi stadi di perfezione, in quello che costituisce il principio [...] et imperfecta in eodem genere, sicut visus lucida et tenebrosa ". Il che è coerente sia con la nozione, di origine agostiniana, di una " ratio superior " e di una " ratio inferior ", sia con la distinzione fra " intellectus " e " ratio ", come si ...
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eremitano
s. m. [der. di eremita]. – Religioso che conduce vita eremitica; in partic., appartenente all’ordine monastico degli e. agostiniani (o di sant’Agostino), che, fondato nel 1256 dalla riunione di congregazioni di eremiti osservanti...
scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina dell’univocità dell’essere, la dottrina...