SFORZA, Carlo
Edoardo Rossetti
SFORZA, Carlo (Carlo Gabriele; in religione Gabriele). – Stando al funzionario sforzesco Nicodemo Tranchedini da Pontremoli (Parodi, 1920, p. 337) nacque il 15 giugno [...] für Theologie und Kirche, IX, Freiburg im Breisgau, 1964, pp. 711-713; M.L. Gatti Perer, Umanesimo a Milano: l’osservanza agostiniana all’Incoronata, in Arte lombarda, 1980, n. 53-54, pp. 30, 45, 95-102; A. Rovetta, Cultura e codici vitruviani nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sisto IV della Rovere, papa dotto, ambizioso e nepotista, fa della Chiesa una monarchia [...] scultura del Rinascimento.
La devozione mariana del papa si manifesta anche nell’edilizia ecclesiastica: in primis con l’agostiniana Santa Maria del Popolo, riedificata a partire dal 1472 da Giovannino de’ Dolci, prima grande chiesa rinascimentale ...
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percezione
Alfonso Maierù
Occorre una sola volta, al plurale, nella Vita Nuova, e ha il valore di " apprendimento dell'oggetto proprio di un senso esterno ": In quello punto lo spirito animale, lo quale [...] ascensione sermo 4: De diversis ascensionibus, in Opera V, ediz. Leclercq-Rochais, Roma 1968, 144-145). Se l'interpretazione agostiniana di " altum " è assorbita dal secretissima del § 4, l'altra interpretazione è disponibile per intendere l'alta del ...
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CIMA, Nicola Agostino
Francesco Surdich
Nacque a Rimini (dove è provata l'esistenza, nel corso del sec. XVIII, di due famiglie contraddistinte dal cognome Cima, in quanto provenienti dall'omonima località [...] Dd 107, c. 106v; Dd 108, cc. 8v, 18v; Dd 109, c. 18v; Dd 135, cc. 102r, 139r; Archivio di Stato di Roma, Agostiniani scalzi, buste 156 e 234; Arch. Segr. Vaticano, Fondo Albani 260, c. 226v; Roma, Arch. S. Congr. de Propag. Fide, Informationum libri ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] dell'estetica platonico-neoplatomca. Tale (come poi, anche più nettamente, negli scritti dello Pseudo-Dionigi Areopagita) la considerazione agostiniana della bellezza del mondo come emanazione e riflesso della bellezza di Dio; e tale anche la più ...
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SACRAMENTI
Marcel SIMON
Enrico ROSA
. È difficile dare di questo termine una definizione adeguata. Esso ebbe nella latinità una lunga storia, e acquistò un significato religioso specifico nel linguaggio [...] come di materia e di forma, di cose e di parole. Esso è la traduzione, in termini filosofici, della formula agostiniana che fa risultare il sacramento come rito sensibile dall'unione del verbo all'elemento, cioè della parola alla cosa o rito esterno ...
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. Dal greco ἄσκησις "esercizio", che originariamente si disse dell'allenamento usato dagli atleti per acquistare le doti corporali necessarie a trionfare nella lotta, e poi, nella fiosofia cinica e stoica, [...] permanente dal mondo, il modo più perfetto di servire Dio; anche per l'impulso che ad esso veniva dalla mistica agostiniana, fondata sulla considerazione della vita povera e soprattutto della passione e morte di Gesù, portata al suo più alto sviluppo ...
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È il nome di due personaggi del sec. IV, padre e figlio, il secondo dei quali ha particolare importanza nella storia del pensiero cristiano.
Ma nemmeno Apollinare il Vecchio è insignificante. Nativo di [...] crisi della coscienza cristiana del quarto secolo, che doveva solo più tardi trovare una soluzione definitiva nella grande sintesi agostiniana. E quello che manca ad Apollinare è appunto, oltre ad una definizione precisa dei due termini, di "natura ...
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BENEDETTO XIV, papa
Mario Rosa
Nacque Prospero Lambertini a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e da Lucrezia Bulgarini. Educato dai somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, [...] Norberto di Lorena sui "riti malabarici", nel 1745), o contro i gesuiti (condanna del Benzi, difesa degli agostiniani Bellelli e Berti e dei Noris, condanna della gesuitica Bibliothèque janséniste), oppure l'atteggiamento salomonico assunto nelle ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] il Saint-Amour, rappresentante ufficiale di quella minoranza di vescovi francesi che si era schierata a favore della dottrina agostiniana, che si temeva sarebbe stata compromessa da una condanna dell'opera di Giansenio; e impersonò poi, a conclusione ...
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eremitano
s. m. [der. di eremita]. – Religioso che conduce vita eremitica; in partic., appartenente all’ordine monastico degli e. agostiniani (o di sant’Agostino), che, fondato nel 1256 dalla riunione di congregazioni di eremiti osservanti...
scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina dell’univocità dell’essere, la dottrina...