REMIGIO di Lione
Arcivescovo di Lione dall'anno 852. Dopo il sinedo di Chiersey (853), che conchiudeva con una formula di compromesso (distinzione fra prescienza e predestinazione: Dio prevede il male [...] Lione, Vienne e Arles). Ma all'opposizione di R., più che una vera comprensione e intima partecipazione alla dottrina di Agostino, presiedeva, almeno in gran parte, un'opposizione personale contro lo strapotere d'Incmaro. I due finirono poi, a quanto ...
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Teologo e predicatore (Cascia 1295 circa - Firenze 1347 o 1348), discepolo di A. Clareno; fattosi agostiniano, predicò nell'Italia centrale e scrisse varie opere, di alcune delle quali (traduzioni di opere [...] lui (si è pensato al Cavalca). L'Ordine della vita cristiana è citato come testo di lingua dalla Crusca; più importante è l'agostinismo di altri scritti (specie il De gestis Domini Salvatoris, 1338; l'Epistolario), che ha fatto considerare il F. come ...
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Filosofo tomista (Fontaines-les-Hozémont, Liegi, prima metà del sec. 13º - Parigi dopo il 1303). Maestro a Parigi già nel 1286 (almeno fino al 1292), una delle personalità più eminenti tra i maestri secolari, [...] le più controverse questioni della cultura filosofico-teologica degli ultimi decennî del sec. 13º, in un ambiente in cui l'aristotelismo aveva messo in grave crisi l'agostinismo. Abbiamo di lui numerosi Quodlibeta e alcune Quaestiones ordinariae. ...
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Giovanni di Rodington (lat. Iohannes Rodensis)
Giovanni di Rodington
(lat. Iohannes Rodensis) Teologo (m. 1362 ca.). Francescano, insegnò a Oxford; seguace di Enrico di Gand, lo difese contro Duns Scoto. [...] la pura ragione («ex puris naturalibus») è incapace di raggiungere una certezza assoluta senza il soccorso dell’illuminazione divina (➔ agostinismo); per lui l’uomo non può essere certo neppure della realtà esterna, perché Dio o il diavolo potrebbero ...
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Scrittore ecclesiastico (n. verso la fine del sec. 4º presso Bordeaux - m. 460 circa). Teologicamente il punto di vista di P. d'Aquitania è quello espresso da S. Agostino specialmente nelle sue opere contro [...] il sec. 5º nella Gallia meridionale, e soprattutto nei monasteri di Marsiglia e di Lérins, circa la dottrina di s. Agostino sulla questione della predestinazione e dell'efficacia del volere umano per l'initium fidei P. fu, contro Cassiano e Vincenzo ...
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avicennismo
L’insieme delle dottrine di Avicenna (➔) e l’indirizzo che esse rappresentano. Il loro influsso sulla storia del pensiero fu imponente nel mondo islamico, ma notevole anche in quello ebraico [...] la Philosophia prima e il De anima), si è parlato di a. latino (R. De Vaux), ma anche, più articolatamente, di agostinismo avicennizzante (Gilson). Al di là di tali distinzioni, fra gli autori ispirati da Avicenna e dai suoi temi filosofici (fra cui ...
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Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] Cercò da allora una nuova vita e chiese una "cella" nel convento di Port-Royal: qui attese alla lettura di Agostino. Di lì a poco intervenne lui stesso, a difesa di Arnauld, condannato dalla Sorbona (1656), nelle polemiche teologiche tra giansenisti ...
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Filosofo e teologo (Ancona 1243 - Napoli 1328). Agostiniano, insegnò a Parigi (1305-07) e fu reggente dell'univ.; in questo periodo prese parte alle polemiche contro Filippo IV il Bello (Tractatus contra [...] circa), e infine si trasferì (1322) a Napoli come consigliere di re Roberto. Il suo insegnamento è sulla linea dell'agostinismo e a questo piega le dottrine aristoteliche; tra le sue opere, in gran parte inedite, oltre ai commenti ad Aristotele e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] , dentro il moderno, fermenta un’altra dimensione del pensiero, che è quella delle insopprimibili eresie, l’eresia del pensiero agostiniano di Francesco Petrarca, di Martino Lutero e di Pascal, l’eresia della conoscenza storica di Vico, l’eresia dell ...
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Trionfo (latinizz. Triumphus), Agostino
Trionfo
(latinizz. Triumphus), Agostino Filosofo e teologo (Ancona 1243 - Napoli 1328). Agostiniano, insegnò a Parigi (1305-07) e fu reggente dell’univ.; in [...] (1318 ca.), e infine si trasferì (1322) a Napoli come consigliere di re Roberto. Il suo insegnamento è sulla linea dell’agostinismo e a questo piega le dottrine aristoteliche; tra le sue opere, in gran parte inedite, oltre ai commenti ad Aristotele e ...
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agostinismo
(o agostinianismo) s. m. – 1. Il complesso delle dottrine filosofiche e teologiche di s. Agostino; più particolarm., in teologia, le sue dottrine concernenti il peccato originale, la grazia, il libero arbitrio, la predestinazione,...
agostiniano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Appartenente, o relativo, a un Agostino (per lo più s. Agostino di Ippona). b. Devoto, seguace, imitatore, studioso di s. Agostino. 2. Appartenente o relativo a ordine, congregazione, istituto religioso...