Il nome di Cirenaica, derivato dall'antica città di Cirene (v.), che ne rappresentò nel periodo della colonizzazione greca il centro principale, si applica a quella regione dell'Africa settentrionale, [...] presso la costa a nord di Bengasi. Secondo i calcoli del De Agostini per il 1923, gli el-Baraghìts sarebbero 27.820 (inclusi i e là, oltre che nelle immediate vicinanze dei resti d'un castello. Alcune di queste conserve d'acqua con vòlte a botte di ...
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Definizione. - L'architettura è insieme l'arte e la tecnica di costruire gli edifici. Nelle definizioni scolastiche e nelle rappresentazioni simboliche che ad essa si riferiscono, talvolta la vediamo posta [...] (si confronti, p. es., il rilievo di Agostino di Duccio nel Tempio Malatestiano a Rimini), talvolta poi, nazionale, diviene mondiale e dà ovunque forma a palazzi, chiese, castelli, fino a costituire sottostili come il francese e l'inglese, i quali, ...
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RELIGIONE
Enrico ROSA
Raffaele PETTAZZONI
Giovanni CESCONI
Concetto cattolico. - Il concetto cattolico di "religione", raccoglie in sintesi, integra e chiarisce gli elementi di verità che si possano [...] veritas; et si animam mutabilem inveneris, transcende te ipsum (S. Agostino, De v. rel., 39, 72). La semplice negazione non basta studio dell'antichità assira, Torino 1872), D. Castelli (Storia degli Israeliti secondo le fonti bibliche criticamente ...
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(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da [...] 1985, pp. 55-65; M. Cristofani, ibid., pp. 21-34; B. d'Agostino, in Annali Ist. Orient. di Napoli, Arch. St. Ant. 9 (1987), pp La Provincia di Napoli, 1-5 (1984); L. Santoro, Castelli angioino-aragonesi nel regno di Napoli, Cava dei Tirreni 1984; AA ...
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RESTAURO
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
Carlo ALBIZZATI
Umberto CIALDEA
Gino TESTI
. Restauro dei monumenti. - Il proposito di restaurare i monumenti, sia per consolidarli riparando alle ingiurie [...] d'Oro; a S. Gimignano la Porta S. Giovanni; a Trento il Castello del Buon Consiglio; a Gradara la Rocca; a Pompei la basilica e atrî a Messina il Duomo; a Siracusa il Duomo; a Genova S. Agostino e la facciata del S. Lorenzo; a Ravenna il S. Vitale e ...
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LEGATURA (fr. reliure; sp. encuadernación; ted. Buchbinderae; ingl. bookbinding)
Tammaro DE MARINIS
Filippo ROSSI
Guido GIANNINI
Il vocabolo indica l'atto e l'effetto di legare i libri, il cucire [...] Questo tipo ha il suo esempio più antico nel celebre Sant'Agostino del convento di Santa Giustina di Padova del 1410 (ora a Polonia e Federico il Grande, che ebbe varie biblioteche nei suoi castelli e si valse di varî legatori (Krafft a Berlino, Rochs ...
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. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] Wilanów; il Merlini costruì nel 1725 il Palazzo comunale. Il castello costruito da Sigismondo III ripete la pianta di Caprarola. A . Anche in questo paese lavorarono artisti italiani: Agostino Barelli ed Enrico Zuccali eressero la chiesa dei Teatini ...
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PIACENZA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Alda LEVI SPINAZZOLA
Arturo PETTORELLI
Luigi PARIGI
Tammaro DE MARINIS
Natale CAROTTI
È la città più occidentale dell'Emilia, situata quasi all'estremità [...] , in modo che la città appariva come un gran campo trincerato. Il castello è ormai da oltre 80 anni distrutto e le mura vanno a poco seconda metà del sec. XV, fu composto e ornato da Agostino de Fondutis da Padova e da Giovanni Batagio da Lodi (1484 ...
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VICENZA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Paola [...] S. Corona.
Nel periodo scaligero (sec. XIV) fu rinnovato il castello, di cui sussiste il superbo torrione, e furono in più punti tra i monumenti pittorici, gli affreschi medievali di S. Agostino e il polittico di Lorenzo Veneziano in Duomo (1366). ...
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È un cerchietto di metallo, di solito prezioso, o anche di altra sostanza, che si porta nelle dita delle mani per motivo di ornamento od altro. È conosciuto ed usato dalla più lontana antichità; sembra [...] i senatori; così anche i vescovi lo portarono d'oro. Sant'Agostino ricorda l'anello signatorio, e tale era anche l'anello che S Bosellini, Scelta di antichi anelli, Parma 1886; G. Castelli, Anelli, braccialetti e collane nell'antichità, Ascoli Piceno ...
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