Pittore, disegnatore, incisore e litografo (Cremona 1777 - Londra 1857). Fu allievo a Milano (dal 1789) di G. Albertolli; nel 1798 si arruolò volontario nella legione della Repubblica Cisalpina; dal 1799 al 1802 viaggiò in Grecia e in Egitto con l'architetto W. Wilkins; dal 1803 si stabilì in Inghilterra, dove fu tra i primi a trattare la litografia. Decorò chiese, teatri e ville (opere in gran parte ...
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Pittore (Ponzano Romano 1580 circa - Roma 1644). A Firenze (1595-1609) fu forse allievo di G. Parigi; fu poi a Genova e (dal 1610) di nuovo a Roma. Quadraturista e pittore di marine e paesaggi, vicino a P. Brill e A. Elsheimer, collaborò spesso con Domenichino e Guercino. Decorò villa Lante a Bagnaia (1613) e a Roma i palazzi Pallavicini Rospigliosi (1611-13), del Quirinale (1616-17), Lancellotti a ...
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Pittore (Messina 1629 - Roma 1700), allievo di A. Barbalonga e, a Roma, di A. Sacchi. Pittore classicista, esperto d'arte per il principe A. Ruffo, coltivò anche interessi scientifici pubblicando, tra l'altro, La vana speculazione disingannata dal senso (1670). Durante la rivolta antispagnola (1674-78) fu in Francia e a Torino; dal 1679 si stabilì a Roma. Sue opere in chiese e nel Museo Regionale di ...
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Erudito e poligrafo (Sarzana 1590 - ivi 1640). Irrequieto, iroso e vendicativo, prima gesuita, poi espulso dall'ordine, fu al servizio di varî principi, papi, cardinali. Fu anche stimato professore di retorica a Genova e a Roma. Scrisse in latino e in volgare sui più diversi argomenti. La sua opera maggiore è l'Arte istorica (1636), uno dei più interessanti trattati di storiografia del secolo ...
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Scultore (Pescia 1686 - Roma 1754), allievo di G. B. Foggini; le sue opere sono di un barocco raffinato e accademicamente lezioso (statua di Clemente XI, nel duomo di Urbino; Arcangelo Michele e Angelo custode nel duomo di Orvieto; statua della Prudenza nella cappella Corsini a S. Giovanni in Laterano a Roma, ecc.) ...
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Pittore (Firenze 1565 - Roma 1630). Allievo di Santi di Tito, operò a Pescia, a Firenze, ma soprattutto a Roma, in stretto rapporto con l'ambiente tardo-manierista e controriformato (affreschi nelle chiese del Gesù, S. Bibiana, S. Giovanni dei Fiorentini, ecc.) ...
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Letterato (n. Ferrara - m. ivi 1576). Compose una favola pastorale, Lo sfortunato, rappresentata a Ferrara nel 1567, presente il Tasso che la tenne presente componendo l'Aminta. ...
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Ecclesiastico (Genova 1758 - Roma 1842). Di famiglia marchionale, prese, molto giovane, gli ordini sacri, fu governatore di San Severino Marche (1793-97), protonotario apostolico al conclave di Venezia (1800), delegato a Perugia, prolegato a Macerata (1802). Perseguitato dai Francesi, alla restaurazione del potere temporale fu creato governatore di Roma (1814), cardinale (1817) e, quale legato a latere ...
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VALIER (Valerio), Agostino
F. C.
Cardinale, nato a Legnago il 7 aprile 1530, morto a Roma il 23 maggio 1606. Insegnò filosofia a Venezia. Nominato coadiutore del cardinale Navagero, suo zio, vescovo [...] di Verona, gli successe nel 1565. Oltre che per lo zelo episcopale, durante la sua permanenza a Verona si distinse per lo spirito di abnegazione e di carità nel terribile contagio del 1576; il clero, ribelle ...
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RICCI, Agostino
Alberto BALDINI
Generale, nato a Savona il 24 gennaio 1832, morto a Torino il 20 ottobre 1896. A 16 anni si arruolò nel 3° reggimento Volontarî lombardi. Passato nell'esercito sardo [...] fece la campagna di Crimea. Fu poi incaricato di un corso di storia militare alla scuola di Chambéry. Partecipò alla campagna del 1859. In seguito fu professore d'arte militare dei principi reali. Nel ...
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agostino1
agostino1 agg. [der. di agosto 2], non com. – Di agosto, che è nato in agosto; anche di frutti che si raccolgono o maturano in agosto (cfr. agostano): uva, fichi agostini.
agostino2
agostino2 agg. [dal nome di sant’Agostino]. – In tipografia, carattere a. (o semplicem. agostino s. m.), altro nome del carattere comunem. detto silvio, simile a quello usato a Subiaco nel 1467 nella stampa del De civitate Dei di...