Monetiere (m. Parigi 1425). "Maestro particolare della zecca di Parigi" (dal 1397), prese in appalto (1420) con altri il conio delle monete d'oro delle zecche della Francia. Fu anche fornitore di stoffe e oreficerie ai duchi di Borgogna e ai Valois; ebbe rapporti commerciali con varie compagnie. Incarcerato con l'accusa di aver alterato il titolo della moneta d'oro, morì mentre attendeva il processo ...
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Erudito e poligrafo (Sarzana 1590 - ivi 1640). Irrequieto, iroso e vendicativo, prima gesuita, poi espulso dall'ordine, fu al servizio di varî principi, papi, cardinali. Fu anche stimato professore di retorica a Genova e a Roma. Scrisse in latino e in volgare sui più diversi argomenti. La sua opera maggiore è l'Arte istorica (1636), uno dei più interessanti trattati di storiografia del secolo ...
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Nome di due musicisti: 1. di Verona (seconda metà sec. 16º); pubblicò Sacrarum Cantionum quatuor vocibus concinendarum liber primus e liber secundus (rispettiv. 1592 e 1588) e altre Cantiones sacrae. 2. di Lucca (sec. 17º), ebbe varie cariche ecclesiastiche a Piacenza, Roma, ecc. Maestro di A. Pacchioni e G. M. Bononcini, pubblicò Psalmi vespertini (1671); altre composizioni si conservano a Lucca ...
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Ecclesiastico (Torino 1850 - ivi 1923). Sacerdote nel 1873, prof. di teologia dogmatica e morale, vescovo d'Ivrea (1886), arcivescovo di Torino (1897), cardinale (1899); propugnò tutti gli indirizzi sociali di Leone XIII, fondando (1903) il giornale Il Momento: fu un aperto avversario dei modernisti. Ebbe tuttavia non pochi urti in Curia per l'opposizione della frazione integralista ...
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Medico italiano (Isoletta, Arce, 1873 - Roma 1970), primario degli Ospedali Riuniti di Roma e direttore del Policlinico Umberto I (1944-48) e dell'Ospedale di S. Spirito (1949-54), ha contribuito con i suoi studî all'individuazione della febbre eruttiva, o esantematica, del Mediterraneo (malattia di C., che oggi è inquadrata tra le rickettsiosi) ...
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Scrittore e pedagogista (Siena 1420 - ivi 1478). Fu allievo del Filelfo; insegnante nelle università di Urbino e di Siena, ebbe anche incarichi varî e ambascerie. Suoi scritti di vario argomento (storie, orazioni, lettere, ecc.) furono raccolti dal figlio Niccolò (m. 1501) e pubblicati dal nipote di questo Girolamo (Augustini Dati senensis opera, 1503) ...
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Hussita (n. Vicenza - m. Praga 1493). Vescovo di Santorino, diffidato per il suo atteggiamento favorevole agli hussiti, passò in Boemia (1482) abbracciando apertamente la causa degli utraquisti. Trattò poi con la curia (1484 e 1486) per il rientro in Italia, ma non ottenne garanzie sufficienti e preferì mantenere le sue posizioni anticuriali ...
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Velista (Lussimpiccolo, Pola, 1914 - Roma 2004). Medaglia d'oro nella classe star alle olimpiadi di Helsinki del 1952. Ha vinto i campionati del mondo per la stessa classe nel 1952, 1953 e 1956; si è inoltre aggiudicato per dieci volte il titolo europeo. Cavaliere di Gran Croce della Repubblica italiana (2001) ...
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Uomo politico italiano (Genova 1905 - Roma 1974); iscritto al Partito comunista dal 1924, condannato dal Tribunale speciale (1927), esule in Francia (1931-34), partecipò alla lotta di Liberazione. In seguito fu deputato del PCI alla Costituente e nelle tre successive legislature; dal 1957 al 1970 fu segretario generale della CGIL ...
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Nobile veneziano (n. 1555 - m. 1622), appartenente al ramo della famiglia detto di Cannaregio; svolse per conto della repubblica di S. Marco intensa attività diplomatica in Savoia, in Francia e a Roma; durante l'interdetto difese l'operato della repubblica di fronte a Filippo II e a Paolo V ...
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agostino1
agostino1 agg. [der. di agosto 2], non com. – Di agosto, che è nato in agosto; anche di frutti che si raccolgono o maturano in agosto (cfr. agostano): uva, fichi agostini.
agostino2
agostino2 agg. [dal nome di sant’Agostino]. – In tipografia, carattere a. (o semplicem. agostino s. m.), altro nome del carattere comunem. detto silvio, simile a quello usato a Subiaco nel 1467 nella stampa del De civitate Dei di...