Antichità. - Origine del consolato. La tradizione romana racconta che, cacciati i re, i loro poteri passarono nelle mani di due sommi magistrati eletti annualmente, di guisa che la loro potestà non fu [...] , come si ebbe in persona di Augusto e di Agrippa, fu rara.
Se nei primi tempi della repubblica fu . De Sanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, pp. 1 segg., 403 segg.; II, pp. 82, 212; E. Pais, Sui fasti consolari, in Ricerche sulla storia e sul ...
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La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] D 'Andelot, colonnello-generale della fanteria francese, afferma ad Enrico II di non essere andato da tempo alla messa, e invoca per sé Baum e Cunitz, voll. 3, Parigi 1883-1889; Th. Agrippa d'Aubigné, Histoire universelle, ed. De Ruble, Parigi 1886-7 ...
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RENO (fr. Rhin; ted. Rhein; A. T., 17-18-19, 20-21, 32-33-34, 44, 53-54-55)
Maurice PARDE'
Carlo ANTONI
Francesco LEMMI
Grande fiume europeo, lungo 1250 km. e con un bacino di circa 170.000 kmq., [...] e rivolte di Celti, appare indispensabile, dopo ristabilito l'ordine da Agrippa e Tiberio (29 a. C.-19 a. C.), occupare saldamente dopo il fallimento della politica francese in Italia, Enrico II cerca compensi a oriente e ottiene a Cateau-Cambrésis ...
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Città dell'Asia Minore (Lidia) alla foce del Caistro (Kücük Menderes), sulla costa dell'Egeo. Storia. - Era in origine sul mare, ma gli apporti alluvionali del fiume l'hanno via via allontanata da esso, [...] 4-3 a. C. in onore di Augusto, di Livia, di Agrippa e di Giulia. Un secondo ingresso monumentale aveva l'agorà dalla parte il 14 d. C. La fontana, costruita nel sec. II, fu restaurata da Costanzo II e Costante nel sec. IV.
Prima di giungere alla porta ...
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Città della Siria settentrionale, a 36°10′ di latitudine N. e 36°6′ di longitudine E., sulla sponda sinistra dell'Oronte (Nahr el-‛Āṣī), a 22 km. dalla foce; si estende fino alle pendici del monte Silpio [...] (174-164 a. C.) un quarto. Il quartiere di Seleuco II sorse sull'isola formata dall'Oronte e fu chiamato Città Nuova. Il l'era aziaca (31 a. C.). Essa godette pure il favore di Agrippa e di Erode, di Tiberio, di Domiziano e di altri imperatori che ...
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LIONE (fr. Lyon; A. T., 35-36)
André CHOLLEY
Léopold Albert CONSTANS
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Nicola OTTOKAR
Mario NICCOLI
Ettore ROTA
Giorgio DE GREGORI
Città della Francia, capoluogo del [...] Toul e Metz, Treviri e Colonia (altra via di Agrippa), e per Besançon e Kembs; via da Lione all'imboccatura . Lat., XIII, pp. 227 segg., 248 segg.; C. Jullian, Histoire de la Gaule, II, Parigi 1909, p. 250 seg. (bibliogr., p. 250, n. 4); IV, ivi 1913 ...
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TEVERE (lat. Tiberis; poet. Tibris, Thybris, Tiberinus; greco ὁ Τίβερις; fr. Tibre; sp. Tíber; ted. Tiber; ingl. Tiber; A. T., 24-25-26)
Pietro FROSINI
Giuseppe LUGLI
Pietro FROSINI
Paolino MINGAZZINI
Corso [...] urbano, da 9 ponti: Sublicio, Emilio, Fabricio, Cestio, di Agrippa, Neroniano, Elio, Aurelio, di Probo; e, nel tratto . 792 segg.; G. Lugli, I monumenti antichi di Roma e Suburbio, II, Roma 1934, p. 278 segg.
Con la caduta dell'impero anche il ...
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È la terza città della Germania per numero d'abitanti (dopo Berlino e Amburgo; soltanto settima nel 1900) e il centro culturale e commerciale della Renania. È posta a 38 m. s. m., a 50°56′ N. e 6°57′ E., [...] che essi, nel 38 a. C., furono da Agrippa trasportati dalla destra sulla sinistra del Reno. Presso questo stazione della flotta del Reno (classis germanica).
Bibl.: Corp. Inscr. Lat., XIII, ii, p. 505 segg.; Bonner Jahrbücher, nn. 8, 103, p. 32 segg ...
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L'andamento della popolazione residente fra i tre censimenti del 1951, 1961 e 1971, pressoché stazionario, esprime l'intensità del flusso migratorio nel ventennio. Infatti la popolazione è passata da 1.974.229 [...] policromi; statue, fra le quali busto di Agrippa; iscrizioni); Borgia (teatro, anfiteatro, terme, 1968), pp. 61-3; K. Kilian, Röm. Mitt. Erg. Heft 15, (1970), tavv. 276 II-IV-279. Rosarno: A. De Franciscis, in Not. Scavi (1960), pp. 420-21; G. Foti, ...
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Questo tipo di racconto fantasticodidascalico, rispondente al bisogno umano di racchiudere entro una cornice narrativa, ove esseri razionali e irrazionali si muovono su un medesimo piano, una verità morale [...] all'inizio della repubblica, l'apologo famoso delle membra e dello stomaco era uscito dalla bocca di Menenio Agrippa. Il quale, dice Livio (II, 32), parlò prisco illo dicendi et horrido modo, iniziando così: tempore quo in homine, non ut nunc, omnia ...
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