La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] le piace, e ’l villan la sua marra (Inf. XV, 95-96)
ho io appreso quel che s’io ridico, / a molti fia sapor di forte agrume (Par. XVII, 116-117)
il ben de l’intelletto (Inf. III, 18)
la ragione ha corte l’ali (Par. II, 57)
La vostra nominanza è color ...
Leggi Tutto
profetismo
Raoul Manselli
Il p. di D., che si addensa, soprattutto, come tensione profetica nella Commedia, non è certo atteggiamento isolato dello spirito del poeta, ma va, piuttosto, considerato come [...] crociata per la fede, chiedendogli come dovrà regolarsi: ho io appreso quel che s'io ridico, / a molti fia sapor di forte agrume, / e s'io al vero son timido amico, / temo di perder viver tra coloro / che questo tempo chiameranno antico (Pd XVII 116 ...
Leggi Tutto
agrume
s. m. [lat. mediev. acrumen, der. di acer «agro1»]. – 1. ant. Sapore agro, aspro: Ho io appreso quel che s’io ridico, A molti fia sapor di forte a. (Dante). Anche, cibo od ortaggio di sapore acre e forte. 2. a. Nome generico (e perciò...
agrumato (f. -a) agg. 1. Che è stato aromatizzato con agrumi o essenze di agrumi. 2. Che effonde un aroma simile a quello degli agrumi. ◆ Infine, i profumi unisex ugualmente validi per un lui come per una lei che vanno dal richiamo sexy del...