Missionario gesuita (Atri 1550 - Cuncolim, Goa, 1583). Entrato (1568) nella Compagnia a Roma, fu ordinato sacerdote (1577) a Lisbona, partendo subito dopo (1578) per Goa, dove insegnò filosofia; fu poi [...] (1580-83) a capo d'una missione alla corte del Gran Mogol, Akbar, a Fatehpur Sikri. Di ritorno a Goa (1583), prese la direzione della missione nell'isola di Salsette, ma fu nello stesso anno ucciso nel villaggio di Cuncolim, con altri quattro suoi ...
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Roy, Ram Mohan
Riformatore socio-religioso indiano (Radhanagar, Hugli, 1772-Bristol 1833), considerato il padre dell’India moderna. Di benestante famiglia brahmana bengalese, si dedicò allo studio delle [...] della Rivoluzione francese e di ogni movimento per la libertà dei popoli. Nel 1830 si recò in Inghilterra a rappresentare, presso il governo britannico, un’istanza dell’imperatore Mughal Akbar II (1806-37), dal quale ricevette il titolo di raja. ...
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Makhmalbaf, Mohsen
Massimo Causo
Regista, sceneggiatore e montatore cinematografico iraniano, nato a Teheran il 29 maggio 1957. Il suo cinema, scaturito dal contatto diretto con le prime esperienze [...] tratta, del resto, di un tema che si proietta sia sul successivo Honar Pishe (1992, L'attore), in cui il divo Akbar ῾Abdi interpreta sé stesso in bilico tra crisi professionale e familiare, sia sul più riuscito Salām sinema (1994, Salve cinema), con ...
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MANDANICI, Placido
Claudio Paradiso
Nacque a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) il 3 luglio 1799 da Andrea e da Nunziata Chillemi. Si dedicò presto allo studio del violoncello, aiutato dal barone M. [...] , si ricordano la farsa Il credulo degli spropositi; i balletti: Il signor Benefico e Il potere d'amore, entrambi del 1825; Akbar Gran Mogol (Napoli, teatro S. Carlo, 1826), Ines di Castro, ossia Pietro di Portogallo (Milano, teatro alla Scala, 1827 ...
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