BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] du Maroc, n. s., 2, 1942, pp. 61-77; L. Torres-Balbàs, El Baño (Crónica Arquelógica de la España Musulmana [= CAEM] 10), Al-Andalus 7, 1942, pp. 206-210; M. Ecochard, C. Le Coeur, Les bains de Damas, 2 voll., Beyrouth 1942-1943; E. Pauty, Vue d ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: scienze della vita. Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
Fernando Girón Irueste
Danielle Jacquart
Mauro Zonta
Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
La tradizione [...] Ǧazla (m. 493/1100) furono gli ultimi rappresentanti della medicina orientale a essere tradotti in latino. Per quanto riguarda al-Andalus, dovette trascorrere più di un secolo perché i nomi di Averroè e di Abū Marwān ibn Zuhr acquisissero una certa ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: scienze della vita. Medicina generale
Aurora Cano Ledesma
Medicina generale
Stabilito che la medicina è quel ramo della conoscenza che si occupa dello stato di salute e di malattia [...] 219.
‒ 1998: Vázquez de Benito, María Concepción, Fin de la Urŷūza fī 'l-ṭibb de Ibn al-Jaṭīb, in: Ciencias de la naturaleza en al-Andalus. Textos y estudios, editados por Expiración García Sánchez, Granada, CSIC, Escuela de Estudios Árabes, 1990-; v ...
Leggi Tutto
DIOSCORIDE Di Pedanio
S. Toresella
D. Anazarbeo, medico attivo nel sec. 1° d.C., autore del trattato di farmacologia De materia medica (Πεϱὶ ὕληϚ ἰατϱιϰῆϚ), non si hanno notizie biografiche se non le [...] , St. Jean-Chrysostome 1983; J.M. Riddle, Dioscorides on Pharmacy and Medicine, Austin 1985; J. Vernet, La ciencia en al-Andalus, Sevilla 1986; S. Toresella, M. Battini, Gli erbari a impressione e l'origine del disegno scientifico, Le Scienze, 1988 ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: scienze della vita. Farmaceutica
Mehrnaz Katouzian-Safadi
Nouha Stéphan
Farmaceutica
Nel Kitāb al-ṣaydana fī 'l-ṭibb (Libro della farmacia in medicina), la cui introduzione è considerata [...] si è fatta esperienza) e Fī 'l-sakanǧubīn (Sull'ossimele [a base di zucchero]), oltre ai libri sulla teriaca scritti in al-Andalus da Ibn Ǧulǧul e Averroè (m. 1198).
Le opere ‒ o le sezioni di opere ‒ dedicate ai farmaci composti comportavano spesso ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Gli ospedali
Hans Hinrich Biesterfeldt
Gli ospedali
Il termine persiano più comunemente usato in riferimento a ospedale è bīmāristān, vocabolo [...] arabisch-islamischen Wissenschaften", 6, 1990, pp. 195-226.
Torres Balbás 1944: Torres Balbás, Leopoldo, El Maristan de Granada, "al-Andalus", 9, 1944, pp. 481-500.
Ünver 1948: Ünver, Ahmet Süheyl, About the history of the leproseries in Turkey, in ...
Leggi Tutto
ALPAGO, Andrea
Giorgio Levi della Vida
Medico e arabista, nato a Belluno poco dopo la meta del sec. XV, morto nel 1521. Sembra appartenesse all'antica famiglia bellunese dei Bongaio conti di Alpago, [...] con dati biografici inediti forniti dall'arch. A. Alpago-Novello); J. Schacht, Ibn an-Nafīs. Servetus and Columbus, in Al-Andalus, XXII, 1957, pp. 317-322; Biogr. Univers., I, p. 516; Nouvelle Biogr. Géjzér., II, coll. 205-206; Biographisches Lexikon ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: scienze della vita. Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Ursula Weisser
Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Non è ancora possibile formulare un giudizio [...] ῾ (m. 594/1198) in Egitto e, dopo di loro, ῾Abd al-Laṭīf al-Baġdādī (m. 629/1231).
Le autorità antiche, comunque, non erano seguite ), medico attivo presso la corte almohade nell'Andalus.
Alcuni generi rappresentavano la diretta prosecuzione di forme ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: scienze della vita. Sapere medico e manuali
Ursula Weisser
Sapere medico e manuali
Il vasto processo di ricezione della letteratura medica greca attraverso le traduzioni in arabo, [...] medica] per coloro che la ignorano) di Abū 'l-Qāsim al-Zahrāwī (Abulcasis o Alsaharavius, m. 400/1009 ca.), attivo a Cordova sotto ῾Abd al-Raḥmān III, califfo omayyade dell'Andalus. L'opera non ebbe nel complesso un'influenza paragonabile a quella ...
Leggi Tutto
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
pettine
pèttine s. m. [lat. pecten -tĭnis, der. di pectĕre «pettinare»]. – 1. a. Strumento di materiale vario (avorio, osso, tartaruga, metallo, materie plastiche) usato per ordinare, ravviare, acconciare i capelli; è costituito da una costola...