Capitale dell’Iraq (6.811.955 ab. nel 2017), sul corso medio del fiume Tigri, nel punto dove è più vicino all’Eufrate. Sorta sulla destra del fiume, la città si è poi sviluppata specialmente sulla riva [...] . Restano due porte della cinta muraria della sede del califfato costruita da al-Musta‛īn (865) mentre rimangono importanti testimonianze del tardo periodo abbaside; la madrasa al-Mustanṣiriyya (1228-33); il minareto Sūq el-Ghazl (sec. 12°); varie ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] , la muḥaqqaq, tipica irachena dei cartolai, si trova esaltata da Yāqūt alMusta῾ṣimī (m. nel 1298) 'Giacinto', nome di schiavo dell'ultimo califfo abbaside al-Must῾ṣim: terzo e massimo caposcuola della lettera baghdadense, perciò insignito dell ...
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FATIMIDI
S. Carboni
Dinastia islamica che deriva il suo nome da Fāṭima, figlia del profeta Maometto e moglie del quarto califfo ῾Alī. I F. si proclamavano di discendenza sciita ismailita, sebbene il [...] è il c.d. velo di s. Anna, di seta con ṭirāz, oggi conservato nella chiesa di Sainte-Anne ad Apt (dip. Vaucluse); la sua iscrizione celebra il califfo al-Musta῾lī (1094-1101) e reca la data 489 a.E./1096. La più grande raccolta di stoffe con ṭirāz è ...
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EGITTO
B.M. Alfieri
(gr. ΑίιγυπτοϚ; lat. Aegyptus; ebraico antico Misraym; arabo Miṣr)
Regione dell'Africa settentrionale, corrispondente al territorio dell'od. Rep. Araba di E., delimitata a S dalla [...] circolari con coppie di sfingi addorsate, da teorie di animali e uccelli e da fregi epigrafici; prodotto intorno al 1096-1097, all'epoca del califfo al-Musta'lī, il tessuto fu portato nella cattedrale di Sainte-Anne ad Apt (Francia) dal signore e dal ...
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TESSUTO
S.S. Blair
J. Bloom
Il t. è composto da un ordito o catena (fili disposti longitudinalmente sul telaio) e da almeno una trama, che unisce i fili dell'ordito per la larghezza del telaio. Un [...] di sfingi addorsate racchiuse da un'iscrizione cufica che cita il committente, il califfo fatimide al-Musta'lī (1094-1101), e il supervisore dell'opera, il suo visir al-Afḍal, per i suoi notevoli esborsi in tessuti. Le fasce lungo ciascun lato sono ...
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LEON
M. Durliat
LEÓN (lat. Legio)
Toponimo che designa la città della Spagna settentrionale posta ai piedi dei monti Cantabrici, alla confluenza dei fiumi Bernesga e Toro, e la vasta regione circostante [...] appare del tutto improprio, in quanto deriva dall'arabo musta'rib ('arabizzato') e indica in castigliano i cristiani era stata la Bibbia di L. (Arch. della cattedrale, 6), datata al 920, che fu composta per l'abate Maurus del monastero dedicato ai ss ...
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MOZARABICA, Arte
J. Williams
Per arte m. si intende convenzionalmente l'arte cristiana prodotta nella penisola iberica fra il tardo 9° e l'11° secolo. L'aggettivo deriva dal termine spagnolo mozárabes [...] (dall'arabo musta'rib 'arabizzato'), con cui nella zona cristiana della Spagna, a partire almeno dal 1024 (Gómez María di Wamba (Valladolid), la cui parte orientale si può riferire al 928 ca.; Santa María de Lebeña (Santander), costruita dopo il 924 ...
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must
‹mḁ′st› s. ingl. [dal verbo must «dovere»], usato in ital. al masch. – Cosa indispensabile, o considerata tale; è espressione adottata anche in Italia, spec. nel linguaggio della pubblicità (o per suggestione di questa), riferita per...
mozarabo
możàrabo agg. e s. m. (f. -a) [dallo spagn. mozárabe, arabo musta‘rib «arabizzato»]. – Denominazione (usata spec. al plur.) dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano, i quali assunsero molti elementi della civiltà araba,...