Califfo abbaside (sec. 9º), decimo della dinastia; regnò dall'847 all'861. Risiedette a Sāmarrā, e si circondò di un corpo di guardie turche, dalle quali fu assassinato. Con lui si tornò all'ortodossia [...] sunnita, avendo egli abolito il mutazilismo istituito dal califfo al-Ma'mūn. ...
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Califfo abbaside (m. 869), figlio di al-Mutawakkil. Salito al trono nell'866, dopo lunga lotta col cugino al-Musta῾in fu deposto e ucciso. Il suo breve regno fu segnato dallo sforzo di fronteggiare l'onnipotenza [...] dell'elemento militare turco nell'Iraq, mentre in periferia si avviava il processo di disintegrazione del califfato (Tulunidi d'Egitto, Saffaridi nel Sistān, ecc.) ...
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Califfo abbaside, figlio di al-Mutawakkil. Salì al trono in seguito alla morte violenta del padre (861), cui pare egli stesso non fosse estraneo, ma restò un mero strumento nelle mani dei pretoriani turchi. [...] Morì dopo appena sei mesi (862) ...
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Figlio (n. 1030 - m. Toledo 1109) di Ferdinando I, che morendo divise i dominî tra i figli, divenne re di León e delle Asturie (1065); sconfitto dal fratello maggiore Sancho II, re di Castiglia, a Plantada [...] in soccorso dei Musulmani gli Almoravidi sotto Yūsuf ibn Tāshufīn, questi sconfisse A. a Zallāqh (1086). Più tardi, al-Mutawakkil di Badajoz chiese aiuto ad A. contro i nuovi invasori, cedendogli Santarem, Lisbona e Cintra (1094), mentre il Cid ...
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Medico cristiano nestoriano (al-Ḥīra 809 - Bagdhād 873). Studiò in Persia nell'accademia di Giundīshāpūr, ed ebbe maestro Yaḥyà ibn Māsawaihi. Godé poi il favore dei califfi al-Ma'mūn e al-Mutawakkil, [...] sotto cui tradusse in arabo e in siriaco, con buoni criterî filologici, opere filosofiche e mediche greche (tra l'altro, quasi tutto Galeno e il corpo ippocratico). Si può considerare il creatore principale ...
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Poeta arabo (m. 864 d. C.), vissuto alla corte dei califfi abbasidi Hārūn ar-Rashīd, al-Amīn e al-Mutawakkil. Fu compagno di Abū Nuwās, e come lui poeta bacchico. ...
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