GUIDI, Michelangelo
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 19 marzo 1886, terzogenito di Ignazio, insigne semitista dell'Università di Roma, e di Carolina Guerrieri. I suoi studi iniziali furono classici e, [...] 270, con Bibliografia (ora in Id., Aneddoti e svaghi arabi e non arabi, Milano-Napoli 1959, pp. 278-288); Id., M. G., in Al-Andalus, XI (1946), pp. 489 s.; E. Rossi, M. G., in Oriente moderno, XXVI (1946), pp. 50-55; F. Gabrieli, Dal mondo dell'Islam ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Iberica: Granada
Antonio Almagro
Granada
Città (ar. Ġarnāţa) dell’Andalusia, che durante il tardo Medioevo fu una delle più [...] . Con gli Almoravidi G. divenne la loro capitale in al-Andalus e fu oggetto di contesa tra gli Almohadi e il urbano e a mostrare qualcosa della vita dell’ultima città medievale andalusa.
Biblliografia
M. Gómez Moreno, Guía de Granada, Granada 1892. ...
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Maimonide (ebr. Mosheh ben Maimon, detto Rambam)
Maimonide
(ebr. Mōsheh ben Maimōn, detto Rambam, sigla di Rabbī Mōsheh ben Maimōn; ar. Abū ‛Imrān Mūsa ben Maymūn ben ‛Abd Allāh, noto ai latini come [...] nella sua comunità soprattutto in quanto giurista, dovette sfuggire alle persecuzioni antiebraiche messe in atto dal dominio almohade in al-Andalus, ripiegando prima in Marocco, a Fez, e poi in Egitto, dove per vivere praticò la medicina.
La guida ...
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taifas, regni di
Traduzione dell’ar. muluk al-tawa’if, indicante i regni regionali che subentrarono al califfato marwanide in , dal 1009 fino all’inizio del sec. 12°, quando la conquista castigliana [...] del regno di Castiglia, del quale essi divennero tributari e che agì, nella seconda fase, come attore politico di rilievo in al-Andalus. Nello stesso tempo, la condotta poco ortodossa dei re di t. e il conflitto con la classe religiosa motivarono l ...
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Nasridi
Dinastia araba andalusa che regnò su Granada e sul suo territorio fra il 1232 e il 1492, ultimo regno musulmano iberico a resistere alla conquista castigliana. Il nome si fa derivare da quello [...] di Muhammad ibn Yusuf ibn Nasr al-Ahmar («il Rosso»), salito al trono dopo la fine del dominio almohade in al-Andalus. Il regno dei N. si estese fra Granada e la costa marittima a S e a E di essa, con variazioni territoriali nel tempo: centri ...
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Musa ibn Nusair
Generale e governatore arabo (n. 640-m. 716 ca.), conquistatore del Maghreb occidentale e di per conto del califfo omayyade . Accusato di malversazione, dovette lasciare la Siria e trasferirsi [...] le tribù berbere ribelli. Fu nel 711 che il suo luogotenente Tariq ibn Ziyad attraversò lo stretto di Gibilterra e iniziò la conquista di al-Andalus, poi condotta a termine da M. ibn Nusair. Tornato in Siria con un ingente bottino da presentare ...
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'Abd al-Rahman III
‛Abd al-Rahman III
Fondatore del califfato omayyade di al-Andalus (n. 891-m. 961). Divenuto emiro nel 912, in un periodo di grave crisi, ebbe ragione dei numerosi focolai di anarchia [...] abbaside in Oriente e a quello fatimide in Egitto. Sotto il suo lungo regno, al-Andalus divenne una potenza regionale capace di esercitare la sua influenza in Nordafrica e sui regni cristiani spagnoli e uno dei centri intellettuali del mondo ...
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'Abd al-Mu'min
‛Abd al-Mu’min
Fondatore della dinastia berbera musulmana degli Almohadi (Tilimsan 1094-Sala 1163). Seguace del mahdi («messia») berbero Ibn Tumart, divenne, alla morte di questi, capo [...] califfo di un impero esteso su tutta l’Africa settentrionale, dall’Atlantico alla Grande Sirte, e su al-Andalus nella Penisola Iberica, organizzandolo secondo modelli derivanti dalla tradizione berbera. Gli successe suo figlio Abu Ya‛qub Yusuf ...
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malikismo
La scuola legale che ascrive la sua interpretazione all’insegnamento di Malik ibn Anas, espresso nell’opera Il cammino spianato e nei suoi numerosi commentari. Il m. sostiene la condanna rigorosa [...] d’interesse comune come guide nell’interpretazione legale. Adottato dal califfo abbaside al-Mansur (8° sec.) in Iraq, il m. si diffuse in Egitto, in Nord Africa e in al-Andalus, dove divenne il madhhab dominante. Oggi è soprattutto seguito dall’islam ...
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Abu Yusuf Ya'qub
Abu Yusuf Ya‛qub
(detto al-Mansur) Califfo della dinastia almohade (m. 1199). Il suo regno segna l’apogeo di questa dominazione. Salito al trono nel 1184, annientò le ultime resistenze [...] almoravidi in al-Andalus e nel Maghreb, quindi affrontò ripetutamente i regni cristiani iberici fino alla vittoria di Alarcos (1195) contro il regno di Castiglia, per la quale prese il titolo di al-Mansur («il vittorioso»). Ritiratosi poi dalla vita ...
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feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
pettine
pèttine s. m. [lat. pecten -tĭnis, der. di pectĕre «pettinare»]. – 1. a. Strumento di materiale vario (avorio, osso, tartaruga, metallo, materie plastiche) usato per ordinare, ravviare, acconciare i capelli; è costituito da una costola...