La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Traduzioni e sviluppi ebraici
Y. Tzvi Langermann
Traduzioni e sviluppi ebraici
La tradizione filosofica che si sviluppò nelle comunità [...] Naḥmî᾽aś. Infine, Ibn Matqa aggiunge alcune critiche personali e fornisce informazioni sulle opere di al-Zarqālī e del qāḍī di Toledo, Ṣā῾id al-Andalusī. Per quanto concerne la geografia matematica, il computo del tempo, il calcolo delle eclissi e ...
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ORLANDO
M. Mihályi
Il nome O. (o Rolando) costituisce l'equivalente, in volgare italico, del nome francese d'oïl Roland - che conosce versioni simili ma leggermente diverse nelle altre lingue parlate [...] da Carlo in Spagna su richiesta del signore musulmano di Barcellona e Gerona, Sulaymān ibn al-῾Arabī, coinvolto al pari di tutti i capi dell'Andalus nelle conseguenze della rivoluzione califfale che nel 750 aveva segnato il passaggio dall'autorità ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Fra scienza e religione: la 'medicina del Profeta'
Julia Bummel
Fra scienza e religione: la 'medicina del Profeta'
Due sono i significati che si attribuiscono [...] richiamato, oltre che alle tradizioni religiose, alla medicina profana; ma l'opera di al-Ilbīrī ‒ a quanto ci risulta, l'unica del genere che sia stata scritta nell'Andalus ‒ non ebbe alcuna influenza né nell'Occidente islamico né in Oriente e può ...
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PIO, Giovanni Battista
Daniele Conti
PIO (Andalò Plodius, de Plodiis, de Piis, Piò), Giovanni Battista. – Nacque quasi sicuramente a Bologna (nelle sue opere si definì sempre «Bononiensis») da Giacomo [...] 123v, 202r). Qui il padre è chiamato «Iacobus Andalus Pius», ma già nella Praelectio in Plautum et Apuleium ( lavori precedenti sul commento a Lucrezio); I maestri della Sapienza di Roma dal 1514 al 1787: i Rotuli e altre fonti, a cura di E. Conte, I ...
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RIBĀṬ
M. Bernardini
Termine arabo (pl. rubūṭ) con cui venivano indicate, durante il Medioevo islamico, le funzioni svolte da diversi tipi di edifici.Malgrado i molteplici tentativi di offrire una definizione [...] della famiglia locale dei Banū Iznāsen. Nell'Andalus islamico non si sono conservati edifici identificabili quali p. 103), come nel caso del r. fondato dal khorasanico Abū'l-Ḥasan al-Zawzanī, ma poco è dato sapere di questi edifici, di cui non è ...
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MUDÉJAR, Arte
S. Alcolea Gil
L'aggettivo spagnolo mudéjar (dall'arabo mudajjan 'addomesticato') - che indica il musulmano convertito che vive nelle terre riconquistate dai cristiani - viene riferito [...] . può essere localizzata soprattutto in tre zone: Castiglia-León, Andalusia e Aragona. Nella prima si distinguono i due nuclei base di o ad Alcaraz, secondo tipologie caratteristiche, appartenenti al gruppo detto del Almirante o Holbein; nei cuoi ...
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feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
pettine
pèttine s. m. [lat. pecten -tĭnis, der. di pectĕre «pettinare»]. – 1. a. Strumento di materiale vario (avorio, osso, tartaruga, metallo, materie plastiche) usato per ordinare, ravviare, acconciare i capelli; è costituito da una costola...