al-Mansur, ibn Abi Amir
Reggente di al-Andalus dal 978 al 1002, l’Almanzor delle fonti cristiane (Algeciras 938-Medinaceli 1002). Di stirpe araba, ascese la burocrazia civile fino a diventare ciambellano [...] . Dopo aver trasferito l’amministrazione nella sua nuova residenza nei pressi di Cordova, governò al-Andalus come vicario del califfo, costringendo al tributo i signori cristiani, che sconfisse nel corso di una serie di fortunate campagne nel ...
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Hakam I
Emiro omayyade di al-Andalus (Cordova 770-ivi 822). Terzo della sua dinastia, salito al trono nel 796, dovette domare rivolte dei sudditi musulmani e tentativi di autonomia dei signori cristiani, [...] meritandosi per questo fama di spietatezza ...
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al-Muqtadir
Califfo abbaside (n. 895-m. 932). Alla morte di al-Muqtafi, nel 908, una parte della corte preferì ad al-M., allora appena tredicenne, il pretendente abbaside Ibn al-Mu‛tazz, che fu poco [...] califfato abbaside, segnato da numerose rivolte politiche e religiose e dal sorgere del califfato sciita dei Fatimidi in Egitto e di quello marwanide di ‛Abd al-Rahman III in al-Andalus, e dall’avvento degli sciiti Hamdanidi nella Jazira e in Siria. ...
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al-Mu'izz
al-Mu‛izz
Quarto califfo fatimide (al-Mahdiyia 931-Il Cairo 975). Salito al trono nel 952, si dedicò a rafforzare il dominio nordafricano contro i ribelli berberi e contro il califfo di al-Andalus, [...] imponendo il controllo della propria flotta sul Mediterraneo. Negli ultimi anni di regno, il suo generale, Jahwar al-Siqilli, condusse a termine la conquista dell’Egitto (969), dove fu trasferita la sede califfale, lasciando il dominio nordafricano ...
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al-Mu'tamid, Ibn 'Abbad
al-Mu‛tamid, Ibn ‛Abbad
Ultimo sovrano dei Banu ‛Abbad (Siviglia 1040-Aghmat 1095). I Banu ‛Abbad regnarono su Siviglia fra il 1023 e il 1095, nel periodo della storia di noto [...] tributo le principali taifas, fra cui Siviglia, mentre l’intervento degli Almoravidi, richiesto dallo stesso al-M., condusse all’invasione di al-Andalus (1090) da parte dell’esercito berbero. Fatto prigioniero, al-M. fu condotto in Marocco dove morì. ...
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al-Ma'mun, Abu l-'Ala'
al-Ma’mun, Abu l-‛Ala’
Califfo almohade (n. Malaga 1185-m. 1232). Dovette lottare per gran parte del suo regno contro il pretendente almohade al-Mu‛tasim, che aveva preso il potere [...] in Marocco mentre al-M. era in al-Andalus. In questo conflitto cercò l’aiuto del re di Castiglia, che, in cambio di cessioni territoriali e della libertà di culto per i cristiani, gli fornì mercenari, grazie ai quali al-M. poté riconquistare ...
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al-Walid I
Califfo omayyade del ramo marwanide. Figlio di ‛Abd al-Malik ibn Marwan, regnò dal 705 al 715. Il suo califfato rappresenta l’apogeo dell’impero omayyade, che con le conquiste della Transoxiana [...] (706) e di al-Andalus (711) toccò la massima estensione. Egli si dedicò particolarmente a una grandiosa attività edilizia e monumentale; tra l’altro adibì interamente al culto islamico la basilica cristiana di San Giovanni in Damasco, che, secondo ...
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Arabista spagnolo (Madrid 1905 - ivi 1995), docente di arabo all'università di Granada prima e di Madrid poi. Socio straniero dei Lincei (1958). È stato autore di numerose traduzioni e studî di grande [...] Ibn Zamrak, el poeta de la Alhambra (1943), Un eclipse de la poesía en Sevilla (1945), Las jarchas mozárabes y los judíos de Al-Andalus (1957), Las jarchas romances de la serie árabe en su marco (1965), Todo Ben Quzmãn (1972), El mejor Ben Quzmān en ...
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iyya Filologo e storico arabo di Spagna (m. Cordova 977), discendente da una principessa visigota (donde il nome "figlio della Gota"); autore di varie opere, tra cui una storia della conquista musulmana [...] di Spagna (Ta'rīkh iftitāḥ al-Andalus) che giunge fino al regno di ῾Abd ar-Raḥmān III e di un trattato grammaticale sulla coniugazione dei verbi (Kitāb Taṣārīf al-af῾āl). ...
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feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
pettine
pèttine s. m. [lat. pecten -tĭnis, der. di pectĕre «pettinare»]. – 1. a. Strumento di materiale vario (avorio, osso, tartaruga, metallo, materie plastiche) usato per ordinare, ravviare, acconciare i capelli; è costituito da una costola...