Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] occidentaux, Hesperis 19, 1934, pp. 95-106.
L. Torres Balbás, El puente del Cadí y la puerta de los panaderos en Granada, Al-Andalus 2, 1934, pp. 357-364.
Id., Monteagudo y ''El Castillejo'' en la vega de Murcia, ivi, pp. 366-372.
P. de Cenival ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Gli Arabi
Maria Giovanna Stasolla
Gli arabi
Nell’ambito del patrimonio archeologico dell’Europa sono individuabili, con diversa rilevanza, le tracce di una presenza islamica [...] .
E. Lévi-Provençal, Histoire de l’Espagne musulmane, I-III, Paris 1950-53.
E. Lévi-Provençal - L. Torres-Balbàs, s.v. al-Andalus, in EIslam2, I, 1960, pp. 507-16.
W. Montgomery Watt - P. Cachia, A History of Islamic Spain, Edinburgh 1965.
A. Aziz ...
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Omayyadi
Dinastia califfale araba, successiva al primo califfato dei Rashidun, regnò dal 661 al 750 sull’impero islamico. Ne fu fondatore Mu‛awiya ibn Abi Sufyan, che, alla morte di ‛Ali ibn Abi Talib, [...] Sotto Walid I (705-715), fu raggiunta la massima estensione territoriale, con la conquista di al-Andalus e della Transoxiana, e l’impero rimase saldo fino al regno di Hisham (724-743). Il risentimento dei non arabi delle regioni orientali, malamente ...
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califfato (ar. khilafa «successione, vicariato»)
califfato
(ar. khilafa «successione, vicariato») Istituzione che, in base alla discendenza più o meno prossima dalla famiglia di Maometto e con regola [...] Nel periodo abbaside, altre rivendicazioni califfali furono sostenute con successo, per periodi più brevi, dagli Omayyadi di al-Andalus (929-1031) e dai Fatimidi egiziani (909-1171), discendenti alidi. Successivamente, un c. fittizio fu mantenuto in ...
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Tangeri
Città del Marocco sullo Stretto di Gibilterra. Antica Tingis (toponimo prob. berbero), T. fu conquistata all’islam da Musa ibn Nusayr e da Tariq ibn Ziyad, durante la conquista di al-Andalus [...] (711). Al centro delle comunicazioni fra regione iberica e nordafricana, la sua importanza decrebbe tuttavia a favore di Ceuta Mediterraneo. Ripresa da Mulay Isma‛il nel 1684, fu affidata al comandante del cd. esercito del Rif e costituì un territorio ...
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Fez
Città del Marocco, fondata nel 789 da Idris I, iniziatore della dinastia idriside. La moschea-università di Qarawiyin vi fu istituita nell’859 e, nei secc. successivi, affluirono nella città abitanti [...] da tutto il Nord Africa e da al-Andalus, che ne fecero un vivace centro intellettuale. L’importanza di F. crebbe con la un periodo di conflitti che la opposero a Marrakech, fino al sec. 19°, quando conobbe una relativa pacificazione e divenne un ...
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Nome di due dinastie berbere regnanti nell’Occidente islamico.
Z. di Ifriqiya, appartenenti alla grande confederazione Sanhaja e originari del Maghreb centrale. La dinastia fu istituita nel 972 da Bulujjin [...] 176 anni ca., fino alla conquista del regno da parte dei normanni di Sicilia.
Z. di al-Andalus, collaterali dei primi, furono richiamati nella Penisola Iberica da al-Mansur ibn Abi ‛Amir alla fine del 10° secolo. Dopo il crollo del califfato, il loro ...
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Idrisidi
Dinastia alide marocchina, fondata nel 789 da Idris I, che regnò per circa due secoli su parte del Marocco, avendo come capitale Fez. Indeboliti da una lunga guerra di successione al capostipite, [...] gli I. furono attaccati dai Fatimidi, che ne ridussero il potere alla sola Fez. Con l’intervento degli Omayyadi di al-Andalus contro i Fatimidi in Marocco, gli I. riuscirono a recuperare il loro regno, finendo per riconoscere l’autorità dell’emiro ...
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Hisham ibn 'Abd al-Malik
Hisham ibn ‛Abd al-Malik
Decimo califfo omayyade (n. 691-m. 743). Successo al fratello Yazid II, dovette affrontare rivolte e guerre ai confini dell’impero, dal Sindh, dove [...] hindu mise in pericolo il potere omayyade, al Nord Africa, dove una grande sommossa a sfondo religioso agitò la popolazione berbera. Durante il suo regno, nel 732, Carlo Martello fermò a Poitiers l’esercito del governatore omayyade di al-Andalus. ...
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Boabdil (propr. Abu 'Abd Allah Muhammad XI)
Boabdil
(propr. Abu ‛Abd Allah Muhammad XI) Ultimo emiro dei Nasridi di Granada, e ultimo dei signori musulmani di al-Andalus (m. Fez 1538). Salito al trono [...] nel 1482, dovette cedere (1492) il suo Stato, ridotto quasi alla sola Granada, a Ferdinando e Isabella, sovrani d’Aragona e di Castiglia. Andò esule in Marocco, dove morì ...
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feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
pettine
pèttine s. m. [lat. pecten -tĭnis, der. di pectĕre «pettinare»]. – 1. a. Strumento di materiale vario (avorio, osso, tartaruga, metallo, materie plastiche) usato per ordinare, ravviare, acconciare i capelli; è costituito da una costola...