BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] Ausonio la immaginano nell'atto di rovesciare i re ai piedi del loro trono. Claudiano, per celebrare la disfatta di Alarico a Pollenza, descrive Fortuna che gira la sua ruota con malevolenza per precipitare nell'abisso i Visigoti, saccheggiatori dei ...
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Dai Romani ai Longobardi: vie di comunicazione e paesaggio agrario
Luciano Bosio
Il paese dei Veneti al momento della penetrazione romana nella Cisalpina (III secolo a.C.)
La posizione, nel cuore della [...] in muraglioni, torri di vedetta e castelli (160), invano avevano cercato di fermare la minacciosa e crescente pressione dei barbari. Prima Alarico con i suoi Visigoti nel 401 e nel 408 e quindi gli Unni guidati da Attila, che nel 452 avevano ...
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Costantino e le guerre civili
Storia e storiografia
Valerio Neri
Il periodo del regno costantiniano oggetto del capitolo va dal 312, data dello scoppio del conflitto contro Massenzio, al 324, anno della [...] cristiano deve misurarsi con l’insinuazione pagana, nel quadro delle polemiche esplose dopo il saccheggio di Roma da parte di Alarico nel 410, che il regno dei tetrarchi, sotto i quali si era verificata la più lunga e sanguinosa persecuzione contro ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] e dei pignora imperii da parte di Stilicone111; e l’assedio della città di Roma da parte del re goto Alarico, nel 408. Mentre la peste infuriava, di fronte all’inefficacia delle preghiere un gruppo di cittadini originari della Tuscia propose ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] fine dell'Impero, nel 409 d.C., quando aruspici etruschi (o sedicenti tali) vengono a Roma, sottoposta all'assedio di Alarico (Zosimo, Istoría néa, V, 41 s), a offrire i propri servigi per evitare la calamità incombente.
Bibliografia
Adorno 1991-92 ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. I contenitori per il trasporto nel mondo classico: le anfore
Clementina Panella
Alessandra Caravale
Maria Antonietta Rizzo
Per sua intima natura, [...] , AD 400- 700: the Ceramic Evidence, Oxford 1995; C. Panella, Rifornimenti urbani e cultura materiale tra Aureliano e Alarico, in W.V. Harris (ed.), The Transformations of Urbs Roma in Late Antiquity, Portsmouth - Rhode Island 1999, pp ...
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Una delle tradizionali cinque parti del mondo. Appartiene al continente antico, è congiunta all'Eurasia mediante l'istmo di Suez, oggi attraversato artificialmente dal canale omonimo, ed è considerata [...] la gloria di questo dinnanzi alle coscienze fatte trepide dalla sventura, abbattutasi su Roma con il sacco dei Goti di Alarico; e tale riconsacrazione ha sì larga eco nel tempo, che si ripercuote e si tramanda, attraverso tutto il Medioevo, fino ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] impero d'Oriente con Arcadio. Nel 402 la corte si trasferisce da Milano a Ravenna. Nel 410 Roma sarà conquistata da Alarico, capo dei Visigoti; nel 476 l'ultimo imperatore d'Occidente sarà deposto e Odovakar (Odoacre), sciro, figlio di un personaggio ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] , 1989).La discesa oltre le Alpi dei Visigoti e la presa di Roma nel 410 a opera di Alarico dettero inizio alle distruzioni, a volte accertate dalla documentazione archeologica delle opere di ricostruzione intraprese nei centri colpiti (Lusuardi ...
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Olimpiadi antiche
Mario Pescante
Gianfranco Colasante
La pratica agonistica nelle antiche civiltà
di Mario Pescante
Prima di affrontare il tema specifico delle origini dei giochi atletici dell'antica [...] con il denaro versato dagli atleti multati per aver infranto le regole olimpiche.
Nel 395 d.C. Olimpia fu devastata da Alarico che, a capo dei visigoti, dopo aver raggiunto il Peloponneso, invase l'Elide e saccheggiò la città sacra. Nel 425 Teodosio ...
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alare1
alare1 agg. [dal lat. alaris, der. di ala «ala»]. – 1. Dell’ala, delle ali (di un uccello o di un aeroplano, e più raram. di altre strutture): superficie, ampiezza, apertura a.; profilo a., nelle automobili da corsa, il profilo degli...
alare2
alare2 s. m. [lat. Lar Laris, dio del focolare domestico e per meton. «focolare»]. – Arnese che, di solito in coppia, viene posto sul focolare o sul caminetto per sorreggere la legna agevolandone la combustione, o anche per appoggiarvi...