Vedi Iraq dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
L’Iraq, situato nel cuore del Medio Oriente, è oggi un paese in transizione e in cerca di stabilità, dopo l’invasione degli Stati Uniti e dei loro [...] comunità sciite nella zona di Aleppo e a Damasco. In compenso, il gruppo di potere guidato da Bashar al-Assad è alawita (12-15%).
In Iraq, gli sciiti sono stanziati in prevalenza nella regione che corrisponde all’antica Mesopotamia. Rappresentano la ...
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Termine che in varie determinazioni geografiche ricorre con il significato di oriente.
Nel significato di paese posto a E rispetto a una data località, come L., a partire dal 13°-14° sec., nell’uso marittimo [...] Società delle Nazioni nel 1922, cioè Siria (dal 1930 repubblica) con il sangiaccato autonomo di Alessandretta; Stato degli Alawiti (dal 1930 Governatorato autonomo di Laodicea); Stato (dal 1930 Governatorato) del Gebel Druso; Stato del gran Libano ...
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Riccardo Redaelli
Gli effetti delle Primavere arabe e il disimpegno Usa
Per qualcuno si tratta del disfacimento del sistema statuale successivo alla fine del primo conflitto mondiale, seguito al celebre [...] Come noto, quello che è iniziato come scontro politico, si è tradotto in una lotta all’ultimo sangue fra la minoranza alawita (e il suo entourage clanico-clientelare) che da decenni governa brutalmente il paese e le forze dell’opposizione, per lo più ...
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Vedi Iraq dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
L’Iraq, situato nel cuore del Medio Oriente, è oggi un paese in transizione e in cerca di stabilità. Negli anni Ottanta, sotto la guida di Saddam [...] comunità sciite nella zona di Aleppo e a Damasco. In compenso, il gruppo di potere guidato da Bashar al-Assad è alawita (12-15%). In Iraq, gli sciiti sono stanziati in prevalenza nella regione che corrisponde all’antica Mesopotamia. Rappresentano la ...
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SCIITI
Carlo Alfonso Nallino
. Dall'arabo shī‛ī, cioè seguace del partito (shī‛ah) di ‛Alī e dei suoi discendenti in linea retta maschile. Sono un complesso di sette musulmane, al quale si contrappongono [...] , in Siria e in Mesopotamia, dove formano più della metà della popolazione), 4 milioni ismā‛īliti (India, territorio degli ‛Alawiti in Siria, Naǵrān, qualche distretto dello Yemen), qualora in essi si comprendano i Drusi e i Nuṣairi.
Degli zaiditi è ...
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Renzo Guolo
Le cause delle rivolte arabe
Le rivolte che, in Nord Africa e in Medio Oriente, hanno travolto o fatto traballare i regimi autocratici sono il prodotto di molteplici cause. Innanzitutto la [...] la saldatura di un fronte ostile al potere. In Siria le tensioni tra gruppi religiosi minoritari ma al potere, come gli alawiti, e gruppi maggioritari come i sunniti, costretti all’opposizione.
In Bahrain la situazione è simile, ma a parti rovesciate ...
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LAODICEA (Λααοδίκεια, Laodicea)
Pietro ROMANELLI
Angelo PERNICE
Virginia Vacca
*
Varie città dell'Asia Minore e dell'Oriente ellenistico hanno questo nome derivato da quello di regine o principesse [...] (Latakia, Lattaquié; A. T., 88-89), città dello stato di Siria, capitale del governo di al-Lādhiqiyyah (fino al 1930 stato degli ‛Alawiti), con 7000 ab. nel 1915 e circa 20.000 nel 1931, in una fertile pianura, a 1 km. circa dal suo porto, che è ...
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Capitale del Marocco Francese: è situata a 350 m. s. m., sulle due rive dell'Oued-Fez, affluente di sinistra dell'Oued Sebou, che si apre un passaggio attraverso le montagne verso l'Atlantico. Fez deve [...] seguito, e cioè durante il periodo della dinastia degli sceriffi Sa‛diani e di quella attualmente regnante degli sceriffi ‛Alawiti, la città è andata in parte decadendo. Nel 1911 entrarono nella città le truppe francesi.
Monumenti. - La città nuova ...
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MAROCCO (Marrakech; ar. Marrākush; A. T., 112)
Augustin BERNARD
Mario SALFI
Nello PUCCIONI
Luigi CHATRIAN
Anna Maria RATTI
Francesco BEGUINOT
Agostino GAIBI
Francesco TOMMASINI
Georges MARCAIS
*
Città [...] che provenivano dalle regioni della Dar‛ah, Marocco di nuovo assurse al posto di capitale. Infine la dinastia degli sceriffi ‛Alawiti, che tuttora regna, ha tenuto come sedi di governo Fez e Meknès (Miknās), pur dimorando alcuni dei sultani talvolta ...
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Riccardo Radaelli
Baghdad, addio
«Provvisoria e instabile stabilità»: così è stata definita la situazione politica e sociale dell’Iraq. Dopo il ritiro militare degli USA, non c’è stato il temuto peggioramento. [...] spiegabile con il fatto che al-Maliki è sciita (così come il governo teocratico iraniano) e che gli alawiti sono una setta sciita eterodossa, cui si oppone una rivoluzione prevalentemente sunnita nelle cui file militano anche jihadisti iracheni ...
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