Umanista e storico (Venezia 1517 - AlbaIulia 1592). Prima sacerdote, poi dispensato dagli ordini, infine, forse, domenicano. Viaggiò quasi tutta l'Europa. In Transilvania il principe Stefano Báthory gli [...] dette l'incarico di scrivere la storia d'Ungheria; eletto il Báthory re di Polonia, il B. lo seguì; alla morte di lui passò a Praga e fu nominato dall'imperatore Rodolfo II storico ufficiale. Oltre alla ...
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Figlio (Buda 1540 - AlbaIulia 1571) di Giovanni I Szapolyai e di Isabella di Polonia, alla morte del padre (1540) aveva pochi mesi e poiché, secondo il trattato di Varadino (1538), l'Ungheria doveva passare [...] a Ferdinando d'Austria, Isabella si pose sotto la protezione di Solimano il Magnifico. Così la Transilvania rimase a G. S. col titolo di voivoda ed egli fu poi sempre dipendente dalla Turchia o dall'Austria. ...
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Figlio (Sigmaringen 1865 - Sinaia 1927) di Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen, nipote di Carlo I, gli successe poco dopo lo scoppio della prima guerra mondiale (1914), e riuscì a ritardare l'entrata [...] dell'Intesa i Romeni ebbero la Transilvania, la Bucovina e la Bessarabia e F. il 15 ott. 1922 fu incoronato ad AlbaIulia re della Grande Romania. Gli ultimi suoi anni furono rattristati dalla condotta sregolata del figlio maggiore Carlo (v. Carlo II ...
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Nome di battaglia del capo rivoluzionario romeno Vasile Nicola, detto Ursu (Albac, Transilvania, 1730 - AlbaIulia 1785). Contadino, si recò quattro volte a Vienna per presentare all'imperatore Giuseppe [...] II le rivendicazioni nazionali e sociali delle oppresse popolazioni romene di Tran silvania. Falliti questi interventi, insieme a Cloşca (Ion Oargă) e a Crişan (Marcu Giurgiu), si mise a capo della rivolta ...
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CASTALDO, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Figlio di Carlo e di Mariella de Raynaldo, nacque nel 1493 nel borgo di Cesinola, presso Cava dei Tirreni. Nel 1515 si trasferì a Napoli, dove si arruolò [...] sua uccisione, l'anno successivo invasero in forze la Transilvania. Il C. oppose loro una disperata difesa a Varadino, ad AlbaIulia, a Temesvár, ma non poté ottenere alcun successo duraturo, né tanto meno riusci a ricacciare gli invasori: e infatti ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] da Ilio sotto la guida di Enea e con i re di Alba, discendenti dell’eroe troiano. Le testimonianze archeologiche provano che dal 10° culti domestici con il pretesto della discendenza della gens Iulia da Enea, fino a giungere quasi a un’ ...
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Regione dell’Italia settentrionale (5416 km2 con 1.524.826 ab. nel 2020, ripartiti in 234 Comuni; densità 282 ab./km2); il capoluogo di regione è Genova.
Caratteri fisici
La Liguria è regione per eccellenza [...] viaria romana è meglio conosciuta: l’arteria principale era la via Iulia Augusta. Tra i numerosi insediamenti rustico-residenziali del territorio costiero, Alba Doicilia (Albisola) lascia tuttora aperto il problema dell’articolazione topografica. Di ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] cena", a conclusione della quale iniziò il ballo che durò sino all'alba. Artefice di feste, insieme con la madre, F. a Mantova, tutte lettere: "ut in casu quo filios non susciperet ex ... Iulia", F. potesse nominare l'erede a suo piacimento, anche se ...
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Nome degli appartenenti a una gente patrizia romana (lat. Iulia gens) che, già illustre nel 5º sec. a. C., dopo un lungo periodo di oscuramento, ritorna a far parlare di sé con un Sesto Giulio Cesare, [...] che erano state trasferite a Roma da Tullio Ostilio, tradizione forse derivata dal fatto che a Boville, che era considerata erede di Alba, aveva sede il culto gentilizio dei Giulî. Perciò la gente Giulia volle inserirsi già almeno dal 100 a. C., e ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
nascere
nàscere v. intr. [lat. nasci, da una radice indoeur. presente anche nei temi lat. gen-, gign- e nel gr. γίγνομαι «nascere, diventare»] (io nasco, tu nasci, ecc.; pass. rem. nàcqui, nascésti, ecc.; part. pass. nato; aus. essere). –...