Albarello
U. Scerrato
(o alberello)
Recipiente per lo più in terracotta invetriata o smaltata a parete cilindrica il cui profilo è sovente concavo per favorirne la presa, con piede ad anello con raccordo [...] di imitazione nel sec. 15° in Toscana e in Romagna (Faenza).
Bibliografia
H. Wallis, Italian Ceramic Art. The Albarello, London 1904.
W. von Bode, Die Anfänge der Majolikakunst in Toscana unter besonderer Berücksichtigung der Florentiner Majoliken ...
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CACCIAPUOTI
Mario Rotili
Famiglia di maiolicari napoletani attivi nella seconda metà del XIX e nei primi del XX secolo a Napoli e successivamente a Milano.
Capostipite ne fu Giuseppe, nato da Gennaro [...] ornamentali anche a rilievo e di figurazioni di uno spiccato gusto naturalistico. Esemplare tipico ne è uno slanciato vaso ad albarello avvolto da un tralcio di pampini e di grappoli d'uva modellati e colorati realisticamente, che si conserva con ...
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CRISCUOLO, Pasquale
Lucia Arbace
Sebbene già ricordato dalle più antiche fonti storiografiche della maiolica napoletana, solo di recente si è appreso il nome di battesimo di questo ceramista napoletano, [...] del Settecento a Napoli un gruppo di opere, tutte segnate con il monogramma PC, alcune delle quali (un vassoio e un albarello: v. G. Polidori, Mostra maiolica abruzzese [cat.], Napoli 1955, tavv. XXIV e XXV) erano state attribuite in altre sedi a C ...
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Classe di prodotti ceramici a pasta porosa, colorata (da gialla a rossa), con rivestimento opaco (smalto), o trasparente (vernice).
Classificazione
Le m. si distinguono dalle terraglie per il colore della [...] di m., sia pure in una fase arcaica, inizia in Italia solo nel 15° secolo. Comunissimo prodotto fu il boccale, mentre l’albarello (vaso simile a un segmento di canna di bambù) richiama l’imitazione orientale. Nel primo trentennio del 15° sec., l ...
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DOMENICO da Venezia (Domenego de Dona di Bethi)
Luciana Arbace
Nato intorno al 1520-25 (Concina, 1975), fu ceramista e decoratore di maioliche attivo a Venezia tra il quinto ed il settimo decennio del [...] IV n. 67), opera sulla quale il Mallè esprime parere negativo.
Alla produzione più tarda di D. vengono comunemente riferiti grandi albarelli o vasi a palla nella tipica decorazione a fiori e foglie su fondo blu e medaglioni con busti o profili spesso ...
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GRUE
Maura Picciau
Famiglia di ceramisti originaria di Castelli in Abruzzo, attiva dal XVII sec. a tutto il XVIII. La famiglia è attestata a Castelli già nel XVI secolo; ma il cognome era Trua, divenuto [...] a Napoli, forse con una propria bottega.
Risale infatti al 1717 la prima opera datata e firmata, un albarello farmaceutico raffigurante Andromeda con paesaggio marino (Londra, British Museum); mentre è dell'anno seguente il piatto custodito dal ...
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alberello1
alberèllo1 s. m. [der. di albero1, pioppo bianco]. – 1. Nome toscano del fungo porcinello, detto anche albarello o albatrello o pioppino. 2. Nelle varie regioni d’Italia, nome (insieme con albera, alberella e albarella) delle tre...