BARBAZZA, Andrea (Barbatia, Barbatius, de Barbatia, Andreas Bartholomaeì de Sicilia, Andreas de Bartholomeo, Andreas de Sicilia)
Filippo Liotta
Nacque a Messina nel primo ventennio del sec. XV.
Il cognome [...] plagio, di volubilità, di insincerità. Tuttavia, accanto ai detrattori - tra cui il Socini, il Tartagni, Felino Sandeo e AlbericoGentili -, non gli mancarono gli estimatori, dal Corsetti, suo allievo, al Grimaldi Mofa.
Gli scritti del B. che ebbero ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni), Giovanni Battista
Massimo Firpo
Di famiglia mantovana o, più probabilmente, piemontese, si trasferì in giovane età in Inghilterra durante il regno di Enrico VIII, che servì [...] .
Della fine del 1580 è anche l'ultima testimonianza nota sulla vita dell'esule, che compare come intermediario epistolare tra AlbericoGentili e il duca di Leicester, con il quale era evidentemente ancora in rapporto. Morì assai più tardi, nella sua ...
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CAIMO, Giacomo
Gino Benzoni
Nacque a Udine, il 24 ag. 1609, da Marcantonio e Adriana Rinoldi. Compiuti i primi studi, si trasferi a Roma presso lo zio paterno Pompeo, il quale lo collocò in qualità [...] modo di combattere, "virtute" e "insidiose", col valore e con stratagemmi tattici.
La mancata menzione del Grozio - mentre Alberico, Gentili è più volte citato - è con tutta probabilità da attribuire a scrupoli di natura religiosa nei confronti di un ...
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CAGNOLO, Gerolamo
Aldo Mazzacane
Nacque a Vercelli nel 1491 da Sebastiano, patrizio vercellese e dottore nel Collegio dei giuristi, e da Francesca Alciati, figlia di Nicolò, ambasciatore del duca di [...] riconosce che in seguito il C. ebbe gran successo. La sua fama, del resto, è fissata da AlbericoGentili che, respingendo il severo giudizio di Cuiacio sui professori italiani, giudicati "miseri", "blaterones" e "desipientes" (ParatitlaDig., Epist ...
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CEFALI, Giovanni
Aldo Mazzacane
Nacque a Ferrara nel 1511 (o nel 1512, se si sposta la data di morte), e vi seguì gli studi giuridici, conseguendo la laurea nel 1537.
La sua formazione, avvenuta in [...] longius non sum progressus", ed è probabile che la morte sia avvenuta non molto tempo dopo questo periodo.
Ricordato da AlbericoGentili tra i giuristi italiani del sec. XVI di solida fama e dottrina, ma apprezzato soprattutto come consulente, il C ...
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EUGENI, Marcantonio
Pietro Messina
Nacque a Perugia nel 1521 da Mariano e Minerva Alessandrini. Il padre era aggregato alla famiglia del cardinale Francesco Guglielmo Clermont, e per questo troviamo [...] , la professione forense. Suoi maestri furono G. Pontani, A. Arrigucci, G. Oradini. R. Castaldi, F. Baldeschi; suo allievo fu AlbericoGentili, che lo ricorderà più volte quale suo "doctissimus praeceptor".
Nel 1573 fu in lizza con altri giuristi per ...
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Fabio Petito
L’evento che ha portato con forza al centro del dibattito politico e scientifico contemporaneo il rapporto fra religione e politica internazionale è stato indubbiamente l’attacco terroristico [...] dubbio il predecessore della disciplina delle relazioni internazionali, è nato sotto gli auspici della celebre invettiva di AlbericoGentili Silete theologi in munere alieno («Teologi, astenetevi dagli ambiti che non vi riguardano»), che segnava ...
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Giurista (San Ginesio 1563 - Altdorf 1616), fratello di Alberico. Studiò a Tubinga, a Wittenberg, a Leida e a Heidelberg, dove si addottorò (1586). Nel 1590, per seguire le lezioni di U. Donello, suo maestro, [...] andò ad Altdorf, come precettore del conte di Ottenburg, dove ottenne poi una cattedra di diritto civile. Fu chiamato quindi a Leida, poi, dal pontefice, a Bologna, ma non volle accettare. Molta della ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] Giorgio Biandrata, medico di Stefano Báthory, fondatore dell'unitarismo transilvano. A Heidelberg Scipione Gentile insegnò le teorie del più famoso fratello Alberico sul diritto delle genti, anch'esse basate sulle concezioni sociniane. Giovanni Paolo ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] ) o del secondo: e forse è questa la "donna giovane e gentile... di propinquissima sanguinitade congiunta" all'A., cui il poeta accenna in lo sfrondatore si affretta a scegliere sul nobile albero della vergine (Dafne) le fronde perpetue". Parrebbe ...
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vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia vegetali (contrapp. spesso, in modo esplicito...
muovere
muòvere (pop. o letter. mòvere) v. tr. e intr. [lat. movēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòssi, movésti, ecc.; part. pass. mòsso; fuori d’accento le forme senza dittongo [moviamo, movéte, movéssi, movèndo, ecc.] si alternano...