ORO (fr. or; sp. oro; ted. Gold; ingl. gold)
Giovanni D'ACHIARDI
Alberico BENEDICENTI
Pietro ROMANELLI
Maria ACCASCINA
Mario LEVI MALVANO
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È uno dei pochi elementi conosciuti fino dalla più remota [...] tali escavazioni in giacimenti alluvionali, al tempo dell'impero romano si avevano nelle alte valli vere e proprie miniere tom e sluice; vedi figg.1, 3, 4, 5), lunghi da 2 a 4 m. e larghi da 30 a 60 cm. e muniti di traverse, di scanalature nel fondo ...
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Andrea Fineschi
Riserva di valore, mezzo di pagamento e, per lungo tempo, fondamento dei sistemi monetari nazionali e di quello internazionale. L’o. è un metallo prezioso omogeneo, frazionabile e durevole con funzioni e proprietà multiple; materia prima per varie produzioni, ha valore ornamentale ed ... ...
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Metallo nobile, lucente, di caratteristico colore giallo, che per la sua duttilità e malleabilità, oltre che per la sua rarità, è considerato tra i metalli più preziosi.
Chimica
Elemento chimico di simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 197,0; in natura esiste solo l’isotopo con numero di massa ... ...
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Antonio Di Meo
Il re dei metalli
L’oro è probabilmente uno dei primi metalli conosciuti dall’uomo; la sua esistenza allo stato nativo, il suo colore, la facilità con cui può essere manipolato, la sua stabilità agli agenti atmosferici attirarono certo l’attenzione dell’uomo sin dai tempi preistorici, ... ...
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òro [Lat. scient. Aurum] [CHF] Elemento chimico, di simb. Au, numero atomico 79, peso atomico 197.2, appartenente alla colonna b del I gruppo, 3° periodo (grande) del Sistema periodico degli elementi, di cui si conoscono un solo isotopo stabile, con numero di massa 197, e vari isotopi instabili (v. ... ...
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Alberto Quadrio Curzio
di Alberto Quadrio Curzio
Oro
Premesse definitorie
L'oro è un metallo prezioso, omogeneo, frazionabile e durevole, con funzioni e proprietà multiple. È stato storicamente accettato come riserva di valore, come mezzo di pagamento e, per lungo tempo, come fondamento dei sistemi ... ...
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Giannandrea Falchi
(XXV, p. 577; App. II, II, p. 464; III, II, p. 324; IV, II, p. 687)
In seguito alla ''demonetizzazione'' formale dell'o., sancita dal Secondo emendamento agli statuti del Fondo monetario internazionale nel 1978, nel corso degli anni Ottanta l'o. ufficiale è rimasto di fatto congelato ... ...
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(XXV, p. 577; App. II, 11, p. 464; III, 11, p. 324)
Giovanni Magnifico
Mauro Michelangeli
Economia. - I profondi mutamenti che hanno caratterizzato l'evoluzione delle relazioni economiche hanno influito profondamente sul ruolo dell'o. nel sistema monetario internazionale.
Le origini storiche di questo ... ...
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(XXV, p. 577; App. II, 11, p. 464)
Giovanni MAGNIFICO
Economia. - Le politiche monetarie e finanziarie perseguite dai varî paesi sul piano nazionale e su quello internazionale hanno determinato gli sviluppi verificatisi nella produzione, nella distribuzione e nei prezzi di quello che permane il metallo ... ...
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(XXV, p. 577)
Luigi CHIAVARELLI
Economia. - Le recenti vicende di questo metallo non hanno confermato le previsioni pessimistiche avanzate, nel 1929-30, da alcuni competenti in merito alla sua offerta (v. metalli preziosi, XXIII, pp. 31-32). La duplice rivalutazione dell'oro, in termini di merci e ... ...
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L'arte del battiloro. - L'arte del battiloro è quella di ridurre in sottilissimi fogli l'oro, l'argento e tutti i metalli malleabili. Di tutti questi metalli, quello che può raggiungere i più piccoli spessori è l'oro puro: si trovano in commercio fogli d'oro dello spessore di 1/9000 di mm.
L'oro si ... ...
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Così venne per qualche tempo chiamata la moneta da dieci scudi d'oro emessa da Vittorio Amedeo I (1630-1637).
Bibl.: E. Martinori, La Moneta, Roma 1915. ...
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Peso atomico 12; numero atomico 6. Il carbonio è l'elemento contenuto nelle varie specie di carboni; si trova puro in natura come diamante e come grafite; esiste, combinato, nell'anidride carbonica dell'aria [...] : così, in Italia, a Pergine (Arezzo) e a S. Romano (Pisa). Nell'aria libera è contenuta in ragione di circa il 3 'ossido di carbonio si ha CO + 1/2O2 = CO2 + 67.700 cal. (II), da cui si deduce per la formazione del CO dalla grafite C + 1/2. O2 + CO ...
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Affermano generalmente gli storici che le origini colonnesi sono avvolte dall'oscurità. Taluno narrò che i C. fossero venuti dalla Germania; e questa opinione fu anche attribuita universalmente a Francesco [...] es. l'epistola a Cola di Rienzo e al popolo romano, ed. Burdach, Briefwechsel des Cola di Rienzo, Berlino cioè dalla famiglia di Alberico I, marchese di Camerino famiglia C. con Oddone che, nominato cardinale da Innocenzo VII il 12 giugno del 1405, fu ...
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MONTECASSINO (A. T., 24-25-26 bis)
Vincenzo EPIFANIO
Mauro INGUANEZ
Caratteristica sporgenza calcarea, a SE. del M. Cairo (m. 1669), limitata a E. dal Rapido (affluente del Liri), a S. e a SO. dal [...] una vecchia torre, forse stanza del presidio romano. Fu il nucleo del primitivo monastero, 581 e il 589) dove vennero accolti da Pelagio II in un'abitazione presso il Laterano 1119). Fiorirono in questo secolo Alberico, autore della celebre Visione d' ...
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. L'Aventino passa comunemente per uno dei sette colli della Roma primitiva, mentre in realtà entrò a far parte della compagine della città fortificata in età relativamente tarda essendo distaccato dalle [...] domus gentilizia di Alberico, principe dei . La chiesa fu nel sec. XVIII trasformata da G. B. Piranesi; essa non conserva di L'église de Sainte Sabine, Roma 1910; A. Muñoz, in Studi Rom., II, p. 329 segg.; id., La Basilique de Sainte Sabine, ...
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SUBIACO (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Gustavo GIOVANNONI
Raffaello MORGHEN
Tammaro DE MARINIS
Cittadina del Lazio, situata fra i 400 e i 470 m. sulla destra dell'alto Aniene. L'abitato conserva [...] per tutto l'alto Medioevo, in Roma, siano essi Gregorio Magno o Alberico II, gli Ottoni e i papi imperiali, o i grandi pontefici si estende a poco a poco da Vallepietra a Tivoli, e da Carsoli a Olevano Romano, e alla potenza economica si intrecciano ...
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Città della Toscana, nella provincia di Massa e Carrara, che ha per capoluogo Massa, ma di cui Carrara rappresenta il centro più cospicuo per popolazione e per attività economica. La città è posta sulle [...] maggiore da Andrea Guardi. Ha inoltre un affresco di Bernardino di Antoniazzo Romano (1547), statue di Clemente da Reggio Malaspina, trasformata in residenza ducale nel sec. XVI daAlberico I Cybo-Malaspina e poi - attraverso successivi mutamenti ...
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- Le prime notizie certe della famiglia Cybo risalgono al sec. XV ad Arano, cittadino e nobile genovese, che, mandato dalla repubblica in aiuto di Renato d'Angiò contro Alfonso d'Aragona e passato più [...] congiungendo il nome dei genitori, si chiamò, dopo la fine di Giulio, Alberico I Cybo Malaspina. Ebbe l'investitura del marchesato da Carlo V nel 1554, fu fatto principe del Sacro Romano impero nel 1568; morì a 94 anni nel 1623. Fu un ottimo principe ...
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SORATTE (A. T., 24-25-26 bis)
Raffaello Morghen
Montagna dell'Italia centrale, che si erge isolata a occidente del medio Tevere e al margine dei ripiani vulcanici dei Sabatini e dei Cimini. È un massiccio [...] da lontano; perciò è spesso ricordato da scrittori e poeti classici e anche da moderni come un elemento caratteristico del paesaggio romano del sec. IX e il principio del X, fu ricostruito daAlberico, che si sforzò anche, con l'invio del santo abate ...
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Diamo qui di seguito l'elenco delle c. dal 1948 e la data della morte dei santificati che normalmente è quella stessa della festa; questa data è aggiunta quando non coincide con la prima. Dopo il 1948 [...] (morto il 28 dicembre 1837), romano, fondatore dei Missionarî del Preziosissimo Sangue ha canonizzato, il 12 aprile 1959, s. Carlo da Sezze (morto il 6 genn. 1670) e s Maria Javouhey, Margherita Bourgeoys, Alberico Crescitelli, Francesco Antonio Fasani ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, autopodio); comprende tre gruppi di ossa,...