MALASPINA, Ricciarda
Stefano Calonaci
Nacque nel 1497 dal marchese di Massa, Alberico di Iacopo, dei marchesi di Fosdinovo, e da Lucrezia, figlia naturale di Sigismondo d'Este.
La coppia generò solo [...] lasciò 5000 scudi d'oro, e Scipione figlio dell'Aguilar. Aveva dato inoltre da tempo istruzioni precise ad Alberico su come gestire il patrimonio romano, consigliandogli di prelevare i denari depositati presso Marc'Antonio Pannilini, per investirli ...
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CIBO, Camillo
Agostino Borromeo
Secondogenito di Carlo II Cibo Malaspina. duca di Massa, e di Teresa Pamphili, pronipote di Innocenzo X, nacque a Massa il 25 apr. 1681. Avendo dimostrato inclinazione [...] proseguendo i suoi studi nel Collegio Romano. Terminati i corsi di umanità al quale succedeva il figlio primogenito Alberico III. Con la scomparsa del e, per due volte, il Coscia ottenne da Benedetto XIII un chirografo che autorizzava la prosecuzione ...
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GUITMONDO
Mariano Dell'Omo
Pur essendo ignoti luogo e data di nascita di G., teologo e vescovo di Aversa a partire dal 1088, il suo nome, alquanto raro - l'originario Geirmundr, latinizzato in Guimundus [...] pertanto egli sia stato presente al sinodo romano del 1079, ove fu discussa la quale si sarebbe poi ispirato Alberico di Montecassino nel suo trattato la Chiesa di Aversa non perdesse un tale uomo da lui stesso eletto ("tale virum a nobis electum": ...
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BALDOVINO
Margherita Giuliana Bertolini
Di stirpe franca ("genere francus" è detto nel cod. Lat. monacense 4623 della cronaca di Leone Ostiense, cfr. Chronica p. 620, apparato), discepolo di Oddone [...] è giunto sui particolari della sua attività specie per quanto riguarda l'ambito romano. Proprio a B. Oddone, nominato "archimandrita" dei monasteri romani daAlberico (estate 936) perché vi facesse rinascere una regolare vita religiosa - era questa ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] sappiamo che vi era nel 1552, da quella con il Vergerio che l'anno nei dialoghi "de iuris interpretibus" di Alberico Gentili, Bologna 1937, pp. 35 86 e n.; R. Orestano, Introduzione allo studio del diritto romano, Bologna 1987, pp. 71, 93, 118 s., 203 ...
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COLONNA, Ludovico
Peter Partner
Figlio naturale di Giovanni di Stefano (Stefanello) del ramo palestinese della famiglia, cominciò la sua carriera come soldato di ventura al servizio di Braccio da Montone. [...] condottieri come Antonio da Pisa, Alberico Cunio da Lugo, Berardo degli Ubaldini, Ardizzone da Carrara. Le truppe 16 aprile l'imperatore ottenne assicurazione che il condottiero romano ed Ardizzone da Carrara stavano marciando con le loro truppe per ...
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LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] per intero dai figli Andrea e Tommaso, che da quel momento in poi presero a collaborare sempre più della decorazione interna, il duca Alberico II Cibo Malaspina curò l' 1674-1763), a cura di B. Contardi - S. Romano, I, Firenze 1987, p. 102; G. Campori ...
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DELLA PALUDE (de Palude), Arduino
Gloria Casagrande
Figlio di Guido di Gandolfo, appartenne a nobile famiglia della bassa reggiana di feudatari dei marchesi di Canossa. Il suo nome ricorre per la prima [...] Matilde nel breve viaggio da lei compiuto per visitare l'abate di San Benedetto, Alberico, infermo. Erano con loro C. G. Mor, Igiudici della contessa Matilde e la rinascita del diritto romano,in Studi in mem. di B. Donati, Bologna 1954, p. 48 ...
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GUGLIELMO (Guillelmus, Willelmus) da Capriano
Giuseppe Mazzanti
Proveniente da Capriano del Colle, una località del contado bresciano, G. dovette nascere tra il 1130 e il 1135. In questa figura è possibile [...] storica del glossatore forse da identificarsi con il Guglielmo anche G. sia stato discepolo di Alberico di Porta Ravennate, altro destinatario 1907, ad indices; F.K. von Savigny, Storia del diritto romano nel Medio Evo, II, Roma 1972, pp. 124 s., ...
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GALEOTTI, Pietro Paolo (Pietro Paolo Romano)
Marco Ruffini
Nacque a Monterotondo, presso Roma, intorno alla fine del secondo decennio del Cinquecento. Benvenuto Cellini (1558-68, p. 341) lo descrive [...] G. "il quale è un giovane romano, a chi io ho insegnato, che 1552 il G. tornò a Firenze, come testimonia il pagamento da parte del Cellini per lavori di "rinettatura" del Perseo ( Fernando Álvarez de Toledo, e Alberico Lodrone. Si ricordano anche le ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, autopodio); comprende tre gruppi di ossa,...