GUGLIELMO (Guillelmus, Willelmus) da Capriano
Giuseppe Mazzanti
Proveniente da Capriano del Colle, una località del contado bresciano, G. dovette nascere tra il 1130 e il 1135. In questa figura è possibile [...] storica del glossatore forse da identificarsi con il Guglielmo anche G. sia stato discepolo di Alberico di Porta Ravennate, altro destinatario 1907, ad indices; F.K. von Savigny, Storia del diritto romano nel Medio Evo, II, Roma 1972, pp. 124 s., ...
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MANFREDI, Girolamo
Vincenzo Lavenia
Appartenente, secondo quanto scrisse nel frontespizio di due opere a stampa, a una nobile casata di origine ferrarese, nacque a Bologna intorno al 1526, forse da [...] 'opera del M. e quelle di Alberico Manfredi, entrambi giuristi.
Secondo Pasquali Alidosi sede vacante o di gravi mancanze da parte del papa. Qualora incombano pericoli e Girolamo Rusticucci, un De summo Romano pontifice summarium (Cesena, B. Raverio, ...
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GERARDO (Geraldo, Geroldo, Gherardo)
Annibale Ilari
Nacque probabilmente a Ratisbona, in Baviera, nella prima metà dell'XI secolo. Ricevette la formazione culturale nella scuola dell'abbazia cittadina [...] e religiosi promulgato nel sinodo romano della quaresima del 1075) legato apostolico, insieme con Anselmo da Baggio, vescovo di Lucca e Metten 1937, pp. 401-403; A. Lentini, Alberico di Montecassino nel quadro della riforma gregoriana, in Studi ...
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MANDINA, Benedetto
Vincenzo Lavenia
Nacque a Melfi, da Troiano, intorno al 1580; forse fu battezzato con il nome di Alberico.
Seguendo le orme dello zio Benedetto, vescovo di Caserta fratello del padre, [...] è dato sapere, perduta.
Un anno dopo, un eclatante episodio di finta santità portò il M. all'attenzione del S. Uffizio romano, che da allora (e fino alla sua elezione a vescovo) si servì di lui come consultore nella città di Napoli. Il caso fu quello ...
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CIBO, Odoardo
Enrico Stumpo
Figlio di Carlo I Cibo Malaspina duca di Massa e principe di Carrara e di Brigida Spinola, nacque a Genova il 6 dic. 1619, sestogenito di quattordici figli.
Seguendo le tradizioni [...] - come lo stesso Alderano scrisse al fratello Alberico II duca di Massa - "fu tutto . Dalle lettere del C. di quegli anni e da un rapporto del 1688 relativo all'Asia, del quale seguente. Gli ultimi anni del soggiorno romano del C. videro la morte del ...
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LANFRANCO
Umberto Longo
Di questo notaio pontificio non conosciamo il luogo né la data di nascita, che può presumibilmente essere collocata intorno alla metà dell'XI secolo. Non si hanno notizie sulla [...] presso la Cancelleria pontificia; secondo Kehr (p. 104) non era romano.
Abbiamo per la prima volta notizia di L. quando egli scrive celebre maestro di retorica Alberico e che per le sue doti fu chiamato alla Cancelleria pontificia da Vittore III, l' ...
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GHIRLANDA, Gerolamo (Girolamo)
Guido Dall'Olio
Nacque a Carrara, dal notaio Pandolfo, dopo il 1495. Nel ristretto ambiente del marchesato di Massa il padre doveva essere un personaggio di una certa rilevanza, [...] si trova l'adesione del marchese Antonio Alberico (II) Malaspina alla lega antifrancese promossa da Venezia. Sull'infanzia e la prima giovinezza trasferito a Massa per ordine del S. Uffizio romano. L'accusa di eterodossia va inserita nell'ambito ...
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BENEDETTO
Zelina Zafarana
Cardinale prete sotto il pontificato di Gregorio VII, restaurò e consacrò la chiesa di S. Pudenziana, di cui era titolare, come ricorda un'iscrizione nella chiesa stessa. Il [...] partecipava ad una riunione di diversi membri del clero romano, che prendeva posizione contro l'impiego di beni Ora, tale titolo, proprio in quell'anno 1100, appare occupato da un Alberico (che sottoscrive due bolle del 14 aprile e del 20 novembre), ...
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AICARDI (A. Visconti), Bartolomeo
Giuseppe Martini
Nato nel 1402 da Domenico, entrato nel clero pavese, rivestiva ancora gli ordini minori quando, il 4 nov. 1429, fu nominato vescovo di Novara. Partecipò [...] da Velate e il nobile lacopino Ferrerio da Monferrato; in tale occasione l'A. ricevette il titolo di principe del Sacro Romano novembre 1454, come ambasciatore dello Sforza, e insieme con Alberico Maletta, trattò con Niccolò V ed Alfonso d'Aragona la ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, autopodio); comprende tre gruppi di ossa,...