SANGALLO, Giuliano e Antonio Giamberti, detti da
Gustavo GIOVANNONI
Architetti fiorentini; Giuliano nacque forse nel 1445, morì a Firenze nel 1516; Antonio - detto il Vecchio - suo fratello, nacque [...] Chianti (e forse dall'altra parte era Francesco di Giorgio Martini). Intorno al 1483 forse collabora col Pontelli nella rocca mura e del Castello di Carpi, ove lo chiama nel 1528 Alberto Pio; e termina la sua carriera negli anni 1529-30 prendendo ...
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Commediografo, nato a Modena il 5 aprile 1822, morto a Milano il 9 marzo 1889. Studiò dapprima a Massa, dove il padre Sigismondo, ufficiale dell'esercito ducale, si era stabilito nel 1833, e poi, dal 1838, [...] (1877). Dopo questa commedia la fama del F. cominciò a illanguidire: Alberto Pregalli (1880) fu un insuccesso, e il F. sembrò perdere la tentato il Giacometti, il Gherardi del Testa e Vincenzo Martini, parve, con la sua freschezza goldoniana, segnare ...
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Divenuta città della Turingia dopo la scomparsa del ducato di Sassonia, Altenburg, che ne era la capitale, è posta a 70 chilometri a sud di Lipsia, in una regione collinosa, molto fertile.
Ricordata per [...] raccolti nel secolo passato da Bernard von Lindenau: Simone Martini, Lippo Memmi, Pietro e Ambrogio Lorenzetti, Bartolo proprî possedimenti fra i suoi figli, dando al maggiore, Alberto il Degenerato (der Entartete), la Turingia, compreso il ...
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Terra cospicua della Toscana nella Val d'Elsa (prov. di Firenze), a 2 km. dalla riva destra del fiume e dal confine della provincia di Siena. Per la sua favorevole posizione nel mezzo di una valle ubertosa [...] , sovrastando la parte nuova e chiara sparsa nei dintorni della stazione. Il palazzo del Vicario, in origine forse abitazione degli Alberti, fu totalmente rifatto nel 1400, secondo il tipo medievale fiorentino, con la loggia esterna per i bandi e le ...
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TRILUSSA
Emilio Cecchi
. Pseudonimo anagrammatico del poeta romanesco Carlo Alberto Salustri, nato a Roma, dove vive, il 26 ottobre 1873: la madre, bolognese; il padre, d'Albano. Come Pascarella, anche [...] e romeno; favole sparse, tradotte in riviste francesi, inglesi e tedesche.
Bibl.: Oltre al Momigliano e al Pancrazi, cit., cfr.: F. Martini, Simpatie, n. ed., Milano 1926 (ristampato come prefaz. a Campionario, Roma 1931); G. A. Borgese, La vita e il ...
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Città della provincia di Siena, posta su una ripa travertinosa della sinistra dell'Elsa (bacino dell'Arno), a 223 m. s. m., con 4900 ab. Il suo comune, vasto 71,70 kmq., ne conta 9855. Fu originariamente [...] da Maiano, o a Mino da Fiesole, ma certamente di buono scultore fiorentino della fine del sec. XV; il calice di S. Alberto di tipo bizantino. A tre chilometri da Colle è la graziosa e abbandonata Badia a Coneo, costruzione romanica di tipo pisano, e ...
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Esegeta latino fiorito nella prima metà del sec. V d. C., probabilmente a Roma. Non ci è noto altrimenti che per la sua opera, un commento al Cantico dei Cantici (In Canticum Canticorum explanatio) in [...] Emanuele di Roma, n. 2152. Anche per le stampe se n'ha una sola edizione completa, per cura di G. Bottino e G. Martini, cisterciensi (Roma 1843).
Ne restano altri codici, ma tutti mutili della seconda metà, cioè mancanti dei libri 7-12. Su uno di ...
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Nato a Sassari nel 1749, senatore e presidente del tribunale di appello di Genova sotto l'Impero, chiude la serie degli eminenti commercialisti del sec. XVIII. Dottore nell'università di Sassari (1772), [...] Sassari.
Bibl.: P. Tola, Dizionario degli uomini illustri della Sardegna, I, Torino 1837; id., Vita di Dom. Azuni, Genova 1862; P. Martini, Biografia sarda, Cagliari 1837-1838, I, pp. 81-105; E. Vidari, F. Galiani, G. M. Lampredi e D'Azuni, in Arch ...
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Commediografo, nato a Firenze nel 1815, morto nel 1883. Si provò dapprima in dialoghi e in commediole scritte per dilettanti; riuscì ad arrivare al pubblico, con La ricerca di un marito, per mezzo del [...] Le confidenze innocenti - rimaste poi nel repertorio della bimba-prodigio. Fu assai apprezzato anche dagl'intenditori, come Ferdinando Martini. Le sue commedie sono condotte con molta perizia scenica e hanno un dialogo vivo, saporoso e lepido, non ...
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Pittore, scultore, architetto (Siena 1439 - ivi 1501). La sua poliedrica attività ha fatto presupporre una giovanile frequentazione dell'ambiente del Taccola, l'Archimede senese, oltre che una più specifica [...] vedere la sua mano in una serie di miniature, delle quali la più significativa è una pagina del De animalibus di Alberto Magno (1463-64; Siena, Museo A. Castelli, basilica dell'Osservanza). Nel 1469 inizia il sodalizio artistico con Neroccio di Lando ...
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empatizzare v. intr. 1. In psicologia, provare empatia. 2. Per estensione, nella lingua corrente, sentire la condizione altrui come se fosse la propria; immedesimarsi. ◆ Il Vogliolo [Giuliano V., autore di una Guida delle Langhe misteriose]...
despettacolarizzazione
(de-spettacolarizzazione), s. f. Perdita di spettacolarità, delle manifestazioni esteriori e enfatiche. ◆ ieri [Luciano] Violante ha spiegato in dettaglio in cosa consisterebbe la sua proposta di moratoria. In particolare...