Sonego, Rodolfo
Giuliana Muscio
Sceneggiatore, nato a Cavarzano (Belluno) il 27 febbraio 1921 e morto a Roma il 15 ottobre 2000. Autore di alcune tra le migliori commedie all'italiana (scritte da solo [...] di una prostituta di buoni sentimenti.
Abile nella commedia e attento osservatore degli usi linguistici, S. iniziò a scrivere per Alberto Sordi sceneggiando Il seduttore (1954) di Franco Rossi, e mettendo poi in scena con occhio impietoso i vizi dell ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] , immaginaria, è descritta in un articolo del 1944) e in questo periodo molte furono le sue letture importanti, tra le quali Albert Camus, di cui in quei giorni usciva Lo straniero (Antonioni fu il primo a parlarne in Italia il 19 aprile 1945 su ...
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Bragaglia, Arturo
Stefania Carpiceci
Fotografo e attore cinematografico, nato a Frosinone il 7 gennaio 1893 e morto a Roma il 21 gennaio 1962. Della celebre 'stirpe dei Bragaglia', formata dal padre [...] Francesco e dai fratelli Alberto, Anton Giulio e Carlo Ludovico, fu il solo che si dedicò ininterrottamente alla fotografia e, dalla fine degli anni Trenta, alla recitazione. Attore comico, amante dell'improvvisazione e contrario all'impostazione ...
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L'inhumaine
Kelley Conway
(Francia 1924, Futurismo, bianco e nero/colorato, 135m a 22 fps); regia: Marcel L'Herbier; produzione: Cinégraphic; soggetto: Georgette Leblanc; sceneggiatura: Marcel L'Herbier [...] cubista, i cui ingranaggi rotanti, archi, cerchi e rettangoli avrebbero trovato un'eco nel suo contemporaneo Ballet mécanique. Alberto Cavalcanti disegnò il grande atrio in stile art déco della villa di Claire, dominato da una piattaforma a scacchi ...
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Pinelli, Tullio
Serafino Murri
Autore teatrale e sceneggiatore, nato a Torino il 24 giugno 1908. Attivo nel cinema dai primi anni Quaranta, fra le collaborazioni più importanti e di lunga durata si [...] annoverano quelle con i registi Alberto Lattuada e Pietro Germi. Fondamentale si rivelò l'incontro con Ennio Flaiano con il quale scrisse alcuni dei capolavori di Federico Fellini: proprio la caratura mistico-sperimentale di P., unita all'ironia di ...
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Le mépris
Jean Douchet
(Francia/Italia 1963, colore, Il disprezzo, 105m); regia: Jean-Luc Godard; produzione: Georges de Beauregard, Carlo Ponti, Joseph E. Levine per Films de Beauregard/ Rome-Paris/Les [...] Films Concordia/Champion; soggetto: dal romanzo Il disprezzo di Alberto Moravia; sceneggiatura: Jean-Luc Godard; fotografia: Raoul Coutard; montaggio: Agnès Guillemot; costumi: Janine Autre; musica: Georges Delerue, (edizione italiana) Piero Piccioni ...
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Chiari, Mario
Alessandro Cappabianca
Scenografo, costumista e regista cinematografico, nato a Firenze il 14 luglio 1909 e morto a Roma l'8 aprile 1989. Legato alla fase di superamento del Neorealismo [...] attraverso le collaborazioni con Alessandro Blasetti, Luchino Visconti e Alberto Lattuada, dedicò una particolare attenzione ai problemi del colore e al rapporto, fecondo di scambi, tra scenografia teatrale e cinematografica.
Architetto di formazione ...
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MONICELLI, Mario
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Viareggio il 16 maggio 1915. Di famiglia mantovana, figlio di un giornalista, appassionato di cinematografo, polemico critico del foglio [...] di vita giovanile Camminare, fra il 1934 e il 1935 M. realizzò con il cugino Alberto Mondadori (del gruppo faceva parte l'appena maggiorenne A. Lattuada) due film a passo ridotto − Il cuore rivelatore, da Poe, e I ragazzi della via Paal, da Molnár − ...
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Commedia all'italiana
Masolino d'Amico
La locuzione commedia all'italiana, che definisce un genere di cinema comico-satirico di matrice neorealista, diventò corrente solo negli anni Settanta, quando [...] casa di Luigi Comencini, e Il vigile di Zampa, del 1960; e poi Una vita difficile (1961) di Risi, Mafioso (1962) di Alberto Lattuada, Il diavolo (1963) di Gian Luigi Polidoro, Il boom (1963) di Vittorio De Sica, Il disco volante (1964) di Tinto Brass ...
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Agosti, Silvano
Paolo Berardi Vernaglione
Regista e montatore cinematografico, nato a Brescia il 23 marzo 1938. La sua eclettica attività di uomo di cinema si inquadra nel clima culturale dei primi [...] anni Settanta, quando si formò una generazione di cineasti (Marco Bellocchio, Alberto Grifi, Gianni Amico) che considerava il cinema elemento fondante dell'impegno politico. Nell'opera di A. si intrecciano finzione e documento politico-civile, con ...
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albertista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Nome dato ai seguaci del filosofo e teologo Alberto Magno (sec. 13°), attaccati specialmente al suo orientamento neoplatonico. 2. Nel Risorgimento italiano, fautore di Carlo Alberto.
albertino
agg. – Relativo a un personaggio storico di nome Alberto. 1. Scuola a. di Colonia, il gruppo dei seguaci del filosofo e teologo Alberto Magno (sec. 13°), formatosi alla sua scuola, e caratterizzato dal prevalere di motivi platonici...