Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] Harlan; in Italia Cavalleria (1936) di Goffredo Alessandrini, Scipione l'Africano (1937) di Carmine Gallone, L'assedio dell'Alcazar (1940) di Augusto Genina, La corona di ferro (1941) di Alessandro Blasetti, I promessi sposi (1941) di Mario Camerini ...
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DE ANGELIS, Maria
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 31 marzo 1877 da Gregorio e Francesca Di Pasqua.
Di umile famiglia, la D. iniziò giovanissima a frequentare gli ambienti del caffè-concerto nella [...] , e affrontò decisamente il pubblico più estroverso e rumoroso del caffè-concerto. Fu dapprima nei locali minori come L'Alcazar di via dei Coronari, al Gioacchino Belli di piazza S. Apollonia e alla birreria Gambrinus di piazza dei Cinquecento ...
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CAPANNA, Pietro
Livio Jannattoni
Nato a Roma, in Trastevere, il 9 apr. 1865 da Luigi e da Maria Rezzonico, fu l'ultimo e più famoso dei cantastorie romani. E a Roma, in una corsia del policlinico, morì [...] ferroviarie della Roma-Frascati. Bragaglia ricorda di avere assistito ad alcune scenette comiche recitate dal "Capanna-Rugantino" all'Alcazar, teatro e caffè concerto di infimo ordine in via dei Coronari, e di averlo pure ascoltato dialogare, in ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] ed eccezionalmente anche come vestibolo. Queste strutture si ritrovano anche nei b. del sec. 11°, come quello di Jaen, quello dell'alcazar di Almerìa, il Bañuelo di Granada, nel cui vestibolo si apre un'ampia nicchia, il b. di Baza e, infine, quello ...
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DE ROBERTIS, Francesco
Roberta Ascarelli
Nacque a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia, il 16 ott. 1902 da Nicola e Carolina Tardio. Entrato nel 1917 all'Accademia navale di Livorno, il D. iniziò [...] con calore dalla critica ufficiale, che lo definì "capolavoro di arte cinematografica" e lo pose insieme a L'assedio dell'Alcázar di A. Genina, sulle vette della produzione italiana del 1940, il film venne "scoperto" da un critico belga, C. Vincent ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] Escuriale vengono, col padre Giovambattista, che aveva decorato l'Alcazar di Madrid, Nicola e Fabrizio Castello, Luca Cambiaso , autore di affreschi perduti, e da Gaspar Becerra, operante all'Alcazar di Madrid con G. B. Castello e poi al Palazzo del ...
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Venezia, mostra del cinema di
Ettore Zocaro
Primo tra i festival cinematografici di prestigio, la Mostra nacque nel 1932 nell'ambito della XVIII Biennale d'arte (diventata ente autonomo nel 1930) con [...] quasi esclusivamente film italiani e tedeschi, tra cui opere non prive di un certo rilievo, dallo spettacolare L'assedio dell'Alcazar (1940) di Augusto Genina a La corona di ferro (1941) di Blasetti, dal propagandistico Ohm Krüger (1941; Ohm Krüger ...
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VERETTI, Antonio
Marco Targa
VERETTI, Antonio. – Nacque a Verona il 20 febbraio 1900 da Oreste e da Rosa Fraccari. Il fratello Abelardo fu musicista e insegnante di violino.
In città compì i primi studi [...] collaborazione più importante fu con il regista Augusto Genina, dalla quale nacquero i film Squadrone bianco (1936), L’assedio dell’Alcazar (1940) e Bengasi (1942). All’interesse per il cinema è legato anche l’incarico d’insegnamento di storia della ...
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LOTTI, Cosimo
Valerio Da Gai
Non si conosce l'esatta data di nascita - comunque collocabile nella seconda metà del XVI secolo - di questo artista, probabilmente di origine fiorentina (Baldinucci). La [...] scena e l'utilizzo sistematico di macchinari e fondali prospettici tipici di quella italiana. A Madrid nei giardini dell'Alcazar furono rappresentati con suoi scenari, probabilmente in un teatro smontabile da lui stesso ideato (Carducho, p. 152), la ...
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Madrid
Claudio Cerreti
Una città nata capitale
Quello di Madrid è un caso raro: una città fondata perché diventasse una capitale, in una posizione non proprio felice, ma centrale rispetto allo Stato [...] altri lavori di ampliamento. Nel Settecento, in uno stile tardo-barocco, al posto dell’antica fortezza araba (alcázar) venne costruito un maestoso nuovo palazzo reale su progetto di grandi architetti italiani; molti altri edifici pubblici, decine ...
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alcazar
alcázar ‹alkàtħar› s. m., spagn. [dall’arabo al-qaṣr «palazzo, fortezza», che risale, attrav. il gr. biz., al lat. castrum] (pl. alcázares ‹alkàtħares›). – Nome, in Spagna, di molte fortezze o cittadelle di età musulmana, e anche di...
qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...