Chimico (Pforzheim, Baden, 1877 - Starnberg, Monaco di Baviera, 1957); professore di chimica organica a Monaco (1913) e a Friburgo (1921), direttore (1925) del Chemisches Staatsinstitut di Monaco. Nel [...] carriera fu dedicata alla chimica delle sostanze organiche naturali. Di grande interesse i suoi studî sulla struttura degli alcaloidi della morfina, della lobelina e della stricnina: quelli sulla struttura delle pterine, dei veleni dei funghi e dei ...
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Chimico svizzero (Mosca 1889 - Zurigo 1971); allievo di A. Werner, collaboratore di P. Ehrlich; prof. di chimica organica a Zurigo (dal 1918); socio straniero dei Lincei (1948). Le sue prime ricerche, [...] e sulla sintesi dei carotenoidi, delle flavine, delle vitamine A e B2. Importanti anche le successive ricerche sugli alcaloidi del curaro. Autore di diverse opere monografiche e di un trattato di chimica organica (1930), tradotto anche in ...
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JABORANDI (nome indigeno; lat. scient. Pilocarpus pennatifolius Lam.)
Fabrizio Cortesi
Arbusto ramoso della famiglia Rutacee, alto da 1-3 m., con corteccia grigiastra macchiata di bianco: le foglie sono [...] . La droga è costituita dalle foglioline (folia Jaborandi) prive della rachide principale e contiene gli alcaloidi pilocarpina (C11H16N2O2), isopilocarpina e pilocarpidina (C10H14N2O2) e un olio essenziale contenuto in ghiandole oleifere che ...
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. Genere di piante della famiglia Rubiacee, sottofamiglia Cinconoidee, istituito da Welwitsch, che comprende una decina di specie che vivono nell'Africa tropicale (Camerun, Angola). La più importante è [...] quindi rossi, con i lobi della corolla lungamente caudati. Si usa la corteccia del tronco e dei rami, la quale contiene alcuni alcaloidi, fra cui la johimbina e la johimbenina che hanno azione afrodisiaca. Il suo uso terapeutico è assai recente. Il C ...
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Genere di arbusti della famiglia delle Leguminose, istituito da Linneo (1735), con foglie alterne, picciolate, digitato-trifogliate e stipole connate, oppositifoglie: i fiori, piuttosto grandi, gialli, [...] fioetida L., volg. Faseolaria, è comune nel sud dell'Italia, e presenta il raro fenomeno della caduta estiva delle foglie. Le foglie hanno energiche proprietà purgative, e i semi sono velenosi; contengono due alcaloidi: la citisina e l'anagirina. ...
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Nome comune del genere Ranunculus a cui appartengono erbe annue o perenni della famiglia Ranuncolacee diffuse nell’emisfero boreale, soprattutto nelle regioni a clima temperato o freddo. Ha fiori gialli, [...] uno a molti, spesso liberi, con ovuli da uno a molti, frutto vario e albume copioso. Molte contengono sostanze acri o alcaloidi, per cui sono velenose (alcune soltanto allo stato fresco). Sono coltivate per i fiori parecchie specie dei generi Nigella ...
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La chimica come corpo di scienza è relativamente recente, ma è antica come arte. Nell'antichità la chimica si riduceva a una tecnica più o meno rudimentale disseminata in tutte le arti. Fra le antiche [...] es. le melanine. Anche il nucleo del pirrolo, come quelli della piridina e della chinolina, è stato riscontrato nella molecola di alcuni alcaloidi.
Nel 1869 A. v. Baeyer scoprì l'indolo:
e ne mise poi in chiaro la relazione col pirrolo. Esso fa parte ...
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L'Ottocento: chimica. La chimica della vita
Noel G. Coley
La chimica della vita
La chimica animale e vegetale
Lo studio degli esseri viventi e di ciò che si riusciva a produrre da essi ha giocato un [...] Joseph Pelletier (1788-1842) e Joseph-Bienaimé Caventou (1795-1877), due noti farmacisti di Parigi, avevano già isolato vari alcaloidi narcotici velenosi, quali la stricnina, la brucina, la chinina, la cinconina e altri; nel 1823 Dumas e Pelletier ne ...
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tossicodipendenza
Stato di intossicazione periodica o cronica prodotto dall’assunzione di una o più sostanze naturali o sintetiche, caratterizzato da: irresistibile desiderio o bisogno di continuare [...] , le cui caratteristiche corrispondono alla vecchia definizione di tossicomania, provocata dall’oppio e dai suoi alcaloidi naturali e semisintetici (morfina, codeina, eroina) o sintetici (metadone, petidina, ecc.); alcol-barbiturico, causata dall ...
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Con questo nome si designano due diverse specie vegetali. Una è il Piper betle L. (Chavica beile Miq.) della famiglia Piperacee, pianta dell'India e dell'Arcipelago Malese, coltivata nell'Asia e nell'America [...] di cui si adopera il seme (noce) iscritto anche in alcune farmacopee (Semen Arecae o Nuces Arecae), che contiene degli alcaloidi fra cui l'arecolina, l'arecaina, ecc.
Entrambe queste piante formano il bolo dei masticatori di betel, costituito da una ...
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alcaloide
alcalòide s. m. [comp. di alcali e -oide]. – Nome generico di sostanza organica azotata, avente carattere basico, analogamente agli alcali (da ciò il nome), e dotata di proprietà fisiologiche sugli organismi animali. Gli alcaloidi,...
tropina1
tropina1 s. f. [tratto da atropina]. – Composto organico eterociclico, base terziaria e alcole secondario, presente come estere nell’atropina e nella iosciamina, dalle quali si può ottenere per idrolisi, assieme a una molecola di...