Stato dell'Europa settentrionale, situato allo sbocco del Mar Baltico.
Sommario: Geografia: Delimitazioni e confini (p. 297); Coste (p. 297); Geologia e morfologia (p. 297); Clima (p. 298); Idrografia [...] e di esperimenti alchimistici e di studî di magia non si sottrassero nemmeno uomini come Ole Borch, ammiratore dell'alchimista Borri. Ma anche la ricerca scientifica vera e propria fece passi grandiosi. I potenti vi s'interessarono: costruirono ...
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FOTOGRAFIA (dal gr. ϕῶς, ϕωτός "luce" e γράϕω "scrivo")
Carlo RODANO
Leone Andrea MAGGIOROTTO Giulio COSTANZI
Processo fotochimico di riproduzione delle immagini che si formano in una camera oscura. [...] Le prime nozioni sull'azione fotochimica della luce (vedi fotochimica) risalgono anch'esse ad Aristotele. In scritti attribuiti all'alchimista arabo Gebel (v.), appare l'osservazione che il nitrato d'argento si oscura con l'esposizione alla luce. Nel ...
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Espressione che comunemente è riferita al complesso di eventi che ha segnato la nascita e l’affermazione in Europa della scienza moderna, nel periodo convenzionalmente compreso tra la pubblicazione del [...] , di P. Rossi su F. Bacon, di Garin sul Rinascimento, di R. Westfall e Mamiani sul Newton teologo e alchimista accanto al Newton scienziato, è ormai generalmente riconosciuta l’importanza delle idee metafisiche e religiose nella scienza e nella ...
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ferro
Luigi Cerruti
Il metallo più importante per la pace, per la guerra e per la vita stessa
Da tremila anni il ferro accompagna e influenza fortemente lo sviluppo delle più diverse civiltà. Questa [...] o una cera che poteva essere ridotta allo stato liquido, e così era chiamata anche elisir o tintura. Il mistico e alchimista medievale Jakob Böhme così parlava del ferro: "un metallo dalla cui tintura, se si riuscisse ad estrargliela si potrebbe ...
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Arezzo
Giovanni Cherubini
Pier Vincenzo Mengaldo
Città toscana tradizionalmente avversa alla vicina Firenze. Questo antagonismo che separava le due città si riflette nell'atteggiamento di D.: infatti [...] che nunquam se ad curiale vulgare direxit.
Solo un altro aretino ha un certo spicco artistico nella Commedia, Griffolino, l'alchimista fatto ardere da Albero da Siena, vittima di una sua burla (If XXIX 109-120), mentre solo fugaci accenni ad altri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Cinquecento le corti si affermano come veri centri di produzione culturale [...] , un vero e proprio laboratorio costruito all’interno di Palazzo Vecchio. Tra gli interessi di Cosimo I vi è l’alchimia, coltivata anche dal suo erede Francesco I, che si dedica soprattutto allo studio delle scienze della natura, in particolare di ...
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GUIZZA, Domenico, detto Caporalini (Caporalino, Caporali)
Sabina Pozzi
Nacque a Recanati, presso Ancona, il 6 luglio 1769, primogenito di Cristofaro, possidente, e di Maria Fantini.
Ancora fanciullo [...] di California e La villanella incivilita, rispettivamente di Fioravanti e Guglielmi; nella primavera 1792 all'Alibert ne L'alchimista deluso di Fioravanti.
Il successo ottenuto a Roma gli procurò una scrittura quanto mai vantaggiosa per Lisbona, ove ...
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PAOLO da Butzbach
Andrea Canova
PAOLO da Butzbach (Paulus de Bozchpach, Paulus de Busbach, Paulus Teutonicus). – Il modo in cui è abitualmente indicato nei documenti notarili permette di ricostruire [...] del contratto nuziale erano presenti Pietro Adamo de’ Micheli e il tedesco Johann Schall, medico di corte dei Gonzaga, alchimista e tipografo a sua volta, che nel 1475 aveva partecipato agli accordi tra Andrea Mantegna e l’orefice Gian Marco ...
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ROBERTI da Castello, Guido
Corrado Corradini
ROBERTI da Castello, Guido (Guido da Castello). – Nacque probabilmente a Reggio (in Emilia) tra il 1233 e il 1238 (Malaguzzi, 1878, p. 19). Non se ne conosce [...] specifica rapportata a un componimento poetico oggi definitivamente espunto dal catalogo dantesco, l’ipotesi di Guido da Castello come «alchimista», avanzata alcuni anni orsono da Riccardo Finzi (1966, pp. 25-27). In sostanza, alla fine resta poco o ...
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GARIBALDI (Caribaldi), Gioacchino
Sabina Pozzi
Nato a Roma nel 1743 da famiglia di umili origini, nulla si conosce sulla sua formazione musicale. Dotato di una bella voce tenorile, esordì sulle scene [...] nelle due prime rappresentazioni di V. Fioravanti, La famiglia stravagante,oGli amanti comici (teatro Capranica, carnevale) e L'alchimista deluso (teatro Alibert, primavera).
Fonti e Bibl.: B. de Laborde, Essai sur la musique ancienne et moderne ...
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alchimista
(ant. archimista) s. m. [der. di alchimia] (pl. -i). – Chi esercitava l’arte dell’alchimia: oro falso lavorato dagli a. nei loro affumicati fornelli (Redi). Anche con riferimento all’uso fig. di alchimia (e in questo caso può essere...
alchimia
alchìmia (meno corretto alchimìa, ant. archìmia) s. f. [dal lat. mediev. (sec. 12°) alchimia, e questo dall’arabo (ṣan’a) al-kīmiyā’ «(arte della) pietra filosofale», che a sua volta deriva, attrav. il siriaco kīmiyā, dal gr. tardo...