Elemento chimico di numero atomico 15, peso atomico 30,98, di cui sono noti un isotopo stabile (di massa atomica 31) e 6 radioattivi, dei quali il più importante è quello di massa atomica 32, con vita [...] , bensì combinato nei fosfati minerali ( fosforiti), nelle ossa degli animali, in composti organici. Fu scoperto (1669) dall’alchimista tedesco H. Brand per distillazione, fuori del contatto dell’aria e in presenza di sabbia silicea, del residuo dell ...
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In alchimia, l’essenza vitale delle cose. Per Paracelso e i suoi seguaci, rappresentava la parte più eterea e volatile dei corpi; compito dell’alchimista, nella preparazione dei rimedi contro una malattia, [...] era quello di trovare l’a. specifico che avrebbe avuto la funzione di ricomporre l’armonia fra il cosmo e l’uomo, interrotta dalla malattia ...
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al-Razi, Abu Bakr Muhammad ibn Zakariyya'
al-Rāzī, Abū Bakr Muḥammad ibn Zakariyyā’
(conosciuto nel mondo latino come Rhazes) Medico, filosofo e alchimista musulmano persiano (Rayy 864 - ivi 925 o [...] 935). È una delle figure più originali nel panorama filosofico dell’islam. La critica (P. Kraus, A.J. Arberry) ha insistito sulla sua originale elaborazione del platonismo e sul deciso rifiuto di conciliare ...
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Hess, Erika
Svizzera • Grafenort, 6 marzo 1962 • Specialità: sci alpino, slalom, slalom gigante, combinata
Sciatrice dal talento cristallino, qualcuno l'ha definita "la meravigliosa alchimista che [...] trasforma la neve in oro". Ereditata la passione per lo sci dalla zia Annemarie Waser (medaglia di bronzo nello slalom ai Campionati del Mondo di Badgastein nel 1958), vinse la prima Coppa del mondo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Jabir è certamente l’alchimista arabo più importante e influente al quale, anche se [...] . Decanta l’acqua soprastante e fa’ essiccare il residuo che diverrà un sale bianco come la neve.
in J. Holmyard, Storia dell’alchimia, Firenze, Sansoni, 1959
Jabir ibn Hayyan (Geber)
Sull’opera
Dissero che l’opera si produce da dodici cose e di più ...
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Matematico (Ulma 1580 - ivi 1635). Maestro di calcolo a Ulma, il F. diede ai numeri interi un significato iniziatico, magico e simbolico (fu del resto anche alchimista e appartenne alla setta dei rosacrociani). [...] Ma nella sua opera s'intrecciano, a orientamenti antiscientifici, procedimenti e scoperte che hanno avuto poi una certa influenza nello sviluppo della matematica moderna. Tra l'altro si devono al F. le ...
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SCHRÖDER, Wilhelm von
Anna Maria Ratti
Nato a Königsberg (Sassonia Coburgo) il 15 novembre 1640, morto nell'attuale Prešov (Cecoslovacchia) nell'ottobre 1688 o 1689. Come alchimista fu per alcuni anni [...] al servizio di Carlo II d'Inghilterra. Passò quindi in Olanda e poi a Vienna dove si convertì (1673) al cattolicesimo e fu nel 1674 chiamato a succedere a J.J. Becker nella direzione delle manifatture ...
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PICRICO, ACIDO
Franco GROTTANELLI
Leonardo MANFREDI
. Così viene chiamato comunemente il trinitrofenolo [C6H2(OH) (NO2)3]. Questa sostanza pare fosse conosciuta fino dal sec. XV quando un alchimista [...] avrebbe ottenuto una sostanza deflagrante per azione dell'acqua regia sopra sostanze organiche. L'importanza del composto ben definito e usato come esplosivo derivò però dagli studî di E. Turpin, il quale ...
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GEBER
Carlo Alfonso Nallino
. Forma latinizzata medievale del nome proprio arabo Giābir, portato, fra gli altri, da due autori di grandissima rinomanza anche in Europa: il matematico e astronomo Giābir [...] sotto il suo nome. Le ultime ricerche di J. Ruska e P. Krause (1930) porterebbero alle conclusioni seguenti: è possibile che un alchimista Giābir ibn Hayyān sia vissuto intorno alla metà del sec. VIII, ma le opere arabe a lui attribuite non hanno, in ...
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lebbroso
Solo in If XXIX 124, dove l'altro lebbroso, cioè il " malato di lebbra ", è " Capochius florentinus, vir ingeniosus ad omnia, maxime ad trasnaturandum metalla " (Benvenuto). V. LEBBRA. Nel morbo [...] dell'alchimista dannato si cela forse un contrapasso, dato che " corrompono gli alchimisti " alterando la materia, e sono nei gironi infernali a loro volta corrotti e " pieni di piaghe " (Landino). ...
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alchimista
(ant. archimista) s. m. [der. di alchimia] (pl. -i). – Chi esercitava l’arte dell’alchimia: oro falso lavorato dagli a. nei loro affumicati fornelli (Redi). Anche con riferimento all’uso fig. di alchimia (e in questo caso può essere...
alchimia
alchìmia (meno corretto alchimìa, ant. archìmia) s. f. [dal lat. mediev. (sec. 12°) alchimia, e questo dall’arabo (ṣan’a) al-kīmiyā’ «(arte della) pietra filosofale», che a sua volta deriva, attrav. il siriaco kīmiyā, dal gr. tardo...