HOMBERG, Wilhelm
Alfredo Quartaroli
Chimico olandese d'origine tedesca, nato a Batavia l'8 gennaio 1652, morto a Parigi il 24 settembre 1715. Dopo una vita movimentata capitò a Parigi, ove divenne medico [...] e alchimista del duca di Orléans. Ebbe agio così di dedicarsi a varie ricerche sperimentali fra le quali ricordiamo quelle sugli acidi, basi e sali, notevoli perché in esse per la prima volta si accenna a rapporti in peso; s'occupò delle ...
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Scienza indiana: periodo classico. Alchimia e tecniche chimiche
David G. White
Bidare V. Subbarayappa
Alchimia e tecniche chimiche
L'alchimia indiana
di David G. White
Nell'Asia meridionale l'alchimia [...] fu in declino. Nessuna opera originale su questo argomento fu prodotta dopo il 1300 d.C. ca., e molta della sua alchimia d'elisir fu applicata a più modesti fini terapeutici nel campo emergente della iatrochimica. Vi fu, a ogni modo, una fase ...
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Famiglia veneziana, i cui capostipiti emigrarono nel sec. 13º da Cremona a Chioggia e a Padova, e di cui è certa la discendenza da Iacopo (Padova 1298 - Venezia 1359), medico a Chioggia, poi a Padova alchimista, [...] astrologo e costruttore d'uno dei primi orologi a peso (donde l'appellativo dato alla famiglia), autore, tra l'altro, di un Aggregator seu promptuarium medicine, che ebbe larga diffusione, e del trattatello ...
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Villena, Enrique de
Joaquín Arce
Nome con cui è più noto lo scrittore spagnolo Enrique de Aragón (1384-1434), discendente dalle famiglie reali di Aragona e di Castiglia, che ebbe anche fama di mago [...] e alchimista, soprattutto per la leggenda di aver stretto un patto col demonio. Oltre a diverse opere originali di astrologia, stregoneria e mitologia, è autore delle prime traduzioni in castigliano dell'Eneide e della Commedia. A richiesta del ...
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DALL'AQUILA, Nicolò
Rosa Barovier Mentasti
Figlio di Giovanni, di origine friulana, nacque probabilmente a Murano (Venezia) alla fine del sec. XV.
È, noto soprattutto per l'elogio che fece di lui il [...] mondo lo sa, per la gran copia di lavori da lui fatti, et mandati in diversi luoghi del mondo per lavorar d'alchimia et altre cose".
Dovevano corrispondere, almeno in parte, a verità le affermazioni del Fioravanti. Il D., in base alle carte muranesi ...
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TORRES VILLAROEL, Diego de
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato a Salamanca nel 1693, ivi morto nel 1770. Figlio di un modesto libraio, fatti gli studî di umanità, girovagò in Portogallo, dove [...] fu eremita e torero, musico e sfacciato buffone, soldato, alchimista e ballerino, non tralasciando però di farsi, pur disordinatamente, una cultura nei rami più disparati del sapere, finché, tornato in patria, ottenne la cattedra di matematica e di ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Immortalita del corpo umano: l'alchimia
Fabrizio Pregadio
Immortalità del corpo umano: l'alchimia
Le prime testimonianze storicamente attendibili sull'alchimia [...] particolare, una poesia di Jiang Yan (444-505) mostra che il Contratto per l'unione dei tre era legato alle pratiche dell'alchimia esterna già intorno al 500 d.C.
La trasformazione del Contratto per l'unione dei tre da opera sulla cosmologia a testo ...
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exibit
s. m. inv. Allestimento espositivo.
• Palloni sospesi nell’aria in equilibrio su un soffio di vento, ombre che rimangono impresse sulle pareti e diventano fosforescenti, lampi sotto vetro che [...] seguono docili le mani. Sono meraviglie degne del gabinetto di un alchimista o del laboratorio di un prestigiatore e invece si possono ammirare nel salone di Explorazione, il museo scientifico di Treviglio. Saltando da un «exibit» all’altro, così si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Raccontare il lavoro, cantare la tecnica
Vittorio Marchis
Primo Levi, in un breve intervento raccolto in L’altrui mestiere (1985), rispondeva alla domanda «perché si scrive?» e lui, da chimico, «Per [...] divertire o divertirsi». Giorgio Calcagno quando nel suo saggio Un alchimista fra le ciminiere (in Primo Levi: la dignità dell’uomo, a cura di R. Brambilla, G. Cacciatore, 1995, pp. 31-45) riprendeva il tema dello scrittore, e soprattutto dello ...
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GIOVANNI da Montecassino
Michela Becchis
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo monaco proveniente dall'abbazia di Montecassino, attivo come miniatore nella seconda metà del XIII secolo. [...] L'unica sua opera documentata è l'Enciclopedia medica di Abū Bakr ibn Zakarīyā, il filosofo, alchimista e medico arabo, vissuto tra il IX e il X secolo e conosciuto nel Medioevo anche come Al Rāzī, per la quale, come si desume dalle fonti, G. venne ...
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alchimista
(ant. archimista) s. m. [der. di alchimia] (pl. -i). – Chi esercitava l’arte dell’alchimia: oro falso lavorato dagli a. nei loro affumicati fornelli (Redi). Anche con riferimento all’uso fig. di alchimia (e in questo caso può essere...
alchimia
alchìmia (meno corretto alchimìa, ant. archìmia) s. f. [dal lat. mediev. (sec. 12°) alchimia, e questo dall’arabo (ṣan’a) al-kīmiyā’ «(arte della) pietra filosofale», che a sua volta deriva, attrav. il siriaco kīmiyā, dal gr. tardo...