SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] con l'espressione érga chymeutá o cheimeutá ('opera ottenuta attraverso fusione', dal verbo chyméuo 'fondere', cui è connesso chymentés 'alchimista') o con il termine chìmeusis, risultato dell'azione. Come per il tedesco Schmelz o il latino smaltum ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] ne recuperò molti tratti. A lui si deve l'introduzione di prodotti minerali e derivati per curare le malattie. Da buon alchimista, aveva messo a punto diversi procedimenti per distillare e raffinare; si può dire che con lui abbia inizio la chimica ...
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FEDERICO II, Imperatore
M. Di Berardo
F., della casata degli Hohenstaufen duchi di Svevia, nacque il 26 dicembre 1194 a Jesi e morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino, nel territorio dell'od. comune di [...] il regno di suo figlio Manfredi e talvolta anche in epoche successive. Così il Liber introductorius, che l'alchimista e astrologo Michele Scoto scrisse in risposta alle questioni poste dall'imperatore, è noto attraverso una copia patavina della ...
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alchimista
(ant. archimista) s. m. [der. di alchimia] (pl. -i). – Chi esercitava l’arte dell’alchimia: oro falso lavorato dagli a. nei loro affumicati fornelli (Redi). Anche con riferimento all’uso fig. di alchimia (e in questo caso può essere...
alchimia
alchìmia (meno corretto alchimìa, ant. archìmia) s. f. [dal lat. mediev. (sec. 12°) alchimia, e questo dall’arabo (ṣan’a) al-kīmiyā’ «(arte della) pietra filosofale», che a sua volta deriva, attrav. il siriaco kīmiyā, dal gr. tardo...