Chimico e medico (Parigi 1672 - ivi 1731), prof. al Collège de France; assertore nel suo Tractatus de materia medica (post., 1741) dell'importanza della chimica come scienza ausiliaria della medicina; [...] deciso avversario degli alchimisti. È noto soprattutto per i suoi lavori da precursore sulla affinità chimica; in partic., elaborò (1718) una tavola delle affinità (Tables des différents rapports) che ebbe notevole influenza sulle ricerche chimiche ...
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Chimica
Elemento chimico, di simbolo Hg (dal lat. Hydrargyrum), di numero atomico 80, peso atomico 200,61, di cui si conoscono sette isotopi stabili.
Il suo nome deriva da quello del pianeta Mercurio, [...] con cui gli alchimisti mettevano in relazione il metallo. Il m. è citato per la prima volta da Teofrasto nel 300 a.C. ma è stato ritrovato in tombe egizie del 15° sec. a.C. ed era noto in età altrettanto antiche in Cina e India; già nei primi tempi ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Immortalita del corpo umano: l'alchimia
Fabrizio Pregadio
Immortalità del corpo umano: l'alchimia
Le prime testimonianze storicamente attendibili sull'alchimia [...] particolare, una poesia di Jiang Yan (444-505) mostra che il Contratto per l'unione dei tre era legato alle pratiche dell'alchimia esterna già intorno al 500 d.C.
La trasformazione del Contratto per l'unione dei tre da opera sulla cosmologia a testo ...
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CANEPARI (Caneparius), Pietro Martire (Pietro Antonio, Pietro Maria)
Augusto De Ferrari
Nacque a Crema (secondo altri a Cremona) nella seconda metà del sec. XVI da Domenico e da Faustina Filaga.
La [...] solo dal 1718(cfr. Journal des Sçavans, settembre 1718, p. 320).
Si tratta di un grosso prontuario di farmacologia e di alchimia, che ebbe vasta risonanza per lungo tempo, anche per la notevole cultura ed erudizione di cui dà prova il Canepari. Ma ...
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Medico e filosofo naturale (Colchester 1540 - Londra 1603). Compiuti gli studî a Cambridge, a trent'anni si trasferì a Londra dove divenne medico di fama. In vita pubblicò solo il fortunato De magnete, [...] fra pianeti e metalli, che sono infatti dieci e di cui studia il ferro, la cui natura considera, con gli alchimisti, quella "terrosa" per eccellenza. Le proprietà magnetiche di esso lo interessano di più, ma le straordinarie virtù medicinali ...
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MANFREDI, Girolamo
Anna Laura Trombetti
Nacque a Bologna, verosimilmente intorno al 1430 considerando che conseguì la prima laurea nel 1455; del padre è noto solo il nome, Antonio.
Anche se Giovanni [...] e divenuti rapidamente il "breviario" degli umanisti; egli fu il tipico rappresentante di un'epoca in cui sognatori ispirati, alchimisti e astrologi godettero di largo successo in una società ricca e cosmopolita come era quella di Bologna e, nel ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La medicina
Andrew R. Cunningham
La medicina
Introduzione
Per inquadrare la trattazione della medicina del XVII sec. all'interno di quella che [...] possibilità di cogliere appieno i poteri delle cose della Natura. Egli è divenuto un 'adepto', termine questo con cui gli alchimisti stessi si riferivano a quelli tra loro che erano giunti a conoscere il grande segreto. Van Helmont e i suoi seguaci ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] raccolte miscellanee di ricette, spesso non illustrate, che erano dense anche di riferimenti alla magia, all'astrologia e all'alchimia. Furono Michele Scoto (1175 ca.-1236) e Alberto Magno a presentare alcuni di questi orientamenti che, nonostante le ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] , sia psicologica sia materiale, agit ultra suam speciem, il che esclude tutte le trasformazioni delle forme fisiche, come quelle operate dall'alchimia. L'orazione (o incantatio) in sé non è né vera, né falsa: ciò che conta è la sua intenzione di ...
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alchimia
alchìmia (meno corretto alchimìa, ant. archìmia) s. f. [dal lat. mediev. (sec. 12°) alchimia, e questo dall’arabo (ṣan’a) al-kīmiyā’ «(arte della) pietra filosofale», che a sua volta deriva, attrav. il siriaco kīmiyā, dal gr. tardo...
alchimiare
(ant. archimiare) v. tr. [der. di alchimia] (io alchìmio, ecc.), letter. – Produrre, ottenere o manipolare con procedimenti alchemici; fig., produrre, trasformare artificialmente, alterare, falsificare, e sim.