ALCMENA (᾿Αλκμήνη, ᾿Αλκμάνα)
A. de Franciscis
Forse in origine divinità ctonia (A. = la possente), nel mito è la consorte di Anfitrione. Avvicinata da Zeus che le si presenta sotto le sembianze del marito, [...] , citata due volte da Plinio per errore. Un quadro rappresentante gli Eraclidi supplici raffigurava, insieme con questi, anche Alcmena. Gli scoli ad Aristofane (Plut., 385) che riferiscono la notizia non sono concordi sulla paternità dell'opera: essa ...
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ALCMENA, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico della tecnica a figure nere al quale sono attribuite due hydrìai. Il nome proviene dalla figura di Alcmena che si trova con Eracle, Atena ed Hermes [...] sulla hydrìa da Vulci a Londra B 301. Egli è uno dei pittori il cui stile si avvicina talmente a quello del Pittore di Antimenes (v.), da esser considerati nella sua cerchia. Il secondo vaso attribuitogli ...
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IFICLE
B. Conticello
(᾿Ιºικληᾖς). − Figlio di Alcmena e di Anfitrione, fratellastro di Eracle, del quale fu compagno nella spedizione a Troia, nella caccia al cinghiale calidonio, in molte delle "fatiche".
Sposò [...] , contro i figli di Ippocoonte.
I. compare sempre nelle figurazioni insieme a Eracle, fanciulli entrambi, distesi sul letto presso il quale sono Alcmena e Anfitrione. Eracle è ritratto sempre in atto di strozzare i serpenti inviati da Hera gelosa di ...
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ANFITRIONE (᾿Αμϕιτρύων, Amphitrúo, Amphitrão)
G. Bermond Montanari
Figlio di Alfeo, re di Tirinto e Ipponoma, marito di Alcmena. Quando A. doveva tornare dalla spedizione dei Tafî, Zeus prese il suo [...] . In un vaso pestano del pittore Python, A. è raffigurato, mentre con due fiaccole accende il rogo, su cui è la moglie Alcmena che invoca l'aiuto di Zeus. La stessa scena appare, con una versione leggermente diversa, su un'anfora campana. Incerta l ...
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ERACLE (῾Ηρακλῆς, Hercules, Hercoles)
H. Sichtermann
H. Sichtermann
Red.
Eracle "colui che è reso celebre da Hera" figlio di Zeus e di Alcmena, moglie di Anfitrione, fu l'eroe prediletto dai Greci, [...] e la sua figura e le sue imprese furono rappresentate in innumerevoli monumenti dell'arte figurativa dall'epoca più antica fino a quella più tarda. Prototipo della forza virile, sia indomita che selvaggia, ...
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PYTHON
S. de Marinis
2°. - Ceramografo pestano la cui firma è conosciuta da un solo vaso, un cratere a campana trovato nel 1793 a Sant'Agata, ora al British Museum. Su un lato è rappresentata una scena [...] vaso è invece molto raro nella ceramica: si trova un'altra volta solo su un'anfora campana. Il mito è quello noto di Alcmena che invoca Zeus perché la salvi dall'ira di Anfitrione; e Zeus, dopo aver scosso la terra col tuono, invia le Iadi, cariche ...
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TROFONIO (Τροϕώνιος)
E. Paribeni
Antica divinità locale beotica di carattere ctonio, nota specialmente per un famoso santuario con àdyton oracolare a Livadià.
Affiancato al fratello Agamedes costituisce [...] attribuivano la costruzione del secondo, in successione, dei templi di Apollo a Delfi, un tempio di Posidone a Mantinea, il talamo di Alcmena a Tebe, un tempio di Apollo a Pagasai, i thesauròi di Hyrieus e di Augia in Elide e infine l'àdyton stesso ...
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PREMNOUSIA (Πρεμνουσία, Πρεμηοσία)
E. Paribeni
Ninfa di una fonte in Attica, che appare insieme ad Aretusa in una pelìke di Monaco (n. 2360) raffigurante l'apoteosi di Eracle. La pelìke è assegnata dubitativamente [...] Di conseguenza il dato che a spegnere la pira di Eracle non siano le Nuvole o le Hyades come nel caso della pira di Alcmena, ma delle ninfe di fonti, comporta una certa autorità.
Bibl.: Höfer, in Roscher, III, 2, 1897-902, c. 2935, s. v. Premnosia; J ...
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MEGARA (Μέγαρα)
S. de Marinis
1°. - Figlia di Creonte, re di Tebe, è nota nell'epos tebano come la prima moglie di Eracle, al quale il padre stesso la dette in sposa come ricompensa per aver liberato [...] 104 ss.): là, ancora al tempo di Pausania (i, 41), si mostrava ai visitatori, accanto alla casa di Anfitrione e al talamo di Alcmena, la tomba di M. e dei suoi figli.
Nella Lesche delfica, Polignoto (Paus., x, 29, 7), seguendo il quadro della Nékyia ...
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MANIA (Μανία)
S. de Marinis
Personificazione della pazzia, così come lo sono Oistros e Lyssa, la quale ultima sembra comparire assai più spesso di M. nelle rappresentazioni figurate. La presenza di M. [...] fra le colonne di un loggiato che, se si accetta la derivazione teatrale della figurazione, rappresenta il logeion, compaiono Alcmena, Iolao e, nell'angolo sinistro, M., spettatrice e simbolo di tutta la scena: è una figura matronale, vestita di ...
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anfitrione
anfitrïóne s. m. [dal lat. Amphitryon o Amphitruo -onis, gr. ᾿Αμϕιτρύων]. – Il padrone di casa, generoso e ospitale, nei riguardi degli invitati a un pranzo, a un banchetto in casa sua: brindiamo all’a., al nostro a.!; sei un vero...