AGAMEDES (᾿Αγαμήδης, Agamēdes)
M. T. Marabini Moevs
Architetto mitico; si riferisce alla cerchia del culto di Trophonios a Lebadeia. Era figlio di Stinfalo re di Arcadia (Paus., viii, 4, 8); secondo [...] di Ineo in Aulide (Paus., viii, 37, 5), il tesoro di Augia in Elide (Schol. ad Aristoph., loc. cit.), il talamo di Alcmena in Tebe (Paus., ix, 11, 1); probabilmente quest'ultima leggenda derivò dall'esistenza di resti di un palazzo miceneo in Tebe; l ...
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Vedi MIDEA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MIDEA (Μιδέα, Μιδεια; Midea)
G. Becatti
Antica città a circa un chilometro dal moderno villaggio di Dendra nella parte orientale della pianura argolica a distanza [...] la fortificò, insieme a Micene e a Tirinto, e la lasciò al figlio Elettrione, che regnò a M., ed ebbe come figlia Alcmena, la futura madre di Eracle. M. rientra anche nella leggenda di Pelope, perchè vi si sarebbe rifugiata Ippodamia con i figli ...
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ILIZIA
G. Gualandi
(Εειᾒϑυια, Ilithyia). − Dea protettrice dei parti, considerata come divinità singola e anche moltiplicata in più personificazioni dei dolori dei parti. Era figlia di Hera e di Zeus [...] nel mito di Eracle, sia in quello di Apollo. In ambedue i casi Hera, allontanando o nascondendo I., fece ritardare il parto di Alcmena e di Latona. È associata talora con le Moirai, altre divinità dei parti e con Artemide, che, al pari di Hera, aveva ...
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APOLLODOROS (᾿Απολλόδωρος, Apollodōrus)
F. Magi
2°. - Pittore ateniese ricordato da Plutarco (De glor. Athen., 2); secondo la testimonianza di Plinio (Nat. hist., xxxv, 6o), fiorì nella 93a olimpiade [...] A. avrebbe dato il pileo del marinaio (Schol. Iliad., x, 285); e, infine, un quadro ove erano rappresentati gli Eraclidi, Alcmena e la figlia di Eracle in atto di supplicare gli Ateniesi per tema di Euristeo (quest'ultima opera, che può lasciare ...
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HYADES (῾Υάδες)
G. Scichilone
Gruppo di ninfe oceanidi nate, secondo le fonti mitografiche più attendibili, dal gigante Atlante e dalla ninfa Pleione e successivamente trasformate in stelle.
Sulla genealogia [...] Pottery, pp. 56-57, tav. 15. Due H., con l'acqua delle loro hydrìai, spengono le fiamme della pira di Alcmena. Le figure identificate come H. sono le uniche che non abbiano iscrizione. Firmato dal pittore Python. - Anfora campana a figure rosse ...
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ZEUSI (Ζεῦξις, Ζεύξιππος, Zeuxis)
P. Moreno
Pittore vissuto nella seconda metà del V sec. a. C. Fu, secondo il giudizio degli antichi, uno dei più grandi pittori greci. La fama delle sue opere ispirò [...] in considerazione lo specchio etrusco con Elena tra i Dioscuri e Zeus (v. elena, fig. 357). Ad Agrigento, Z. avrebbe donato l'Alcmena (Plin., Nat. hist., xxxv, 62) che non si sa se si deve identificare con "Eracle bambino in atto di strozzare i ...
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KALAMIS (Κάλαμις, Calamis)
P. Orlandini
1°. - Scultore greco del V sec. a. C., la cui opera costituisce il ponte di passaggio fra il primo periodo dello stile severo e l'età di Fidia. La tradizione letteraria [...] trasportata nei Propilei. K. fu inoltre autore di numerose bighe, quadrighe, cavalli, di una statua femminile non bene identificata (Alcmena? Plin., Nat. hist., xxxiv, 71) e di una statua dell'eroe focese Ifito, note attraverso un'iscrizione ora ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] . non è menzionata che una sola volta, e questa neppure sotto le proprie sembianze, ma in aspetto di Anfitrione presso Alcmena. Ed è da considerare che l'Arca di Kypselos non soltanto doveva assommare tutte le possibilità narrative dell'arte corinzia ...
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Vedi MEGARA dell'anno: 1961 - 1995
MEGARA (Μέγαρα)
L. Rocchetti
Città greca, centro politico della Megaride, la regione posta fra l'istmo di Corinto, l'Attica e la Beozia, a breve distanza dal golfo [...] mègaron di Demetra, costruito da Cara durante il suo regno.
Scendendo dalla collinetta, verso N, viene notata la tomba di Alcmena, ivi deceduta durante un viaggio da Argo a Tebe; nelle vicinanze della città, in località Rhus, Pausania cita un altare ...
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TEBE (Θῆβαι, Thebae)
L. Vlad Borrelli
F. Zevi
2°. - Città in Beozia e antica capitale di questa parte della Grecia, una delle più illustri città della leggenda e della storia ellenica, centro di un [...] al IV sec. (dal nome della figlia di Atlante e madre di Armonia o, secondo altre fonti, da Elektryon, padre di Alcmena, o da Elettra figlia di Anfione); essa ricorda nella sua struttura la porta principale di Messene, forse era a dìpylon, affiancata ...
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anfitrione
anfitrïóne s. m. [dal lat. Amphitryon o Amphitruo -onis, gr. ᾿Αμϕιτρύων]. – Il padrone di casa, generoso e ospitale, nei riguardi degli invitati a un pranzo, a un banchetto in casa sua: brindiamo all’a., al nostro a.!; sei un vero...