Nome comune a vari processi infiammatori o degenerativi – acuti o cronici – dello stomaco. Si distinguono tre gruppi di g.: erosive ed emorragiche, croniche aspecifiche, specifiche. Le g. erosive ed emorragiche [...] petecchie o strisce rosse, senza lesioni di continuo della mucosa. I quadri più comuni sono secondari all’abuso cronico di alcol e all’assunzione di farmaci, quali aspirina e antinfiammatori non steroidei (FANS). Più rare sono le forme secondarie a ...
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Chimica
Perdita spontanea o sottrazione forzata di acqua da un corpo. Se l’acqua contenuta nel corpo è di impregnamento la d. non altera la struttura molecolare del corpo: più propriamente si dovrebbe [...] da un composto degli elementi di una molecola d’acqua, utilizzata per preparare composti insaturi o ciclici: dalla d. degli alcoli si ottengono gli alcheni, da quella degli aldoli i composti carbonilici insaturi; dalla d. dei γ-ossiacidi si preparano ...
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Avvelenamento
Enrico Malizia
Gli avvelenamenti sono stati morbosi indotti in un essere vivente da sostanze patogene non viventi, chiamate veleni. Per veleno si intende qualsiasi sostanza che per le [...] Milano.
La prevenzione si basa fondamentalmente sulle campagne d'informazione dei mass media contro le droghe, il fumo, l'alcol, l'avvelenamento da funghi e altri alimenti, l'abuso di farmaci, l'inquinamento, e deve essere indirizzata in particolare ...
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Chimica
Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalino-terrosi; simbolo Ca, numero atomico 20, peso atomico 40,08, di cui sono noti diversi isotopi stabili: 4020Ca, 4220Ca, 4320Ca, 4420Ca, 4620Ca, 4820Ca. [...] presenta in cristalli bianchi o incolori (l’esaidrato), inodori, di sapore salino, fortemente igroscopici, molto solubili in acqua e alcol. Allo stato idrato si prepara per reazione dell’acido cloridrico con il carbonato di c., nell’industria è anche ...
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Uso patologico di bevande alcoliche con conseguenze mediche e sociali. Dal punto di vista medico si distinguono: a. acuto (intossicazione alcolica), e a. cronico. In quest’ultimo caso, va fatta un’ulteriore [...] in 150-175 ml circa di un superalcolico a 40 gradi.
Dopo aver attraversato la mucosa gastrica e intestinale, l’alcol raggiunge il torrente circolatorio, dove per il 90% è metabolizzato nel fegato, che appare anche il principale bersaglio dei danni ...
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Principale alcaloide contenuto nelle foglie della coca (Erythroxylon coca e Erythroxylon truxillense). È dotato di forte azione stupefacente (senso di euforia, di benessere fisico) già a piccole dosi, [...] (fig.), che si presenta in cristalli prismatici incolori o in forma di polvere cristallina bianca, di sapore amaro, solubile in alcol, etere, cloroformio e meno in acqua. La cocaina, o il suo cloridrato, in passato usati come anestetici locali ...
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Farmacodipendenza
Gaetano Di Chiara
Con il termine farmacodipendenza si indica un disturbo di interesse psichiatrico classificato nel Diagnostic statistical manual (DSM), a cura dell'American Psychiatric [...] distingue una f. in senso stretto (drug-dependence) da una f. per sostanze contenenti principi farmacologicamente attivi, come alcolici, tabacco, marijuana (substance dependence). La f. è indicata da ICD 10 come sindrome, ossia un insieme di sintomi ...
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Nome di alcune specie di piante del genere Artemisia, usate in farmacia o in liquoreria. L’a. propriamente detto (Artemisia absinthium, fig. A) è spontaneo in Italia e spesso coltivato. È alto circa 1 [...] ,3-0,4% di olio essenziale di colore dal verde al bruno che diviene lattiginoso per aggiunta d’acqua; contiene tuione, alcol tuilico, pinene e un principio amaro, l’absintina.
Per macerazione nell’acquavite delle foglie e dei fiori, dall’a. si ricava ...
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Assideramento
Giancarlo Urbinati
Assideramento deriva dal latino sideratus, che letteralmente significa "colpito dall'influsso maligno di un astro". Con tale termine in medicina si definisce il complesso [...] suscettibili o in presenza di condizioni predisponenti (abbigliamento inadeguato, vesti umide, immobilità, età estreme, uso di alcol o droghe o di farmaci ad azione sedativa, malattie debilitanti ecc.), allorché l'efficienza della termoregolazione ...
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Ossiacido, di formula C6H4(OH)(COOH), derivabile dall’acido benzoico per sostituzione dell’idrogeno in posizione orto al carbossile con un gruppo ossidrilico; fu estratto nel 1830 dalla salicina ed è stato [...] è particolarmente evidente in alcuni suoi derivati, per cui l’acido s. è da alcuni compreso fra i chemioterapici; in soluzione alcolica al 10% l’acido s. è usato contro le ulcerazioni ecc. Ha proprietà di ritardare o, in opportune concentrazioni, di ...
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alcol
àlcol s. m. – Variante di alcole; nell’uso com. è molto più frequente, spec. nel sign. 2 del termine, e tende oggi a soppiantare anche la variante alcool.
alcolato
(meno com. alcoolato) s. m. [der. di alcol(e), o alcool, col suff. -ato]. – 1. In chimica organica, nome generico di composti derivati da un alcole per sostituzione dell’idrogeno del gruppo ossidrilico con un metallo: sono composti...