PLASTICHE, MASSE
Tullio Guido LEVI
Antonio BOSCHI
. Si chiamano masse plastiche quelle sostanze o miscele di sostanze, che, sotto certe influenze, sono rese plastiche e suscettibili di ricevere [...] cellulosa hanno avuto diverse applicazioni; per es., nella preparazione dei film cinematografici.
Anche da eteri ossidi misti alcoolici e cellulosici si possono ottenere masse plastiche; facendo agire il solfato di etile, ad es., sull'alcalicellulosa ...
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MERCURIO
Felice DE CARLI
Alberico BENEDICENTI
Agostino PALMERINI
Leonardo MANFREDI
. Elemento chimico con simbolo Hg, peso atomico 200.61, numero atomico 80. Era conosciuto dai Greci e dai Romani [...] per cristallizzazione in prismi rombici bianchi; è solubile in 16 parti di acqua a 15°, in 3 a 100°, in 3 di alcool a 90°, in circa 17 di etere; insieme con il cloruro di sodio forma combinazioni che possono ottenersi cristallizzate: HgCl2NaCl; HgCl2 ...
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TOSSICOLOGIA (dal gr. τοξικόν "veleno")
Efisio Mameli
La tossicologia è la scienza che studia i veleni e la loro azione sugli organismi (intossicazione, avvelenamento), dal punto di vista chimico, fisiologico, [...] e di controlli la vendita e l'uso dei veleni, specialmente quelli più dannosi dal punto di vista sociale (alcoolici, stupefacenti), come pure per stabilire responsabilità penali in fatti delittuosi o in casi di negligenza. La tossicologia è divenuta ...
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PLASTICHE, MATERIE (XXVII, p. 493; App. I, p. 492)
Adolfo QUILICO
Alle notizie già date, che si riferiscono prevalentemente ai diversi modi di lavorazione e alle applicazioni, si aggiungono qui notizie [...] , viene preparata impastando insieme, in mescolatore chiuso, 100 parti di nitrocellulosa, 40 p. di canfora e 80 p. di alcool. La pasta, filtrata su tele metalliche, viene laminata, incorporando anche i pigmenti e le eventuali materie coloranti, e i ...
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Omeopatia
Silvia Gregory
L'omeopatia, la cui trattazione compare già nel 1935 nell'Enciclopedia Italiana sotto il lemma omeopatica, terapia (XXV, p. 325, cui si rinvia per il quadro storico), nacque [...] è di non consentire la preparazione di alte potenze omeopatiche, data la sua durata eccessiva e l'elevata quantità di alcool e di recipienti utilizzati. La letteratura e quasi tutte le farmacopee si riferiscono a questo tipo di diluizione.
Diluizione ...
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MÁLAGA (A. T., 43)
Giuseppe CARACI
Giovanni DALMASSO
Federico PFISTER
José F. RAFOLS
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
José A. DE LUCA
Città dell'Andalusia, per popolazione (160.228 ab. nel 1930) la quinta [...] entro palmenti. Dopo poco più di un mese, durante il quale il mosto ha parzialmente fermentato, s'aggiunge a esso un poco d'alcool, indi si conserva in cantine a pianterreno per qualche anno. A questo vino s'aggiungono poi: del vino maestro, o mosto ...
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TONSILLA
Federico BRUNETTI
Nicola PENDE
. Organo pari e simmetrico, posto a ciascun lato dell'istmo delle fauci, la tonsilla palatina - tonsilla per antonomasia - costituisce insieme con altre tonsille [...] di germi patogeni, la cui virulenza è pronta a destarsi sotto lo stimolo di cause banali (raffreddamento, abuso di tabacco, di alcool, sforzi vocali, ecc.), dando origine a crisi ripetute di angine acute, che s'accompagnano a febbre, e talora a ...
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. Fin dall'antichità si adopravano in tintoria le radici della robbia (Rubia tinctorum). Nelle radici di questa pianta, coltivata anche in Europa (e chiamata in fr. alizari, dall'araho al-‛aòārah) è contenuto [...] cristallizza e può anche sublimare in aghi rossi fusibili a 290°. Si scioglie pochissimo nell'acqua, più facilmente nell'alcool e negli altri solventi organici. Per gli ossidrili fenici che contiene si scioglie negli alcali. Per trattamento con ...
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. Il consumo è, secondo la classica espressione dello Smith, il solo fine e oggetto di ogni produzione; esso sarebbe dunque l'atto conclusivo di tutto il processo economico, l'utilizzazione definitiva, [...] che quello del caffè è passato nel frattempo da una media di kg. 0,454 a una media di kg. 1,114 per ab. Il consumo dell'alcool (a 100°) è cresciuto da litri 0,47 a litri 0,62 per ab. Fortissimo è stato l'aumento del consumo della birra, passato nell ...
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Cantante statunitense di jazz, nata a Philadelphia il 7 aprile 1915, morta a New York il 17 luglio 1959. Dopo un'infanzia e una giovinezza segnate da drammatiche vicende familiari e personali, nel 1931 [...] H., unanimemente considerata la massima cantante di jazz, è di livello straordinario; la sua voce, alterata dal fumo, dall'alcool e dagli stupefacenti, diventa aspra e roca, mentre l'estensione si riduce notevolmente. Nonostante ciò, la già poderosa ...
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alcole
àlcole (anche àlcol e àlcool, più comuni nelle accezioni del n. 2) s. m. [dall’arabo al-kuḥl, termine che designò in origine un minerale, il solfuro d’antimonio o di piombo, poi la finissima polvere che se ne ricavava, usata, in Oriente,...