Filosofo (m. 834), di origine anglosassone, discepolo diAlcuino a York, poi (796 circa) in Francia, nella scuola palatina; fu abate a Tours, quindi (819) cancelliere di Ludovico il Pio. È autore tra l'altro [...] di un trattato in forma epistolare De nihilo et tenebris, in cui sostiene la positiva realtà del nulla e delle tenebre dalle quali Dio creò il mondo. ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] portano alla filosofia, mentre di solito ne sono considerate parti, almeno da Alcuino in poi (per Thierry di Chartres però esse sono Europe, transl. and edited by Darleen N. Pryds, Leiden-New York, E.J. Brill, 1994.
Meersseman 1936: Pignon, Laurent, ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] Alcuino stesso nella Dialectica e le scuole di Auxerre e di Corbie del sec. IX nelle loro glosse si servirono di , The tradition of B.: a study of his importance in mediaeval culture, New York 1935; M. Cappuyns, Boèce, coll. 348-380; C. H. Coster, ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] Alcuino si proponeva di operare nel raccogliere flores dai prati fioriti di molti Padri. Di altri 'padri' si propone di philosophie?, in: Hadot, Ilsetraut, Simplicius. Commentaire sur les Catégories, Leiden-New York, E.J. Brill, 1990, 2 v.; v. I, pp. ...
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