Catalisi
Herbert Gutfreund
Alessandro Cimino
Jack Halpern
Catalisi enzimatica, di Herbert Gutfreund
Catalisi eterogenea, di Alessandro Cimino
Catalisi omogenea, di Jack Halpern
Catalisi enzimatica
di [...] intermedio, che è un acil-enzima:
Questo composto può essere ridotto dal NADH per dare l'enzima libero e l'aldeide oppure, mediante addizione di fosfato, può essere fosforilato dando luogo a enzima libero e 1,3-difosfoglicerato.
Anche il ruolo ...
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Bioenergetica
Lloyd L. Ingraham
sommario: 1. Introduzione. 2. Forme chimiche di energia: a) introduzione; b) potenziale di riduzione; c) potenziale di idrolisi. 3. Fotosintesi: a) introduzione; b) stati [...] energia, è la riduzione dell'acido 3-fosfoglicerico a 3-fosfogliceraldeide:
La riduzione di un gruppo carbossilico ad aldeide è difficile a causa della grande stabilizzazione da risonanza dell'anione carbossilato. Infatti il NADH non è un riducente ...
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NEUROBIOLOGIA
János Szentágothai
Giorgio Macchi e Marina Bentivoglio
Organizzazione neuronale cerebrale e cerebellare di János Szentágothai
sommario: 1. Introduzione generale: formazioni laminari del [...] nonostante, nel quadro attuale dell'architettonica può essere incluso un dato nuovo; infatti, l'uso dei metodi di colorazione aldeide-fucsina per la lipofuscina (v. Braak, 1971) ha introdotto un criterio nuovo e diverso dai due preesistenti criteri ...
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BIOTECNOLOGIE
Alberto Albertini
Walter Marconi
Biotecnologie di Alberto Albertini
sommario: 1. Introduzione generale. 2. Processi biotecnologici fondamentali: a) colture microbiche; b) attività enzimatiche; [...] attivato dal coenzima tiamin-difosfato viene trasformato in anidride carbonica (che viene trattenuta in alcune bevande) e in aldeide acetica; questa viene quindi ridotta ad alcol etilico mediante una reazione in cui interviene il NADH. Questa ...
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Genetica
HHarold Leslie K. Whitehouse
Claudio Barigozzi
Leslie C. Dunn
Giuseppe Montalenti
di Harold Leslie K. Whitehouse, Claudio Barigozzi, Leslie C. Dunn, Giuseppe Montalenti
GENETICA
Genetica
di [...] J. M. Robson (v., 1947), utilizzando la tecnica di Muller del ClB, scoprirono che l'azotoiprite e l'aldeide formica, rispettivamente, potevano indurre mutazioni. Successive ricerche rivelarono che queste ed altre sostanze, quali l'uretano, il cloruro ...
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aldeide
aldèide s. f. [dal ted. Aldehyd, ingl. aldehyde, abbrev. del lat. scient. al(cool) dehyd(rogenatum) «alcole deidrogenato», perché le aldeidi sono ottenute sottraendo una molecola di idrogeno all’alcole corrispondente]. – Nome generico...
aldeidico
aldeìdico agg. [der. di aldeide] (pl. m. -ci). – In chimica organica, che riguarda l’aldeide: gruppo a., il gruppo −CHO, la cui presenza caratterizza le aldeidi.