PESSIMISMO
Guido Calogero
. Usato per la prima volta dal Coleridge, questo termine si affermò soprattutto per opera dello Schopenhauer, che del pessimismo fu il massimo teorico. In senso generale, il [...] le porte dell'Ade. E di questa esperienza è nutrita la fede in una vita ulteriore, e il vagheggiamento dell'aldilà, che da un lato compenetra il platonismo e dall'altro spiega la grande fortuna delle religioni misteriosofiche, tutte orientate verso ...
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vedico, periodo
Epoca della storia indiana, durante la quale furono compilati i Veda, testi sacri delle popolazioni arya. La più antica produzione letteraria del periodo v. si fa iniziare alla fine del [...] esegetiche e rituali, e in altre (le Upanisad), che indagano in modo magistrale il mistero del mondo e dell’aldilà. La cultura vedica, affermatasi inizialmente nella parte nord e nord-ovest del subcontinente indiano, si espanse nella piana gangetica ...
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Religione dei Giapponesi, che la chiamano shintō («la via degli dei») come opposta a butsudü («la via del Buddha»). È un animismo o politeismo naturale, cui in un momento successivo, sotto l’influsso del [...] codici morali, senza soteriologia, senza escatologia, lo s. non ha affrontato né il problema dell’anima né quello dell’aldilà, né ha elaborato il concetto di divinità. Suo fondamento è la credenza che tutti i fenomeni naturali siano espressione di ...
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primaio
Guido Favati
Ha il senso di " primo ", in Pd XVIII 91; dove primai è opposto a sezzai, " ultimi ", e in If V 1, dove il cerchio primaio dell'Inferno è opposto al secondo; così in Pg IX 94 e [...] stesso modo, la vita terrena di un uomo si può definire come vita primaia (If VII 41) rispetto a quella che trascorre nell'aldilà, in Pd XXVI 100 è chiamata anima primaia quella di Adamo, che è stato il primo uomo creato. Così ancora primaio stuolo ...
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Ardā di Virāf
Francesco Gabrieli
Protagonista di un racconto escatologico iranico, giuntoci in un'originaria redazione pahlavi (Artāy Virāp nāmak) del VI secolo d.C., e in versioni da questa in neopersiano.
Ardā [...] alla distruzione dei libri sacri persiani ad opera di Alessandro, è prescelto per essere inviato in ispirito nell'aldilà, onde assicurarsi che le preghiere e pratiche rituali dei credenti giungessero ancora efficaci presso la divinità. Bevuto un ...
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Ritorno in vita dopo la morte.
R. della carne
Nella storia delle religioni l’idea secondo cui il defunto risuscita a una nuova esistenza – sia che si ritenga che con la morte egli scompaia totalmente, [...] si identifica né con la credenza nell’immortalità dell’anima, né con quella in un prolungamento dell’esistenza in un aldilà variamente definito a seconda delle culture o delle religioni, né tanto meno con quella nella reincarnazione, secondo cui l ...
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Poema di Dante Alighieri in terzine di endecasillabi a rime incatenate (ABA, BCB, CDC ecc.). È diviso in 3 cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e ogni cantica in 33 canti; pertanto l'opera, con il [...] che è il fine ultimo per cui essa è stata creata e a cui naturalmente tende.
L'architettura del mondo ultraterreno
L'aldilà è descritto da Dante secondo un ben preciso schema architettonico. Tutto l'oltretomba si dispone intorno a un asse ideale che ...
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(lat. di Infĕri) Le divinità e in genere gli abitanti dell’oltretomba per gli antichi Romani. Il giorno festivo a essi dedicato era il 21 febbraio, in cui si celebravano i Feralia, al termine dei Parentalia. [...] ’oltretomba erano denominati Lemures, Larvae, Manes; quest’ultimo appellativo si sostituì a quello di I. per gli dei dell’aldilà; tra questi i più importanti erano Dis Pater e Proserpina.
Le Inferie erano un sacrificio offerto dagli antichi Romani ai ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] questo infatti è uno degli elementi di cui è composta la persona umana e perciò non può scomparire senza che, anche nell’aldilà, tale personalità si annulli. Le statue e le immagini del defunto che si ponevano nelle tombe servivano in qualche modo a ...
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Vedi MONUMENTO FUNERARIO dell'anno: 1963 - 1995
MONUMENTO FUNERARIO (v. vol. V, p. 170)
E. Fiore Marochetti
G. Palumbo
L. Bacchielli
B. Genito
N. G. Gorbunova
B. J. Staviskij
A. A. Di Castro
R. [...] il corpo dell'edificio, che può avere stanze adibite a magazzini ove vengono deposte le provvigioni per il defunto nell'aldilà, e il luogo ove viene praticato il culto e vengono deposte le offerte necessarie al rito funerario.
Peculiare all'Egitto ...
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al di la
al di là locuz. avv. e s. m. – 1. avv. Di là da un luogo, dall’altra parte: passare al di là (v. anche là). Frequente l’uso di al di là di come prep., in luogo del più tradizionale (ma ormai meno com.) di là da, anche con il sign....
escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...