(o Theuth; gr. Θώϑ o Θεῖϑ) Dio egizio. Il centro del suo culto fu a Ermopoli, dove T. era considerato il dio supremo che aveva creato con la parola un gruppo di otto dei paredri, l’Ogdoade. È dio lunare, [...] Nel mito solare funge da visir di Ra. È venerato come dio della scrittura, delle formule divine e magiche, della giustizia dell’aldilà, dove pesa le anime dei morti nel giudizio. Nel rituale è il sostituto di Seth dal momento in cui questi ha assunto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tipologia del monumento funebre nel Quattrocento si sviluppa seguendo i principi [...] rappresentano un rito che accompagna la rinascita dell’anima nell’aldilà e contribuiscono a mantenere viva la memoria della persona simbolico, che allude al legame tra vita terrena e aldilà, stimola l’osservatore, chiamato a interpretare la metafora ...
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Bonvesin da la Riva
Eugenio Ragni
Scrittore lombardo (Milano circa 1245 - ivi ante 1315), una delle personalità più interessanti della cultura settentrionale predantesca, autore di un buon numero di [...] suoi volgari narrativi, il Libro delle tre scritture, e che solo vagamente possono però accostarsi alla concezione dantesca dell'aldilà quale appare delineata nella Commedia.
Il Libro ha le caratteristiche di un vero e proprio poemetto (2108 versi ...
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pianta
Alessandro Niccoli
1. In senso generico indica qualsiasi vegetale vivente sulla terra, senza distinzione tra erbe e alberi: in primavera le nostre piante... / turgide fansi, e poi si rinovella [...] , XXV 53, XXVIII 116, XXXIII 143, Pd VII 139.
La voce è poi adoperata a proposito degli organismi vegetali che D. vede nell'aldilà, come quelli della selva dei suicidi (If XIII 29 e 100), il giunco della spiaggia del Purgatorio (Pg I 103 e 135), gli ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] 'istanza razionalista che si coniughi con l'esperienza soggettiva del testo. È in tale prospettiva che è riletto De Sanctis, aldilà della tensione etica che anima le sue pagine e di cui il C. si propone come erede diretto: dalla matrice desanctisiana ...
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promettere
Alessandro Niccoli
Ricorre in tutte le opere canoniche e anche nel Fiore.
Nella sua accezione fondamentale vale " assumere l'impegno " di fare o dare ad altri cosa a lui gradita o da lui [...] grado; LII 7. Ha lo stesso valore nelle parole con le quali D. dà ragione ai tre Fiorentini sodomiti del suo viaggio attraverso l'aldilà: If XVI 62 Lascio lo fele e vo per dolci pomi / promessi a me per lo verace duca; poiché, in senso metaforico, i ...
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fittizio
Francesco Tateo
Aggettivo presente una volta nella Commedia e qualche volta nel Convivio, per designare ciò che non è ‛ vero ' nel senso effettivo del termine, ma che simula il vero: esso è [...] appunto un corpo, richiama la spiegazione, formulata nel canto precedente (XXV 88-108), del come le anime conservino nell'aldilà le apparenze che le avevano accompagnate nella vita mortale e siano dotate di una particolare sensibilità. Tale corpo f ...
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(gr. Τάρταρος o τὰ Τάρταρα) Nella tradizione letteraria greca e latina, il luogo dove Zeus relegò i Titani vinti (ove pure, secondo un’altra tradizione, già Urano aveva relegato i Ciclopi).
Nell’Iliade [...] . a.C. definiscono il T. come un recesso particolarmente profondo dell’Ade, successivamente i due nomi indicano, indifferentemente, l’aldilà sotterraneo. In questo significato di inferno il termine è usato anche nella tradizione letteraria italiana. ...
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ORFISMO
Guido Calogero
. La setta religiosa greca degli orfici trae il suo nome dalla leggendaria personalità di Orfeo: ma difficile a determinare (v. per ciò orfeo) è fino a che punto la figura del [...] di Eraclito e di Platone, come pure alcuni hanno cercato di fare), non c'è dubbio che la concezione dell'aldilà quale è presupposta dal pitagorismo ed è grandiosamente sistemata da Platone abbia nell'orfismo le sue prime origini. All'idea omerica ...
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SUICIDIO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giovanni NOVELLI
Arnaldo BERTOLA
Ernesto LUGARO
. Filosofia. - Che il suicidio sia lecito o addirittura consigliabile è tesi che si presenta più d'una [...] al più presto le porte dell'Ade", e dall'altro anima tutta la grande aspirazione orfico-pitagorico-platonica a un migliore aldilà. Quest'ultima corrente peraltro, e proprio per il vivo senso religioso della necessità che l'uomo soffra nella sua vita ...
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al di la
al di là locuz. avv. e s. m. – 1. avv. Di là da un luogo, dall’altra parte: passare al di là (v. anche là). Frequente l’uso di al di là di come prep., in luogo del più tradizionale (ma ormai meno com.) di là da, anche con il sign....
escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...