Patologo e batteriologo italiano (Firenze 1874 - Lisbona 1971). Nel 1902, inviato dall'Inghilterra in Uganda, scoprì (1903) l'agente patogeno della malattia del sonno in un Trypanosoma, che egli chiamò ugandense, ma che fu successivamente identificato in Trypanosoma gambiense. Fondò il laboratorio di batteriologia nell'isola di Ceylon dove isolò i bacilli dissenterici, dimostrò inoltre che Spirochaeta ...
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PESTE
AldoCASTELLANI
Filippo RHO
Nino BABONI
(fr. peste; sp. peste, plaga; ted. Peste; ingl. plague; sinonimi: peste bubbonica orientale, tifo pestilenziale, morte nera).
A causa della grande epidemicità [...] , Milano 1917; F. Norman White, Twenty years of plague in India, in Indian Journ. of Med. Reserach., Calcutta 1918; A. Castellani e A. J. Chalmers, Manual of tropical Medicine, Londra 1919; T. D'Hérelle, Le bactériophage dans la peste et le bubon ...
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Questo termine fu adoperato fino dai tempi d'Ippocrate per designare una diarrea paragonabile a doccia violenta che sgorghi da un rubinetto; ma la parola copriva diverse infezioni intestinali, raggruppate [...] . Tra i vaccini proposti i più noti sono quelli di Haffkine, di Strong, di Lustig e Galeotti, preparati con metodi varî. Castellani preparò e usò sin dal 1909 un tetravaccino (T. A. B. C.) profilattico contro il colera e le infezioni tifoidi e ...
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. È una malattia parassitaria esotica di cui si distinguono due forme, la bilharziosi vescicale e la b. intestinale. La prima è detta anche: schistomiasi urinaria, ematuria endemica, morbo di Bilharz. Essa è prodotta da un verme piatto del tipo dei Platelminti, ordine dei Trematodi, lo Schistosoma haematobium Bilharz, le cui uova invadono ed irritano le vie urinarie, provocando cistite ed ematuria. ...
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Detta anche pachidermia acquisita, consta d'un ispessimento ipertrofico della pelle e del tessuto sottocutaneo. V'è una forma d'elefantiasi dei paesi tropicali e subtropicali a carattere endemico; in Europa [...] il quale si sono escogitati varî metodi. Nell'elefantiasi delle gambe ottimo successo ha il sistema di cura di A. Castellani, consistente in iniezioni di fibrolisina e contemporanea applicazione di tale trattamento; la pelle si riduce di volume e si ...
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Tumefazione infiammatoria di origine ghiandolare. V. adenite.
Bubbone climatico. - La storia di questa malattia rimonta solo al 1896, quando Ruge (Archiv. f. Dermat. u. Syph.) descrisse varî casi di adenite inguinale che, escludendo le cause conosciute, considerò come entità clinica a sé, probabilmente d'origine climatica, non avendone riconosciuto l'agente patogeno.
L'apparizione dell'adenite è per ...
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Infestazione umana prodotta dal dragoncello (Dracunculus medinensis L., 1758), nematode dell'apparenza d'una corda di violino, lungo 50-80 cm., e già conosciuto dai più antichi tempi (v. filarie). Maschio e femmina vivono nel tessuto connettivo dell'addome sotto il mesenterio; dopo la copulazione, il maschio scompare e la femmina si dirige all'esterno specialmente alle gambe; ivi appare sotto la pelle ...
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GIORNI Secondo l'opinione di varî autori, tra i quali A. Castellani, questa febbre, sempre benigna, è una varietà del dengue (v.). S'incontra in India e a Ceylon nelle città lungo la costa; a Calcutta [...] si presenta da maggio a settembre. È frequente fra gli Europei, specie tra la gente di mare. Ha l'inizio improvviso, con un rapido rialzo della temperatura, il viso s'arrossa e sulla pelle compaiono delle ...
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TRIPANOSOMIASI (da tripanosoma; sin. Castellanosi, da A. Castellani)
AldoCastellani
Filippo Rho
Nno Baboni
Le tripanosomiasi o, più brevemente, le tripanosi sono malattie infettive causate da tripanosomi [...] patologiche, potendo essere gravi nell'uomo, lievi o nulle negli animali, specie se selvatici.
Le principali tripanosi (Castellanosi) del bestiame domestico in ordine alla scoperta del relativo parassita sono:
1. La surrah, il cui agente specifico ...
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ULCERA (lat. ulcus)
Mario DONATI
AldoCASTELLANI
Filippo RHO
Giovanni PEREZ
Mario TRUFFI
L'ulcera è una lesione di continuo che non tende alla guarigione. Può presentarsi o sotto forma di perdita [...] , frequentissima in tutti gli ospedali d'Europa nel periodo preantisettico e ormai quasi scomparsa; ma, secondo A. Castellani, le due affezioni sono ben diverse, perché manca assolutamente all'ulcera tropicale la contagiosità estrema dell'altra ...
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